Arcidiocesi di Chersoneso di Zechia

sede titolare

L'arcidiocesi di Chersoneso di Zechia (in latino Archidioecesis Chersonensis in Zechia) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.

Chersoneso di Zechia
Sede arcivescovile titolare
Archidioecesis Chersonensis in Zechia
Patriarcato di Costantinopoli
Sede titolare di Chersoneso di Zechia
Rovine di Chersoneso nei pressi di Sebastopoli
Arcivescovo titolaresede vacante
IstituitaXX secolo
RegioneCrimea
Arcidiocesi soppressa di Chersoneso di Zechia
Eretta?
Soppressa?
Dati dall'annuario pontificio
Sedi titolari cattoliche

Storia modifica

Chersoneso, corrispondente alla città di Sebastopoli in Ucraina, è un'antica sede arcivescovile della provincia romana della Zechia. Nella Notitia Episcopatuum redatta dall'imperatore bizantino Leone VI (886-912), la sede è elencata al 21º posto fra le sedi arcivescovili del patriarcato di Costantinopoli.[1] Venne elevata in seguito a sede metropolitana, di cui sono noti vescovi greci ancora nel XV secolo.[2]

La tradizione ricorda che fu a Chersoneso che venne esiliato e vi trovò la morte papa Clemente I attorno all'anno 97.

Nella prima metà del XIV secolo la città divenne una colonia genovese. Il 5 luglio 1333 papa Giovanni XXII, in virtù della bolla Quam gaudiosa, eresse una diocesi «sub vocabulo S. Clementis in terra Gothiae in partibus Orientis»[3], suffraganea dell'arcidiocesi Vosprensis. Fu nominato come vescovo il domenicano Riccardo Anglicus, che sembra sia stato anche l'unico titolare di questa sede.

Con la distruzione della città ad opera dei Turchi nel 1475 scomparve anche la comunità cristiana.

Nel 1848 la diocesi di Cherson fu rifondata e resa suffraganea dell'arcidiocesi di Mogilev ma già nel 1852 prendeva il nome di diocesi di Tiraspol.[4]

Dal XX secolo Chersoneso di Zechia è annoverata tra le sedi arcivescovili titolari della Chiesa cattolica; la sede è vacante dal 3 luglio 1976.

Cronotassi modifica

Arcivescovi greci modifica

  • Eugenio †
  • Agatodoro †
  • Capito †
  • Elpidio †
  • San Basilio † (al tempo dell'imperatore Diocleziano)
  • Eterio (o Edesio) † (menzionato nel 381)
  • Longino ? † (menzionato nel 449)[5]
  • Stefano † (menzionato nel 553)
  • Sant'Efrem †
  • Giorgio † (menzionato nel 692)[6]
  • Paolo † (menzionato nell'879)

Vescovi latini modifica

  • Riccardo Anglicus, O.P. † (16 luglio 1333 - ?)

Arcivescovi titolari modifica

Note modifica

  1. ^ (ELFR) Jean Darrouzès, Notitiae episcopatuum Ecclesiae Constantinopolitanae. Texte critique, introduction et notes, Paris, 1981, p. 273, nº 72.
  2. ^ (ELFR) Darrouzès, Notitiae episcopatuum Ecclesiae Constantinopolitanae, indice, p. 488 (Cherson, archevêché de Zécchia).
  3. ^ Eubel I, p. 184.
  4. ^ (LA) Breve Universalis Ecclesiae, in Pii IX Pontificis Maximi Acta. Pars prima, Romae, 1854, pp. 134–149.
  5. ^ Le Quien attribuisce Longino alla sede di Chersoneso di Zechia, mentre Janin alla sede di Chersoneso di Creta.
  6. ^ Le Quien distingue un Giorgio II, che sarebbe stato tra i protagonisti della traslazione delle reliquie di san Clemente papa; secondo Janin si tratterebbe invece dello stesso vescovo del 692.

Bibliografia modifica

Collegamenti esterni modifica

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