Annette Bening

attrice statunitense

Annette Carol Bening (Topeka, 29 maggio 1958) è un'attrice statunitense.

Annette Bening al Toronto International Film Festival 2013

La carriera professionale della Bening comincia nel 1988 nella commedia Non è stata una vacanza... è stata una guerra!; l'attrice ottiene poi consensi per i suo ruoli nel dramma Rischiose abitudini (1990), per il quale ha ricevuto una candidatura per l'Oscar alla miglior attrice non protagonista, nel biografico Bugsy (1991) e nella commedia romantica Il presidente - Una storia d'amore (1996).

È stata lodata a livello internazionale per la sua interpretazione nel pluripremiato film American Beauty (1999),[1] per il quale vince il BAFTA alla migliore attrice protagonista e lo Screen Actors Guild Award per la migliore attrice cinematografica. Per American Beauty riceve anche la seconda nomination al Premio Oscar alla miglior attrice. In seguito si è aggiudicata due Golden Globe nella sezione migliore attrice in un film commedia o musicale rispettivamente per La diva Julia - Being Julia (2004) e I ragazzi stanno bene (2010), per i quali ha contestualmente ricevuto la terza e quarta candidatura agli Oscar.

BiografiaModifica

Nata a Topeka, nel Kansas, ultima di quattro fratelli, crebbe nella vicina città di Wichita e poi si spostò con la famiglia a San Diego. La madre era una casalinga che per passione cantava nel coro della chiesa, e suo padre un agente assicurativo. Cominciò a recitare durante le scuole superiori nel ruolo principale di Tutti insieme appassionatamente. Studiò recitazione alla Patrick Henry High School dove si laureò in tre anni. Dopo il diploma lavorò per un anno come cuoca a bordo di una nave che organizzava battute di pesca subacquea al largo delle coste dell'oceano Pacifico. Completò l'accademia di teatro all'Università Statale di San Francisco. Inizialmente la Bening desiderava diventare un'attrice di teatro, e fin dagli esordi della sua carriera partecipa a diverse produzioni teatrali.

Dopo la conclusione del suo primo matrimonio, si spostò a New York dove fece il suo esordio a Broadway, ottenendo una candidatura al premio Tony e il premio Clarence Derwent per il miglior esordio. Nonostante questi brillanti risultati dovette aspettare altri cinque anni per il suo esordio cinematografico, che avvenne con Non è stata una vacanza... è stata una guerra! (1988) con Dan Aykroyd. Successivamente recitò come Marchesa di Merteuil in Valmont (1989), cui seguì Rischiose abitudini (1990) per cui ricevette la sua prima candidatura per l'Oscar.

 
Annette Bening nel 1999

Negli anni successivi ha ricevuto altre due candidature all'Oscar con American Beauty (1999) e La diva Julia - Being Julia (2004). Per American Beauty si è aggiudicata il Premio BAFTA alla miglior attrice protagonista e lo Screen Actors Guild Award nella medesima categoria, mentre per La diva Julia - Being Julia ha vinto il Golden Globe per la migliore attrice in un film commedia o musicale. Sul piccolo schermo, viene ricordata per aver vestito i panni di Jean Harris nell'omonimo film per la televisione trasmesso da HBO nel 2005, per cui ottiene la sua prima ed unica candidatura al Premio Emmy.

Nel 2011 ha vinto un secondo Golden Globe nella categoria di miglior attrice in un film commedia o musicale ha ottenuto la sua quarta nomination all'Oscar per la sua interpretazione nel film I ragazzi stanno bene. La sua interpretazione di Nic, donna omosessuale alle prese con la gestione dei propri figli insieme alla moglie, è stata universalmente lodata dalla critica e le ha regalato anche altre candidature ai BAFTA e agli Screen Actors Guild Awards.

Nel 2016 torna al cinema come protagonista della commedia indipendente Le donne della mia vita, per la cui interpretazione ottiene diversi riconoscimenti, tra cui una candidatura al Golden Globe. A settembre 2017 è presidente di giuria della 74ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia,[2] per essersi distinta come un'attrice di grande talento e sensibilità, capace di scelte coraggiose nelle sue interpretazioni, dando ai suoi personaggi un naturale calore ed eleganza.[3] Mentre nel 2018 la sua interpretazione nel film Le stelle non si spengono a Liverpool le vale la quarta candidatura al BAFTA e settima al Golden Globe.

Nel 2019 recita la parte della villain Suprema Intelligenza e la dottoressa Wendy Lawson / Mar-Vell, la mentore della protagonista, nel film del Marvel Cinematic Universe Captain Marvel; inoltre, grazie al suo ruolo di supporto nella pellicola The Report viene nuovamente nominata al Golden Globe. Nello stesso anno torna anche a recitare a Broadway per la prima volta in oltre trent'anni e per la sua performance nel ruolo di Kate Keller nel dramma di Arthur Miller Erano tutti miei figli viene candidata al Tony Award alla miglior attrice protagonista in un'opera teatrale.

Vita privataModifica

Nel 1984 si sposa con il regista teatrale J. Steven White, ma il loro matrimonio dura solo due anni; i due si separano nel 1986 per poi divorziare ufficialmente nel 1991. Sul set di Bugsy nel 1991 incontra l'attore Warren Beatty, più grande di vent'anni, che sposa l'anno seguente; oggi la coppia è tra le più longeve del mondo di Hollywood.[4] Dal matrimonio sono nati quattro figli: Kathlyn (1992), Benjamin (1994), Isabel (1997) ed Ella (2000). Essendo sposata con Beatty, è cognata dell'attrice Shirley MacLaine.

Nel 2010 la figlia maggiore Kathlyn Bening si è sottoposta a un cambio di sesso, oggi Stephen, con il supporto dell'intera famiglia nonostante lo shock iniziale. Oggi Stephen Bening è uno scrittore e attivista per i diritti delle persone transgender[5], battaglia che anche Annette Bening condivide.[6][7] La coppia ha recitato insieme in Le cose che non ti ho detto (Hope gap), affiancati dall'attore Josh O'Connor, diventato celebre per la sua interpretazione del principe Carlo in The Crown.[8]

FilmografiaModifica

AttriceModifica

CinemaModifica

TelevisioneModifica

TeatroModifica

RiconoscimentiModifica

  • Premio Emmy
    • 2006 – Candidatura alla miglior attrice in una miniserie o film per la televisione per Mrs. Harris

Doppiatrici italianeModifica

Nelle versioni in italiano dei suoi lavori, Annette Bening è stata doppiata da:

  • Roberta Greganti ne Il presidente - Una storia d'amore, Mars Attacks!, In Dreams, Terra di confine - Open Range, The Women, Mother and Child, Imogene - Le disavventure di una newyorkese, The Search, Danny Collins - La canzone della vita, Le stelle non si spengono a Liverpool, Il gabbiano, La vita in un attimo, The Report, Le cose che non ti ho detto, Assassinio sul Nilo, Jerry e Marge giocano alla lotteria
  • Anna Rita Pasanisi in Indiziato di reato - Guilty by Suspicion, A proposito di Henry, Bugsy, Love Affair - Un grande amore, Mrs. Harris, The Face of Love, L'eccezione alla regola
  • Ludovica Modugno in Correndo con le forbici in mano, I ragazzi stanno bene, Georgetown
  • Claudia Razzi in Rischiose abitudini, Captain Marvel
  • Marina Tagliaferri in Valmont
  • Ida Sansone in Cartoline dall'inferno
  • Paila Pavese in Riccardo III
  • Alessandra Cassioli in Attacco al potere
  • Cristiana Lionello in American Beauty
  • Micaela Esdra in Da che pianeta vieni?
  • Mariangela Melato ne La diva Julia - Being Julia
  • Lorenza Biella in Ruby Sparks
  • Angiola Baggi ne I Soprano

NoteModifica

  1. ^ Francesco Tortora, American Beauty, vent’anni fa: tra accuse di molestie e veganesimo militante. Che fine ha fatto il cast?, su Corriere della Sera, 9 agosto 2019. URL consultato il 31 gennaio 2021.
  2. ^ L'attrice statunitense Annette Bening Presidente della Giuria internazionale del Concorso Venezia 74, su labiennale.org, La Biennale di Venezia, 5 luglio 2017. URL consultato il 2 settembre 2017 (archiviato dall'url originale il 9 luglio 2017).
  3. ^ Chi è Annette Bening, presidente al Festival di Venezia 2017, su superEva, 5 luglio 2017. URL consultato il 31 gennaio 2021.
  4. ^ Annette Bening, attrice: la biografia, la vita personale, Filmografia, su it.nextews.com. URL consultato il 31 gennaio 2021.
  5. ^ S.S, Annette Bening sul figlio transgender: «Sono super orgogliosa di Stephen», su iO Donna, 27 novembre 2019. URL consultato il 31 gennaio 2021.
  6. ^ (EN) Annette Bening opens up about parenting her transgender son, su The Independent, 24 dicembre 2020. URL consultato il 31 gennaio 2021.
  7. ^ Annette Bening on transgender rights: ‘It’s not a threat to anyone else if someone has a different gender or identity’, su msn.com. URL consultato il 31 gennaio 2021.
  8. ^ (EN) ‘In real life, people aren’t heroic’: Annette Bening and Bill Nighy on why marriages implode, su the Guardian, 28 agosto 2020. URL consultato il 31 gennaio 2021.

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