Aldo Nove

scrittore italiano
(Reindirizzamento da Antonello Satta Centanin)

«Le storie vengono da un luogo lontano dove siamo già stati.»

Aldo Nove, pseudonimo di Antonio Centanin (Viggiù, 12 luglio 1967), è uno scrittore e poeta italiano. Lo pseudonimo trae origine da una frase, ALDO DICE 26 X 1, presente nel telegramma diffuso dal Comitato Nazionale di Liberazione Alta Italia (CLNAI) nell'aprile del 1945 per comunicare il giorno (26) e l'ora (1 di notte) in cui dare inizio all'insurrezione dei partigiani a Torino nella guerra di liberazione dall'occupazione nazista. Aldo è appunto il nome presente nel messaggio mentre Nove è dato dalla somma delle tre cifre 2, 6 e 1.[1]

Biografia modifica

Nel 1996, dopo la laurea in filosofia morale conseguita alla Statale di Milano, scrive Woobinda e altre storie senza lieto fine, edito da Castelvecchi e ripubblicato da Einaudi nel 1998 con il titolo Superwoobinda, polemico verso il "grottesco fondamentalismo merceologico"[2] della nostra epoca. Nel 1999, dopo che l'autore lascia l'editore Castelvecchi, quest'ultimo pubblica Route 66 a firma Aldo Dieci, presentando il libro come scritto dall'ultima release più aggiornata del software Aldo[3][4]. Dietro lo pseudonimo Aldo Dieci si nascondono gli scrittori Nicola Lagioia e Andrea Piva[3].

Con il racconto Il mondo dell'amore, pubblicato nell'antologia Gioventù cannibale (Einaudi 1996), viene collocato dalla stampa nella famiglia di genere pulp dei cosiddetti "Cannibali".

Ha pubblicato due raccolte di poesia con lo pseudonimo Antonello Satta Centanin, in cui ha unito i cognomi della madre e del padre[1], e un libro di poesie ispirate a celebri brani rock dal titolo Nelle galassie oggi come oggi. Covers (con Tiziano Scarpa e Raul Montanari).

L'uscita di Amore mio infinito, nel 2000, segna una svolta intimista ed esistenzialista che lo allontana dalla letteratura "cannibale". Nel 2006, il cantautore Bugo scriverà una canzone intitolata "Amore mio infinito", tributo al libro di Nove,[5] il quale comparirà nel videoclip omonimo girato nel 2006. Aldo collaborerà ancora con Bugo nel 2008 per la stesura della canzone "Balliamo un altro mese", che entrerà nel disco di Bugo intitolato Contatti.[6]

Negli anni successivi Nove si interessa alle questioni sociali legate al precariato e alla flessibilità: nel 2005 oltre a pubblicare un curioso omaggio a Fabrizio De André, Lo scandalo della bellezza (No Reply, 2005), è coautore (con Alessandro Gilioli) del testo teatrale Servizi & Servitori: la vita, al tempo del lavoro a tempo; l'anno seguente pubblica Mi chiamo Roberta, ho 40 anni, guadagno 250 euro al mese (Einaudi Stile Libero, 2006) con cui vince il Premio "Stephen Dedalus". Nel 2006 dà vita, con la TEA, alla collana di narrativa Neon, con opere di Sara Falli (Vita di Saragaia), Giovanna Giolla, Alessandro Scotti e Ciro Ascione. Nel 2010 pubblica La vita oscena, testo autobiografico che ripercorre la sua vita dall'infanzia all'età adulta.[7] Nel 2012 pubblica "Giancarlo Bigazzi, il geniaccio della canzone italiana" (Bompiani).

Edoardo Sanguineti lo inserisce, insieme a Tiziano Scarpa e a Giuseppe Caliceti, nel suo Atlante del Novecento Italiano, ponendoli a chiusa del "secolo delle avanguardie" della letteratura italiana.

Tra le altre cose, è stato testimonial del noto marchio Hogan per il quale ha scritto lo slogan "Versi che calzano a pennello". La pubblicità appare nel retrocopertina di tutti i volumi Bompiani InVersi, collana di poesia diretta da Aldo Nove e Elisabetta Sgarbi fra gli anni Novanta e i primi anni Duemila.

Nel 2022 pubblica per Einaudi Sonetti del giorno di quarzo.[8]

Il 6 giugno 2022 il Consiglio dei ministri del Governo Draghi ha deliberato la concessione del vitalizio garantito dalla legge Bacchelli a favore di Aldo Nove, affetto da quattro malattie croniche.[9][10]

Opere modifica

Romanzi e racconti modifica

  • Woobinda e altre storie senza lieto fine, Roma, Castelvecchi, 1996; nuova ed. ampliata, Superwoobinda, Torino, Einaudi, 1998
  • Il mondo dell'amore, in 'Gioventù cannibale', a cura di Daniele Brolli, Torino, Einaudi, 1996
  • Roby Vandalo è Brian Ferry sulle cassette del mercato che fanno il sabato qui a Malnate, in Labranca Remix, Roma, Castelvecchi, 1997
  • Puerto Plata Market, Torino, Einaudi, 1997
  • Io allora me ne sono andato a puttane, in Il fagiano Jonathan Livingston: Manifesto contro la New Age, Roma, minimum Fax, 1998
  • Amore mio infinito, Torino, Einaudi, 2000
  • La più grande balena morta della Lombardia, Torino, Einaudi, 2004
  • Zero il robot, Milano, Bompiani ("Grandi asSaggi"), 2008
  • Si parla troppo di silenzio, Milano, Skira, 2009
  • La vita oscena, Torino, Einaudi, 2010
  • Tutta la luce del mondo, Milano, Bompiani, 2014
  • Un bambino piangeva, Milano, Mondadori, 2015
  • Anteprima mondiale, La nave di Teseo, Collana Oceani, 2016
  • Il professore di Viggiù, Bompiani, 2018
  • Pulsar, Il Saggiatore, 2024

Poesia modifica

  • Tornando nel tuo sangue, Venezia, Edizioni del Leone, 1989
  • Musica per streghe, Milano, Polena, 1991
  • Nelle galassie oggi come oggi. Covers, con Tiziano Scarpa e Raul Montanari, Torino, Einaudi, 2001
  • Fuoco su Babilonia!, Milano, Crocetti, 2003
  • Maria, Torino, Einaudi, 2007
  • A schemi di costellazioni, Torino, Einaudi, 2010
  • Addio mio Novecento, Torino, Einaudi, 2014
  • Poemetti della sera, Torino, Einaudi, 2020
  • Sonetti del giorno di quarzo, Torino, Einaudi, 2022

Miscellanea modifica

  • Lo scandalo della bellezza. Ispirato all'opera di Fabrizio De André, Milano, No Reply, 2005
  • Milano non è Milano, Roma-Bari, Laterza, 2006
  • Mi chiamo Roberta, ho 40 anni, guadagno 250 euro al mese, Torino, Einaudi ("Stile Libero"), 2006
  • Elegia, Roma, Gruppo Editoriale L'Espresso ("La biblioteca di Repubblica"), 2011
  • Giancarlo Bigazzi, il geniaccio della canzone italiana, saggio, Milano, Bompiani, 2012
  • Mi chiamo..., Milano, Skira, 2013
  • Franco Battiato, Milano, Sperling & Kupfer, 2020

Discografia modifica

Autore di testi
  • 2016 – Plastic People dei RADAR (singolo basato su una lirica di Aldo Nove), Kutmusic[11]

Premi modifica

  • 2006 – Premio "Stephen Dedalus", con Mi chiamo Roberta, ho 40 anni, guadagno 250 euro al mese[12]
  • 2006 – Premio Gorky, con Woobinda e altre storie senza lieto fine[13]
  • 2010 – Finalista al premio Camaiore 2010, con A schemi di costellazioni[14]
  • 2015 – Premio Cesare Pavese, con Addio mio Novecento[15]
  • 2015 – Rosa del Premio Viareggio, con Addio mio Novecento[16]
  • 2015 – Finalista al Premio Letterario Camaiore, con Addio mio Novecento[17]
  • 2015 – Finalista al Premio Pascoli, con Addio mio Novecento[18]
  • 2016 – Premio Gorgone d'Oro, con Addio mio Novecento[19]
  • 2023 - Finalista al Premio Viareggio con Sonetti del giorno di quarzo
  • 2023 - Premio Regium Julii - Lorenzo Calogero con Sonetti del giorno di quarzo

Note modifica

  1. ^ a b Ranieri Polese, Aldo Nove, il ritorno del giovin cannibale, in Corriere della Sera, 14 aprile 2004. URL consultato il 19 marzo 2010 (archiviato dall'url originale il 1º ottobre 2010).
  2. ^ Fulvio Senardi, Aldo Nove, Cadmo, Firenze 2005, p. 23.
  3. ^ a b Sabrina Donato, La letteratura pulp in Italia, Osanna Edizioni, 2009.
  4. ^ Questo editore dà i numeri, in Panorama, 1999.
  5. ^ Silvio Don Pizzica, Bugo, su Rockambula, 10 settembre 2012. URL consultato il 9 gennaio 2023.
  6. ^ Copia archiviata, su musicalnews.com. URL consultato il 12 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 12 dicembre 2013).
  7. ^ Intervista ad Aldo Nove da la Repubblica (18/11/2010) riguardo all'opera La vita oscena, su ilmiolibro.kataweb.it.
  8. ^ Gaetano De Virgilio, Su "Sonetti del giorno di quarzo di Aldo Nove", su Almanacco de Lo Spazio Letterario, 9 gennaio 2023. URL consultato l'8 settembre 2023 (archiviato l'8 settembre 2023).
  9. ^ Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 81, su governo.it, 6 giugno 2022. URL consultato il 6 giugno 2022.
  10. ^ Governo, legge Bacchelli per Orlandi, Kubota e Aldo Nove, su la Repubblica, 6 giugno 2022. URL consultato il 6 giugno 2022.
  11. ^ Radar – Plastic People, su kutmusic.com. URL consultato il 21 aprile 2016.
  12. ^ I finalisti del Premio Stephen Dedalus, su zam.it. URL consultato il 9 gennaio 2023.
  13. ^ Premio Gorky (PDF), su beniculturali.it. URL consultato il 9 gennaio 2023.
  14. ^ XXIII Premio Poesia Camaiore 2010 – Rose di selezione, su I LIBRI IN TESTA, 10 maggio 2010. URL consultato il 9 gennaio 2023.
  15. ^ Premio Pavese 2015, ecco i premiati, su ilLibraio.it, 24 luglio 2015. URL consultato il 9 gennaio 2023.
  16. ^ PREMIO LETTERARIO VIAREGGIO-RÈPACI 2015: ECCO LA ROSA (PDF), su premioletterarioviareggiorepaci.it, Firenze, Premio Viareggio, 26 maggio 2015. URL consultato il 9 gennaio 2023.
  17. ^ Camaiore 12.9.15 Cerimonia premiazione Premio Camaiore (con Eliza Macadan). URL consultato il 9 gennaio 2023.
  18. ^ Verbale Giuria Premio Pascoli di poesia (PDF), su sammauroindustria. URL consultato il 9 gennaio 2023 (archiviato dall'url originale il 27 marzo 2018).
  19. ^ Rosario Cauchi, “Gorgone d’oro” ad Aldo Nove, la giuria premia anche la poetessa-suora Cristina di Lagopesole, su quotidianodigela.it. URL consultato il 9 gennaio 2023.

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Collegamenti esterni modifica

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