Antonio Ordelaffi
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Antonio Ordelaffi (Forlì, 1388 circa – Forlì, 4 agosto 1448) fu signore di Forlì della famiglia degli Ordelaffi nel XV secolo.
BiografiaModifica
Figlio naturale di Francesco III Ordelaffi[1] ossia Cecco III, sposò Caterina Rangoni di Spilamberto, che aveva in precedenza incontrato e per la cui mano si era impegnato con la famiglia di lei, inviando dai Rangoni, nel 1434, come suo procuratore per le nozze, Guelfo di Dovadola, conte di Dovadola e Tredozio.
Tenne la signoria tra il 1433 e il 1436 e ancora tra il 1438 e il 1448.
Contro Antonio Caffarelli, vescovo titolare di Forlì, ma sempre assente dalla Diocesi, appoggiò la nomina di un nuovo Vescovo (voluta dalla popolazione, ma non approvata dal Papa) nella persona di Guglielmo Bevilacqua O.F.M., che tenne la carica dal 27 dicembre 1433 al 1437, quando il contestato Caffarelli fu sostituito da Luigi Pirano.
Dopo la morte di Antonio, la sua vedova, a causa della giovane età dei figli, chiamò il fratello Ugo Rangoni ad aiutarla nella reggenza della città, dal 1449 al 1454.
Infine, insofferenti della tutela dello zio, i giovani Francesco IV Ordelaffi e Pino III Ordelaffi lo costrinsero a lasciare Forlì.
OnorificenzeModifica
Cavaliere dell'Ordine di Malta | |
DiscendenzaModifica
Antonio ebbe dalla moglie Caterina quattro figli:
Ebbe anche un figlio naturale, Sinibaldo, religioso.
NoteModifica
- ^ Pompeo Litta, Famiglie celebri d'Italia. Ordelaffi di Forlì, Torino, 1835, Tav. VI.
BibliografiaModifica
- Alma Poloni, ORDELAFFI, Antonio, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 79, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2013. URL consultato il 23 dicembre 2017.