Vincent Ardissone

dirigente sportivo e imprenditore italiano
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Vincent Ardissone (Nizza, 2 novembre 1885Genova, 2 dicembre 1964) è stato un dirigente sportivo e imprenditore italiano.

Biografia modifica

Andrea Vincenzo Ardissone, noto come Vincent, nacque a Nizza, Francia, nel 1885. Fu direttore dell'ILVA e vicepresidente ed azionista della Piaggio.[1][2]

In qualità di direttore dell'ILVA, nel 1931, insieme Giorgio Enrico Falck, venne convocato da Mussolini per discutere risolvere alcune questioni che vedevano contrapporsi i due principali produttori italiani di acciaio.

Il 24 gennaio 1941 Vincent e suo fratello Orazio Bernardo ottennero tramite decreto del Regno d'Italia il titolo di patrizi genovesi, potendo così sia fregiarsi del titolo di marchesi sia utilizzare lo stemma dei loro avi poiché riuscirono a dimostrare di essere discendenti diretti, da parte maschile, di Pietro Antonio Ardissone, nobile iscritto al Liber Civilitatis della Repubblica di Genova.[3]

Nel biennio 1956-1957 fu governatore distrettuale del Rotary Club Genova.[4]

Presidente del Genoa[5] modifica

Ardissone nel 1926 subentra a Guido Sanguineti alla guida del Genoa, inizialmente come capo del Direttorio[6] ed a partire dal 1927 come presidente a tutti gli effetti.

Sotto la sua presidenza, nel 1927, anche su insistenza di alcuni dirigenti fascisti, venne allontanato dalla guida tecnica del sodalizio rossoblu William Garbutt ed il 19 febbraio 1929 entrò a far parte per la prima volta dello staff dirigenziale anche un rappresentante importante del partito fascista, Giorgio Molfino, segretario politico del GUF.

Sotto la presidenza Ardissone si aprì la stagione degli oriundi ed uno dei suoi principali acquisti fu el filtrador Guillermo Stábile.

A partire dalla 1929-1930, il club rossoblu cambia il nome in Genova 1893 Circolo del Calcio, su pressione fascista.

Nel 1929, il sodalizio genovese partecipa per la prima volta ad una competizione europea, la Coppa dell'Europa Centrale 1929, competizione dalla quale sarà eliminato ai quarti di finale dal Rapid Wien.

Sotto la presidenza Ardissone il Genoa otterrà due secondi posti, nelle stagioni 1927-1928 e 1929-1930.

Ardissone si dimise dalla carica di presidente nel 1933 per attriti col gerarca Giorgio Molfino.[7]

Note modifica

  1. ^ Un manager musicista che ha appena cambiato cognome Repubblica.it
  2. ^ Piaggiostory Archiviato il 9 ottobre 2010 in Internet Archive. Museopiaggio.it
  3. ^ Ardissone[collegamento interrotto] Archivi.beniculturali.it
  4. ^ Storia Archiviato il 7 settembre 2012 in Internet Archive. Rotarygenova.it
  5. ^ Genoa CFC
  6. ^ PRESIDENTI GENOA Archiviato il 20 maggio 2007 in Internet Archive. Genoa1893.altervista.org
  7. ^ Nel 1933 si dimette il Presidente Ardissone Tuttomercatoweb.com

Bibliografia modifica

  • Harold James, Capitalismo familiare. Falck, Haniel, Wendel e il modello d'impresa nell'Europa continentale, Francesco Brioschi Editore
  • Davide Rota, Dizionario illustrato dei giocatori genoani, De Ferrari, 2008.

Collegamenti esterni modifica

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