Apotheon
Apotheon è un videogioco d'azione ed a piattaforme sviluppato e pubblicato da Alientrap rilasciato per i sistemi Microsoft Windows e PlayStation 4 il 3 febbraio 2015 e per Linux e macOS il 10 febbraio dello stesso anno. Questo è il secondo gioco commerciale della Alientrap, e utilizza una grafica unica in stile pittura nera su ceramica greca.
Apotheon videogioco | |
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Piattaforma | Microsoft Windows, PlayStation 4, macOS, Linux |
Data di pubblicazione | Windows, PlayStation 4:![]() |
Genere | Azione, piattaforme, Metroidvania |
Origine | Canada |
Sviluppo | Alientrap |
Pubblicazione | Alientrap |
Direzione | Lee Vermeulen |
Design | Fredrik Henriksson |
Programmazione | Lee Vermeulen |
Direzione artistica | Jesse McGibney |
Musiche | Marios Aristopoulos |
Modalità di gioco | Giocatore singolo, multigiocatore |
Periferiche di input | Tastiera, mouse, gamepad, DualShock 4 |
Motore grafico | Microsoft XNA MonoGame (PS4) |
Supporto | Download |
Distribuzione digitale | Steam, PlayStation Network |
Fascia di età | ESRB: T |
Trama Modifica
Siamo nell'Antica Grecia. Gli Dei dell'Olimpo hanno iniziato a punire l'umanità. Zeus, padre di tutti gli Dei, ha comandato ai suoi figli di smettere di dare regali ai mortali. Di conseguenza, l'umanità è abbandonata dagli Dei e condannata: senza cibo, senza acqua, senza luce, e senza protezione, la civiltà assiste alla propria rovina.
Il villaggio di Dion è attaccato dai barbari che seminano morte, terrore e distruzione ovunque vadano, Nikandreos, uno degli abitanti del villaggio, vede la sua città in fiamme e invasa e piena dei morti tra civili e soldati. Armatosi e assistito da qualche soldato superstite, Nikandreos respinge i barbari, eliminando anche il loro capo Ofione il tiranno. Arrivato al tempio per chiedere spiegazioni sul perché gli dei hanno abbandonato l'umanità, Nikandreos si trova faccia a faccia con Era, moglie di Zeus, che lo congratula per aver salvato il villaggio. Volendo anch'ella vendetta, Era chiede a Nikandreos di aiutarla a soppiantare Zeus e i suoi figli in modo così che Nikandreos possa portare i doni degli Dei agli umani e salvare il mondo. Nikandreos accetta e ascende così al monte Olimpo, dove inizierà la sfida agli dei.
Entra nell'Agorà dell'Olimpo, troverà Dioniso, dio del vino, che sotto un invito alla sua festa nasconde la sfida di bere tutte le sue 10 anfore di vino; Nikandreos supera la sfida e si guadagna le simpatie di Dioniso, che gli chiede di recuperare i regali da Apollo, Demetra e Artemide. L'eroe si dirige quindi nella foresta di Artemide, dea della caccia, dove si imbatte in un gruppo di ninfe le quali gli riferiscono che per poter incontrare Artemide deve dimostrarsi degno uccidendo varie creature magiche e satiri che infestano il santuario. Portato a termine il suo compito giunge al cospetto di Artemide, la quale dopo un breve dialogo attacca Nikandreos transormandolo in un cervo, desiderosa di cacciare una degna preda. Nello scontro che segue i due vengono alternativamente trasformati in cervo scambiandosi i ruoli di cacciatore e preda, ma alla fine Nikandreos trionfa riuscendo persino ad uccidere la dea della caccia, ottenendo così il suo arco. L'eroe si dirige quindi verso il tempio di Afrodite che gli indica la direzione per il tempio di Apollo. Mentre si avvicina al dio del sole, però, Nikandreos perde i sensi e si risveglia in una prigione; riuscirà a evadere con l'aiuto di Elio, suo compagno di cella e precedente dio del sole, sconfiggendo anche il ciclope guardiano Bronte. Nikandreos salva poi Dafne eliminando tutti i capitani di Apollo che le stavano di guardia e trasformandola da un albero a umana. Nikandreos riesce anche a liberare i cavalli che trainano il carro del Sole. Alla fine, Nikandreos uccide Apollo nonostante si trovi nell'oscurità, e ottiene la sua lira. Nikandreos trova Demetra, che però invece di combatterlo, gli fa un patto: se riesce a riportare da lei la figlia Persefone, riceverà in cambio il suo fascio di grano. Nikandreos scende quindi nel regno di Ade, dove affronterà le prove dei 5 fiumi (Stige dell'Odio, Lethe dell'Oblio, Archeronte dell'Agonia, Cocito del Pianto e Flegedonte della Fiamma), ma anche lo spettro di Ofione, ucciso nella parte iniziale del gioco; Nikandreos trova Ade e Persefone, ma quest'ultima, invece di mettersi contro Nikandreos, gli dà i suoi semi cosicché possa piantare i frutti, cibo per la terra. Nikandreos torna da Persefone, la quale, felice di averla trovata, gli dà le sue simpatie, e come da accordo gli dà il suo fascio di grano. Ma mentre Nikandreos si dirige di nuovo verso il suo villaggio, viene fermato da Zeus, richiamato da Era. Zeus lo accusa di arroganza nel tentativo di diventare un Dio, e lo rispedisce sulla Terra.
Nikandreos, tornato nel mondo mortale, trova il suo villaggio in una rovina maggiore, con l'ira degli dei estesa ad un livello fisico. Era riappare, e chiede scusa per il tradimento, ma lo avverte anche che Zeus ha mandato il fratello Poseidone e i figli Ares e Atena per distruggere l'intero genere umano. Nikandreos torna quindi nell'Acropoli dell'Olimpo per affrontare tutti e tre gli Dei. Nikandreos, prima di sfidare Poseidone, affronta e sconfigge Ipparco, in una lotta in cui dovrà anche cavalcare; poi, mentre sta viaggiando in mare, viene raggiunto da Poseidone, ma lo uccide e ottiene il suo tridente. Atena sfida Nikandreos in tre prove d'abilità. Alla fine, una volta che Nikandreos supera tali prove, ella si arrende, e si portà scegliere se lasciarla andare oppure ucciderla, ma si otterrà in ogni caso la sua aegis. Infine, Ares infonderà la sete di sangue a tutti i presenti intorno a lui, per cui Nikandreos dovrà farsi strada tra la follia omicida dei presenti, ed affrontare prima Phobos e Deimos, poi i giganti gemelli Aloadi Efialte e Oto ed infine Diomede, il quale in punto di morte gli regalerà la sua lancia, con la quale aveva ferito Ares. Nikandreos usa quindi la lancia contro Ares, ed esce vincitore dal combattimento uccidendo il dio della guerra e ottenendo la sua cresta.
Nikandreos torna nel suo villaggio, ma come c'era da aspettarselo, lo ritrova completamente distrutto e disabitato. Era, però, gli dice di tornare all'Olimpo per uccidere Zeus, adesso che i poteri degli altri dei sono nelle mani di Nikandreos. In un semplice, ultimo assalto alla fortezza di Zeus, Nikandreos ascende nei cieli dell'Olimpo, ma una volta arrivato al cuore della roccaforte, trova Era in catene, imprigionata da Zeus che ha capito il suo tradimento. Segue quindi una lunga battaglia nella quale Nikandreos elimina (apparentemente) Zeus, e ottiene le sue saette. Ma quando Era gli chiede di liberarlo, Nikandreos rifiuta, stufo di tutte queste leggi imposte dagli Dei. A questo punto, si può scegliere, pur senza conseguenze, di limitarsi a lasciare sola Era oppure di ucciderla.
Nikandreos, dopo essere fuggito dall'Olimpo, scende sulla terra, ma vede che Zeus non solo è ancora in grado di combattere, ma è anche diventato un gigante. Zeus, pieno di superbia, si vanta delle sue imprese, quali lo scontro con suo padre Crono, la vittoria sui Titani, la sconfitta della Gigantomachia e l'imprigionamento di Tifone. Ma Nikandreos, grazie al potere degli altri Dei, diventa anch'esso un gigante, e dopo una brutale battaglia, uccide definitivamente il re degli Dei. Vedendo la Terra in triste rovine, Nikandreos vaga senza meta, finché poi vede un piccolo ammasso di argilla; Nikandreos modella l'argilla in una forma umana e gli dà la vita, segnando la caduta degli Dei e la rinascita dell'umanità.
Il termine Apotheon vuol dire in greco "esaltato allo stato divino", e rappresenta la deificazione di Nikandreos alla fine del gioco.
Modalità di gioco Modifica
Apotheon è un gioco d'azione bidimensionale ambientato nell'Antica Grecia. Il giocatore impersona Nikandreos, un mortale che abita nel villaggio di Dion, e che verrà aiutato da Era per combattere e salvare l'umanità. Il giocatore potrà raccogliere armi quali spade, mazze, coltelli, archi, frecce, giavellotti, scudi e lance, e oggetti curativi oppure capaci di rinforzare la propria armatura. Armi e scudi possiedono una barra sotto le rispettive icone, chiamata durabilità, la quale rappresenta il numero di colpi che possono essere inflitti o a cui possono essere esposte prima di andare in frantumi. Inoltre, azioni specifiche consumeranno energia identificata da una barra azzurra chiamata stamina. Nel gioco sono presenti anche dei piccoli extra che contengono citazioni ad opere greche. Sono presenti 3 livelli di difficoltà.
Accoglienza Modifica
Testata | Versione | Giudizio |
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Metacritic (media al 31-01-2020) | PC | 78/100[1] |
PS4 | 76/100[2] | |
GameRankings (media al 31-01-2020) | PC | 80% |
PS4 | 70% | |
Multiplayer.it | PC | 8.0/10[3] |
IGN | PC | 7.5/10[4] |
Apotheon è stato accolto in modo positivo dalla critica, ricevendo dalla Metacritic un punteggio di 79/100 per la versione PC e di 77/100 per la versione PS4[1], grazie anche all'estetica e al sistema di combattimento, punti di forza del gioco. John-Paul Jones, della GameWatcher, lo accoglie come una rinascita delle serie di Castlevania e Metroid[5], indicando un'influenza chiamata Metroidvania.[6] GameRankings ha dato un punteggio dell'80% alla versione PC e del 70% a quella PS4. Tuttavia, le meccaniche del gameplay sono state considerate piuttosto superficiali secondo vari critici, ed alcuni possessori della versione PS4 hanno riscontrato crash e bug che hanno ostacolato l'esperienza di gioco.[7][8]
Note Modifica
- ^ a b (EN) Apotheon for PC Reviews, in Metacritic, CBS Interactive. URL consultato il 4 luglio 2016.
- ^ (EN) Apotheon for PlayStation 4 Reviews, in Metacritic, CBS Interactive. URL consultato il 4 luglio 2016.
- ^ Tommaso Pugliese, Ira funesta, su multiplayer.it, 4 febbraio 2015. URL consultato il 27 marzo 2020.
- ^ Lorenzo Antonelli, Apotheon - Recensione, su IGN Italia, 10 febbraio 2015. URL consultato il 27 marzo 2020.
- ^ (EN) John-Paul Jones, Apotheon Review, su GameWatcher.
- ^ (EN) Nicholas Plouffe, Apotheon Review – The 'God of War' 2D Beat-Em-Up… But Nikandrios is No Kratos, su Canadian Online Gamers. URL consultato il 29 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 15 febbraio 2015).
- ^ (NL) Apotheon Review, su Gamer.nl. URL consultato il 29 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2016).
- ^ (EN) Andrew Revell, Apotheon Review, su GameStyle. URL consultato il 29 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
Voci correlate Modifica
Collegamenti esterni Modifica
- (EN) Sito ufficiale, su apotheongame.com.
- (EN) Apotheon / Apotheon (limited edition), su MobyGames, Blue Flame Labs.
- (EN) Apotheon (doppiaggio), su Behind The Voice Actors, Inyxception Enterprises.
- (EN) Apotheon, su GameFAQs, Red Ventures.