Amos du Plooy

giocatore e allenatore sudafricano di rugby a 15

Amos du Plooy, vero nome Abraham Johannes Jacobus du Plooy (Douglas, 31 maggio 1921Tornhill, 17 maggio 1980), è stato un rugbista a 15, allenatore di rugby a 15 e dirigente sportivo sudafricano, già pilone in carriera agonistica e noto per essere stato consulente tecnico della nazionale italiana nel 1973.

Amos du Plooy
Du Plooy nel 1973 a Roma
Dati biografici
Paese Bandiera del Sudafrica Sudafrica
Altezza 186 cm
Peso 97 kg
Rugby a 15
Ruolo Pilone
Ritirato 1955
Carriera
Attività provinciale
1945-55Eastern Province102 (?)
Attività da giocatore internazionale
1955Bandiera del Sudafrica Sudafrica1 (0)

1. A partire dalla stagione 1995-96 le statistiche di club si riferiscono ai soli campionati maggiori professionistici di Lega
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito

Statistiche aggiornate al 15 giugno 2018


Biografia modifica

Laureato in matematica[1] e pilone del Crusaders RFC, rappresentò la provincia di Eastern Province, di cui in seguito divenne capitano, in più di 100 occasioni[2] e, il 6 agosto 1955, fu schierato per la prima e unica volta per il Sudafrica in occasione di un test match contro i British & Irish Lions in tour[3]. A tutto il 2018 quell’incontro, disputato a 34 anni e 67 giorni d’età, rende du Plooy il terzo esordiente sudafricano più anziano a livello internazionale.

Dopo la fine della carriera sportiva passò a quella tecnica e direttiva, prima come allenatore e successivamente come dirigente responsabile dei selezionatori di Eastern Province[4]. Nel 1973 fu messo a disposizione del presidente della Federazione Italiana Rugby Sergio Luzzi-Conti affinché collaborasse all’organizzazione di una spedizione in Africa australe[5]; il ruolo di du Plooy non si limitò solo a quello di intermediario per conto degli italiani presso la sua federazione, ma anche di loro consulente tecnico benché l’incarico formale di C.T. fosse di Gianni Villa[5], nonché di responsabile atletico, avendone curato la preparazione in vista degli impegni molto dispendiosi dal punto di vista fisico contro i più prestanti giocatori sudafricani[1]; il tour, in cui un’inesperta Italia vinse una partita sulle nove previste, costituì tuttavia, a posteriori, una base di partenza su cui costruire un alto profilo internazionale[6].

Morì a 58 anni nel maggio 1980 a Tornhill, frazione di Vaughan, città canadese dell’Ontario.

Note modifica

  1. ^ a b Sergio Sottovia, Isidoro Quaglio, lanciato da Maci Battaglini anche a Tolone e Bourgoin, in PolesineSport, 19 aprile 2011. URL consultato il 15 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 15 giugno 2018).
  2. ^ EP Kings - Statistics, su supersport.com, Supersport. URL consultato il 15 giugno 2018 (archiviato il 15 giugno 2018).
  3. ^ Dobson, pag. 122.
  4. ^ Reason, pag. 95.
  5. ^ a b Props, pagg. 40-41.
  6. ^ Dondi saluta gli azzurri del ’73, su solorugby.org, 13 marzo 2008. URL consultato il 26 aprile 2010 (archiviato dall'url originale il 21 agosto 2008).

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica