Antonio Dal Monte

medico italiano

Antonio Dal Monte (Roma, 31 ottobre 1931) è un medico e pilota motonautico italiano, già Direttore scientifico e Capo del Dipartimento di Fisiologia e Biomeccanica dell’Istituto di Scienza dello Sport del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (C.O.N.I.)[1].

Antonio Dal Monte
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Motonautica
Categoria fuoribordo classe C-1-U 600
Palmarès
Trofeo Vittorie
Campionato Europeo 1 Oro

Per maggiori dettagli vedi qui

 

Biografia modifica

Attività sportiva modifica

In gioventù Dal Monte si distinse come ammirabile sportivo, militando in gare nazionali ed internazionali come canoista. Dopo la laurea in Medicina, a 26 anni, Dal Monte si arruolò in Aeronautica, come allievo ufficiale di complemento e raggiunse buoni risultati agonistici anche nel tiro a segno (carabina).

La sua grande passione per la motonautica sportiva si concretizzò al campionato europeo 1960 vincendo un oro nella categoria fuoribordo classe C-1-U 600.[2][3]

La sua passione per il volo iniziò con l'aeromodellismo e si concretizzò con il brevetto di pilota PPL; tuttora pratica lo sport del volo a motore (vinse gare di campionato nazionale) ed è pilota di aliante; inoltre partecipa come pilota a competizioni di regolarità per auto d’epoca.

Attività scientifica modifica

Laureatosi alla facoltà di Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Roma, è anche specialista in Pneumologia, Medicina del Lavoro ed in Medicina aeronautica e spaziale. Conseguì poi la docenza in Fisiologia Umana e Medicina dello Sport. Dal Monte è stato Direttore scientifico e Capo del Dipartimento di Fisiologia e Biomeccanica dell'Istituto di Scienza dello Sport del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (C.O.N.I.). È inoltre considerato uno dei fondatori della Scienza di Valutazione Funzionale dell'atleta, di cui fu insegnante presso le Scuole di Specializzazione in Medicina dello Sport per Medico dell'Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma e dell'Università degli studi dell'Aquila.[senza fonte]

Ha svolto un'intensa attività scientifica soprattutto nel campo della valutazione cardio-circolatoria, respiratoria, metabolica e biomeccanica dell'atleta, concretatasi nella pubblicazione di numerosi testi, diverse monografie e lavori scientifici. Progettò, inoltre, numerose apparecchiature, soprattutto ergometriche, per lo studio sul campo dell'atleta e per la simulazione in laboratorio del gesto sportivo. È stato membro del Consiglio superiore di sanità.

Il 5 dicembre 2006, l'Università degli studi dell'Aquila gli ha conferito la “laurea honoris causa” in Scienze e Tecnica dello Sport (Laurea magistrale), con Lectio Doctoralis: “L'innovazione nella valutazione funzionale dell'atleta: costretto ad inventare”.

È autore di numerose pubblicazioni scientifiche [4]

Onorificenze modifica

Premi e riconoscimenti modifica

Laurea Honoris Causa
— Università Nazionale di Kyiv Mohyla Accademia, Ucraina, 24 aprile 1997
Laurea Honoris Causa in Scienze e Tecnica dello Sport
— Università UNIVAQ dell'Aquila, 5 dicembre 2006[6]
  • Gli venne conferito il Diploma Sodalem Honoris Causa dell'Associazione Cecoslovacca di Medicina del J. E. Purkyne - Praga.
  • 12 ottobre 1994 – Gli venne conferito, dalla Fédération Aéronautique Internationale, il " Paul Tissandier Diploma" per i servizi resi all'Aeronautica ed agli sport dell'aria.
  • 4 dicembre 2005 – Premio “Comunicazione e Cultura sportiva” assegnato dal Panathlon, "per la cultura sportiva".[7]
  • 14 ottobre 2010 – Premio Angiolino Quarenghi, assegnato dalla Commissione paritetica CONI Bergamo e Panathlon International club di Bergamo, “attribuito a quel medico sportivo che, ad una attività professionale di assoluta eccellenza, associ un continuo esempio di dedizione sul piano umano all'assistenza degli atleti ed operi ovunque e sempre per l'affermazione dell'etica sportiva basata sul fair-play”.[8]
  • 19 novembre 2011 – Premio Fair Play “Alla carriera” assegnato dal Panathlon, ” grande figura internazionale di studioso e di sportivo”.[9]

Note modifica

  1. ^ ISTITUTO DI MEDICINA E SCIENZA DELLO SPORT, su medicinaescienza.coni.it, CONI (archiviato dall'url originale il 16 febbraio 2016).
  2. ^ Vittorio Zambardino, FERMATE IL VENTO, VOGLIO CORRERE, su ricerca.repubblica.it, la Repubblica.it, 25 giugno 1987.
  3. ^ Salvatore Galeazzo BIAMONTE - Alfredo ALBANESI - Pietro CASALI - Antonio VENERANDO, SPORT, su treccani.it, Enciclopedia Italiana - III Appendice (1961), p. XXXII, p. 415; App. II, 11, p. 879.
  4. ^ Enciclopedia medica, volume 14, pagina 1048
  5. ^ a b Scheda benemerenze sportive: Antonio Dal Monte, 1988 - Sito web del CONI
  6. ^ Laurea Honoris Causa ad Antonio Dal Monte, su univaq.it, univaq.
  7. ^ premiato il Fair play, in Il Tirreno di Livorno, 4 dicembre 2005. URL consultato il 7 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 10 marzo 2016).
  8. ^ IL PANATHLON CONSEGNA AL PROF. DAL MONTE IL PREMIO QUARENGHI 2010, su bergamosportnews.com, Bergamo Sports News.
  9. ^ Guido P. Rubino, Dal Monte: il doping genetico, ombra invisibile sullo sport, su cyclinside.com, Cyclinside, 28 novembre 2011.

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN311270798 · GND (DE125684781X · WorldCat Identities (ENlccn-n84098550