Ansprando è un nome proprio di persona italiano maschile[1]. Si tratta di un nome di origine germanica longobarda[2][3] il cui significato è "spada divina".[4]

Varianti modifica

Varianti in altre lingue modifica

Origine e diffusione modifica

 
Re Ansprando dei Longobardi, stampa del 1840. Come molti sovrani longobardi suoi predecessori e successori, fu anche noto con il titolo latino Flavio, ossia "biondo".

"Ansprando" è un nome germanico, portato nella penisola italica per tradizione longobarda; la forma nella lingua longobarda è Ansprand, da cui derivano le forme latinizzate e italianizzate.[3] "Ansbrando" ne è una forma più rara successiva avvicinatasi alla lingua francone[19]. È composto da due elementi: in prima posizione ans, dal proto-germanico *ansuz (runa: ᚨ), che significa "dio, spirito, suono creatore, il dio Odino" (cf. gli Asi o Ansi, gli spiriti del cielo nella religione germanica)[20], e in seconda posizione prand, brand, dal proto-germanico *brandaz, "spada, fuoco, fiamma"[10]. Il significato può essere dunque "spada divina/di Dio" o "spada spirituale/dello spirito", "suono divino" o "suono spirituale", "fuoco/fiamma divino/a" o "fuoco/fiamma spirituale"[4].

Fu il nome proprio di Ansprando (c. 655–c. 712), re di Lombardia, che fondò una propria dinastia ― l'ultima schiettamente longobarda e duratura ― sventando un'usurpazione del trono lombardo da parte di un ramo illegittimo della dinastia bavarese e conciliando le rivalità culturali e politiche tra Austria (Lombardia orientale) e Neustria (Lombardia occidentale), e fu padre del re Liutprando, il più celebre sovrano lombardo che conferì dignità regale alla dinastia carolingia di Francia adottando Pipino il Breve e permise la fondazione dello Stato Pontificio nel centro della penisola d'Italia mediante la Donazione di Sutri, segnando così il corso della storia di tutta l'Europa[3]. Nelle arti, il re appare nella tragedia Aidulfo di Bernardo Marrai, liberamente ispirata a quel periodo della storia lombarda[21].

Sempre nei secoli del Medioevo, il nome fu portato da vari personaggi minori, di Lombardia, Toscana, Beneventano e altre entità statuali della penisola italiana non meglio specificate[22][23]. Lo stesso nome nelle sue forme norreno-scandinave è portato da vari personaggi di saghe islandesi[17], inclusa una cronaca risalente al X secolo relativa a spedizioni norrene nell'America settentrionale[24]. Dalle forme norrene del nome derivano le varianti italiane alternative, presenti in alcune traduzioni di dette saghe, "Asbrando"[7] e "Osbrando"[8].

Onomastico modifica

Essendo un nome adespota, ossia privo di santo patrono, l'onomastico può essere festeggiato il 1º novembre, giorno di Ognissanti.

Persone modifica

Note modifica

  1. ^ a b Bognolo, p. 376, "Ansprando, sm. Ansprandus. Nome proprio maschile...".
  2. ^ Vanzon, p. 241, "Ansprando. Nome prop. teutonico di uomo...".
  3. ^ a b c d Arecchi.
  4. ^ a b Yonge, p. 183, "...the [name] Ansbrando of ancient Lombardy reflected by the Asbrandr, divine sword, of Iceland".
  5. ^ a b Yonge, p. 183.
  6. ^ ISIMe, p. 216.
  7. ^ a b Fracassetti, p. 197.
  8. ^ a b Fracassetti, p. 199.
  9. ^ a b (EN) Ansbrand, su Behind the Name.
  10. ^ a b c d Uckelman.
  11. ^ (EN) Osbrand, su Nameslook.
  12. ^ (EN) Ansprand, su Behind the Name.
  13. ^ (EN) Ásbrandr, su Nordic Names.
  14. ^ (FO) Góðkend fólkanøvn (Nomi approvati) - Á, su malrad.fo, Tórshavn, Føroyska málráðið (Consiglio della lingua faroese).
  15. ^ (EN) Ásbrandur, su Nordic Names.
  16. ^ Jónssonp. 328.
  17. ^ a b Jørgensenv. II, p. 119; v. III, pp. 87, 207-208; v. V, pp. 127, 139, 150, 162, 283, 285.
  18. ^ (EN) Åsbrand, su Nordic Names.
  19. ^ Bruno Migliorini, Onomastica, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1935. "... i nomi longobardi si possono distinguere da quelli franchi per mezzo delle caratteristiche fonetiche: p. es., i nomi in -paldo, -perto, -prando, che presentano l'antica b trasformata in p in seguito alla seconda mutazione consonantica, sono longobardi, mentre il franco mantiene b (-baldo, -berto, -brando)".
  20. ^ Ansuz, su runemal.org, Runemal - Accademia di runologia archetipica.
  21. ^ Bernardo Marrai, Tragedie del dottor Bernardo Marrai, Firenze, F. Bencini, 1871, pp. 179-259.
  22. ^ Troya, pp. 14-15.
  23. ^ a b Brunetti, p. 183.
  24. ^ Fracassetti, pp. 197-199.
  25. ^ a b Troya, p. 15.
  26. ^ a b Troya, p. 14.

Bibliografia modifica

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