Ambrogio di Mantova
Ambrogio di Mantova (... – ...; fl. 902-918) è stato un vescovo cattolico italiano, quarto vescovo di Mantova[1].
Ambrogio di Mantova vescovo della Chiesa cattolica | |
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Incarichi ricoperti | Vescovo di Mantova (918-924?) |
Nominato vescovo | 918 |
Biografia modifica
Ambrogio rivestì la carica di cancelliere dell'imperatore Berengario dalla metà del 902 al maggio 913. Ad Ambrogio (cancellarius Ambrosius) si deve la redazione in Peschiera, il 2 agosto 905, della donazione di corte Dominatoria e della selva Carpeneda, territori tra il mantovano e il veronese, in favore del monastero di San Zeno[2].
Le prime notizie nella carica di vescovo di Mantova si hanno nel 918 quando a Verona, alla presenza del vescovo di Verona Nokterio, del vescovo di Treviso Adalberto e di un Ambrosius Mantuensis, missus domni imperatoris, Berengario concesse all'abbazia di Nonantola il possesso della metà del castello di Nogara[3].
Forse Ambrogio occupò la carica fino all'anno 924, anno in cui si presentò il vescovo Manasse d'Arles[4].
Note modifica
- ^ Diocesi di Mantova. Vescovi fino al 1300.
- ^ I diplomi di Berengario I.
- ^ Giancarlo Andenna, Gian Pietro Brogiolo e Renata Salvarani (a cura di), Le origini della Diocesi di Mantova e le sedi episcopali dell'Italia settentrionale (IV-XI secolo), Editreg Trieste, 2006.
- ^ Giuseppe Pezza-Rossa, Storia cronologica dei vescovi mantovani, Mantova, 1847.
Bibliografia modifica
- Giuseppe Pezza-Rossa, Storia cronologica dei vescovi mantovani, Mantova, 1847.
- Giancarlo Andenna, Gian Pietro Brogiolo e Renata Salvarani (a cura di), Le origini della Diocesi di Mantova e le sedi episcopali dell'Italia settentrionale (IV-XI secolo), Editreg Trieste, 2006.