Annunciazione (Pittoni)

pittura di Giambattista Pittoni

L'Annunciazione, è un dipinto a olio su tela realizzato nel 1757 dal pittore italiano Giambattista Pittoni.[1][2].

L'Annunciazione di Pittoni
AutoreGiambattista Pittoni
Data1757
Tecnicaolio su tela
Dimensioni152×205 cm
UbicazioneGallerie dell'Accademia, Venezia

Storia modifica

Il dipinto è stato terminato nel 1757 a Venezia, quando Pittoni fu nominato presidente dell'Accademia dei Pittori di Venezia, è esposto nella collezione permanente delle Gallerie dell'Accademia di Venezia, per donazione dello stesso Pittoni, come da tradizione alla nomina di Presidente e come fece anche Giambattista Tiepolo.

Il dipinto, che fa parte della prima dotazione storico patrimoniale dell’Accademia, è inserito entro cornici recuperate nel 2015 a seguito di un ampio progetto di restauro, si presenta nelle migliori condizioni conservative perché oggetto di assidui interventi manutentivi, ed è esposto nella sala d'origine delle Gallerie dell'Gallerie dell'Accademia, proprio dove ebbe la sede a partire dal 1808 e la cui storia, di cui uno dei protagonisti fu Pittoni, rimase intrecciata a quella dell’Accademia di Belle Arti di Venezia fondata da Pittoni, fino al 1882, quando vi fu la separazione tra l’istituzione museale e quella accademica con funzioni educative. È stata anche una forma di presentazione di Pittoni delle proprie capacità alla città di Venezia, al suo loro ingresso nell’istituzione con soggetti storico-allegorici, così come lo sono state le vedute di Canaletto presente nella stessa sala espositiva.[2]. Era infatti tradizione che chi entrasse nelle istituzioni ma sopra tutto chi ottenesse la carica di Presidente dell'Accademia di Venezia, eseguisse un dipinto da donare all'Accademia.

Esposizioni modifica

  • ll Fontegheto della Farina, Sala delle Adunanze dell'Accademia, sede dell'Accademia di Venezia, 1758
  • Convento dei Canonici Lateranensi, Dorsoduro, 1050, Gallerie dell'Accademia, Sala XV
  • Fiera della Sensa, 1767
  • Esposizione permanente della Gallerie dell'Accademia di Venezia, ala Paladiana, Sala Pittura, 2015

Descrizione modifica

Pittoni dipinge l'Annunciazione nel 1757, periodo della sua piena maturità artistica, l'opera ritrae una nube dorata da cui fuoriesce in una elegante composizione l'arcangelo Gabriele con i gigli in mano, simbolo tradizionale della purezza della Madonna. La sua ariosa apparizione è accompagnata da quattro cherubini e dalla colomba dello Spirito Santo, che occupa il punto più luminoso della composizione. La disposizione triangolare, che fa convergere l'angelo e la Vergine verso lo Spirito Santo, significato dalla colomba, comunicano, con immediatezza, il salvifico intervento dell'Altissimo, che assume in sé la natura umana. Le dense nubi luminose che, circonfondono l'angelo, sottraggono alla vista gli arredi della stanza ed esaltano il fulgore paradisiaco dell'apparizione dell'angelo Gabriele. I cherubini, avvolti nelle nubi, sono estensione dell'iconografia dell'Annunciazione, come appare, talvolta, in alcune opere posteriori al Concilio di Trento. Alle spalle della Vergine, è visibile un leggio con un libro aperto, elementi introdotti nell'iconografia dell'Annunciazione dal Xl secolo, chiaro riferimento alla preghiera, cui era assorta la Vergine prima dell'apparizione. Per alcuni commentatori il libro è probabilmente un Salterio, per altri si tratterebbe del libro di lsaia, che profetizza il concepimento di un figlio da una vergine (lsaia, 7,14). L'angelo Gabriele porta dei gigli fioriti, simbolo di purezza, e, indicando la bianca colomba, che sovrasta !a scena, sottolinea !a volontà divina dell'Annuncio che viene accolto docilmente dalla Vergine Maria, modello di fede per ogni credente.

Stile modifica

La Madonna, dai tratti quasi infantili, oppone all'arcangelo il suo tipico gesto di ritrosia, alzando la mano destra verso di lui e portando la sinistra al cuore "Pittoni mantiene inoltre ha anche un certo gusto per il drammatico: lo scalino che vediamo sotto la nuvola, e su cui la Madonna si inginocchia, sembra quasi un piccolo palcoscenico."[3]. "L'interesse del Pittoni sembra concentrato nei valori formali della composizione, di particolare virtuosismo stilistico" (Nepi Scirè G.).

I francobolli modifica

L'Ordine sovrano di Malta ha emesso 2 francobolli che riproducono l'Annunciazione di Pittoni nel 2018, su concessione del Ministero dei Beni e Attività Culturali italiano. ln particolare, il francobollo dell'"Angelo annunciante "(valore da € 2,55); e il francobollo del particolare della "Vergine Maria penitente" (valore da € 4,35).[4]

Note modifica

Bibliografia modifica

  • Elisa Viola, L'Accademia di Venezia: i maestri, le collezioni, le sedi, Marsilio, 2005
  • Zava Boccazzi F. (1979), p. 172
  • Nepi Scirè G./Valcanover F. (1985), p.152; Nepi Scire' G. (1995), pp. 60-69
  • Nepi Scirè G. (1998), p. 141
  • Colosio G. (2002), pp.711-712
  • Moschini Marconi S. (1970), p. 80-81, n. 171
  • Laura Pittoni, Dei Pittoni, artisti veneti, pgg 93, 1907

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