Antonino Calcagnadoro

pittore e decoratore italiano

Antonino Calcagnadoro (Rieti, 12 febbraio 1876Roma, 3 dicembre 1935) è stato un pittore e decoratore italiano.

Antonino Calcagnadoro

Biografia modifica

Figlio di un pittore decorativo, Cesare Calcagnadoro, e di Anna Maria Colantoni, nipote di Don Domenico Calcagnadoro, insegnante di italiano e latino in seminario, poeta e letterato, pittore dilettante e suo primo mecenate. Finite le elementari affiancò il padre nel mestiere, mentre prendeva lezioni private dal pittore Giuseppe Ferrarini. Fu assunto dal pittore Giuseppe Casa nel 1890 per le sue doti, trasferendosi a Padova ancora quattordicenne. A sedici anni il giovane artista beneficia della pensione del Collegio Sabino di Rieti, con l'obbligo di studiare a Roma, dove frequenterà l'istituto di belle arti tra il 1894 ed il 1898 e stringerà fraterna amicizia col pittore Armeno Armeni. Nel 1918 vinse il concorso come insegnante della famosa Scuola Preparatoria alle Arti Ornamentali del Comune di Roma dove dal 1921 terrà la cattedra di disegno pittorico, in via San Giacomo.[1] L'attività didattica lo vide impegnato dal 1919 al 1925. Tra i suoi allievi dei corsi serali, Alberto Ziveri e Mario Mafai. Successivamente insegnò alla Regia Accademia di Belle Arti di via Ripetta.[1]

Alla morte dell'artista, gli eredi donarono circa un centinaio di suoi dipinti, incisioni e bozzetti al Museo civico di Rieti[2]; a lui è dedicata l'intera sala 9 della sezione storico-artistica, dove sono esposte una trentina di sue opere.[3]

Opere modifica

 
La Resa di Gerusalemme a Vespasiano (1910), tempera dipinta sul sipario del teatro Flavio Vespasiano di Rieti

Tra le sue opere troviamo alcuni primi dipinti del periodo romano, mentre dal 1898 inizia la sua esperienza di apprezzato decoratore, che dal secondo decennio del Novecento diverrà assai intensa:

Dagli anni dieci i suoi progetti si fanno numerosi e negli anni venti si dedicherà molto anche alla pittura su tela, e alla incisione.

 
L'apparizione della Vergine a San Giovanni Evangelista e a San Giuseppe Calasanzio (1903). Rieti, chiesa di Santa Scolastica.

Stile modifica

Lo stile delle decorazioni di Antonino Calcagnadoro riprende tutto il repertorio classico, con una certa attenzione nei confronti dei modelli raffaelliani. In una fase più tarda l'artista si avvicinerà anche allo stile liberty con la comparsa delle caratteristiche forme floreali.[senza fonte]

Note modifica

  1. ^ a b c Nota a piè di pagina n. 7, in Ileana Tozzi, Imago Pietatis. La simbologia del sacrificio e del martirio dal sacro al profano nei monumenti ai caduti della Prima Guerra Mondiale, su Didattica Luce in Sabina. URL consultato il 9 settembre 2016.
  2. ^ Storia del Museo civico, su Sito istituzionale del comune di Rieti. URL consultato il 18 novembre 2015.
  3. ^ Museo civico - Sala 9, su Sito istituzionale del Comune di Rieti. URL consultato il 18 novembre 2015.

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