Anemia mieloftisica

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L'anemia mieloftisica (composto del greco μυελός, myelòs, «midollo» e ϕϑίσις, fthìsis, «consunzione») è la condizione di anemia causata dall'occupazione del midollo osseo da parte di masse tumorali solitamente metastatiche. Questi tumori o sottraendo spazio alle cellule emopoietiche o secernendo sostanze inibitorie, bloccano l'emopoiesi.

Epidemiologia modifica

Le metastasi che invadono il midollo provengono principalmente da tumori della mammella, prostata e polmone e molto raramente da linfomi.

Eziologia e patogenesi modifica

Come accennato la causa primaria è l'invasione da parte di linee cellulari a rapida crescita dello spazio midollare, quindi diminuisce drasticamente il volume occupato dalle normali cellule midollari che diminuiscono di numero. Inoltre, alcune evidenze dimostrano la presenza nel midollo invaso di citochine inibitorie sulla crescita delle cellule del sangue.

La presenza nel midollo di cellule neoplastiche altera la strutture dello stroma di sostegno e la permeabilità dei capillari, portando alla fuoriuscita dal midollo di cellule immature di diverse filiere.

Clinica modifica

Segni e sintomi modifica

Sintomi tipici dell'anemia.

Esami di laboratorio e strumentali modifica

L'anemia ha le caratteristiche di una anemia iporigenerativa con emazie irregolari (anisopoichilocitosi), schistocitosi e a forma di lacrima (dacriocitosi) che sono caratteristiche della malattia, oltre che al ritrovamento in circolo di un gran numero di cellule immature. Raramente in corso di anemia mieloftisica si riscontrano paradossalmente i leucociti e le piastrine lievemente aumentate.

È indicata una biopsia midollare per valutare lo stato del midollo, ed è di solito risolutiva per la diagnosi.

Trattamento modifica

Eliminando la massa tumorale mediante opportuni trattamenti si ha il ristabilimento delle condizioni normali, questo tuttavia non è spesso un traguardo facile. Nel contempo si attua terapia di supporto trasfusionale di derivati del sangue secondo l'occorrenza.

Prevenzione modifica

Non esiste prevenzione specifica

Bibliografia modifica

  • G. Castoldi V. Liso, Malattie del sangue e degli organi ematopoietici. IV ed, McGraw-Hill
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