Arcidiocesi di Eno

L'arcidiocesi di Eno è una sede soppressa del patriarcato di Costantinopoli (in greco Μητρόπολις Αίνου?, Mitrópolis Aínou) e una sede titolare della Chiesa cattolica (in latino Archidioecesis Aeniensis) .

Eno
Sede arcivescovile titolare
Archidioecesis Aeniensis
Patriarcato di Costantinopoli
Sede titolare di Eno
Mappa della diocesi civile di Tracia (V secolo)
Arcivescovo titolaresede vacante
IstituitaXV secolo
StatoTurchia
Arcidiocesi soppressa di Eno
Eretta?
Soppressa?
Dati dall'annuario pontificio
Sedi titolari cattoliche

Storia modifica

Eno, corrispondente alla città turca di Enez, è un'antica sede arcivescovile autocefala della provincia romana di Rodope nella diocesi civile di Tracia e nel patriarcato di Costantinopoli.

Inizialmente suffraganea dell'arcidiocesi di Traianopoli, Eno divenne una sede autocefala tra il 527 e il 565 e come tale è documentata dalla Notitia Episcopatuum dello pseudo-Epifanio (circa 640), dove è elencata al 30º posto tra le arcidiocesi autocefali del patriarcato di Costantinopoli.[1] Agli inizi dell'XI secolo fu elevata al rango di sede metropolitana, ed è attestata dalle Notitiae Episcopatuum fino a XV secolo.[2]

Tra i vescovi di Eno del primo millennio sono noti i seguenti: Olimpio, che fu cacciato dalla sua sede dagli ariani; Macario, che prese parte al concilio di Calcedonia nel 451; Paolo, che assistette a quello di Costantinopoli del 553; Giorgio, che fu tra i padri nel concilio in Trullo del 692; Giovanni, che presenziò al Concilio di Costantinopoli dell'879-880 che riabilitò il patriarca Fozio. La scoperta dei sigilli episcopali hanno trasmesso i nomi di altri tre prelati: due Giovanni, il primo dei quali potrebbe essere lo stesso dell'879, il secondo vissuto tra il X e l'XI secolo; e l'arcivescovo Michele, il cui sigillo è datato anch'esso tra X e XI secolo.

Nel 1885 la metropolia di Eno si ampliò con la città e il territorio di Alessandropoli, dove, poco dopo, i metropoliti trasferirono la loro sede.[2]

La metropolia di Eno era ancora esistente all'inizio del XX secolo, ma fu soppressa in seguito agli accordi del trattato di Losanna del 1923 che impose obbligatoriamente lo scambio delle popolazioni tra Grecia e Turchia. La parte della metropolia rimasta in territorio greco dette origine alla metropolia di Alessandropoli.[3]

Dal XV secolo Eno è annoverata tra le sedi titolari della Chiesa cattolica; originariamente vescovile, fu elevata a sede titolare arcivescovile nel 1929. La sede è vacante dal 6 giugno 1971.

Cronotassi modifica

Vescovi, arcivescovi e metropoliti greci modifica

Periodo romano e bizantino modifica

  • Olimpio † (prima del 325 - dopo il 365)
  • Macario † (menzionato nel 451)
  • Paolo † (menzionato nel 553)
  • Giorgio † (menzionato nel 692)
  • Giovanni I † (VIII-IX secolo)[4]
  • Adriano † (VIII-IX secolo)[5]
  • Giovanni II † (menzionato nell'879)
  • Michele I † (X-XI secolo)[6]
  • Giovanni III † (prima del 1030 - dopo il 1038)[7]
  • Michele II † (menzionato nel 1084)
  • Partenio † (menzionato nel 1096)
  • Anonimo † (menzionato nel 1158)
  • Anonimo † (menzionato nel 1164)
  • Giovanni IV † (menzionato nel 1166 circa)
  • Anonimo † (menzionato nel 1170)
  • Anonimo † (menzionato nel 1192)
  • Giorgio † (1250 - 1260)
  • Basilio † (1260 - ?)
  • Michele III † (menzionato nel 1292)
  • Arsenio † (menzionato nel 1315)
  • Teodoro † (menzionato nel 1329)
  • Daniele † (prima del 1350 - dopo il 1353)
  • Dionisio † (1369 - ?)
  • Marco † (menzionato nel 1381 e 1382)
  • Atanasio † (menzionato nel 1393)
  • Anonimo † (menzionato nel 1395)
  • Anonimo † (menzionato nel 1400)
  • Atanasio † (menzionato nel 1425)

Periodo ottomano e turco modifica

Vescovi e arcivescovi titolari modifica

Note modifica

  1. ^ (ELFR) Jean Darrouzès, Notitiae episcopatuum Ecclesiae Constantinopolitanae. Texte critique, introduction et notes, Paris, 1981, p. 206, nº 68.
  2. ^ a b (EN) Kiminas, The ecumenical patriarchate…, p. 54.
  3. ^ Il titolo di metropolita di Eno è ancora assegnato, ma è un semplice titolo vescovile non residenziale.
  4. ^ (FR) Gustave Léon Schlumberger, Sigillographie de l'empire byzantin, 1884, pp. 118-119. Questo vescovo potrebbe identificarsi con l'omonimo documentato nell'879/880.
  5. ^ (FR) Adrianos, in Prosopographie der mittelbyzantinischen Zeit, Berlin-Boston, 2013, #97.
  6. ^ (DE) Michael, in Prosopographie der mittelbyzantinischen Zeit, Berlin-Boston, 2013, #25307.
  7. ^ Un sigillo con il nome di Giovanni è attribuito al X-XI secolo. (FR) Gustave Léon Schlumberger, Sigillographie de l'empire byzantin, p. 119.
  8. ^ Patriarca di Costantinopoli dal 1855 al 1860.
  9. ^ Nel primo volume della sua opera Hierarchia Catholica Medii Aevi (vol. 1, pp. 273 e 240 Archiviato il 9 luglio 2019 in Internet Archive.), Konrad Eubel accenna ad alcuni vescovi della chiesa Helenensis, che identifica con la chiesa Aenensis vel Enensis.
  10. ^ Questo vescovo menzionato da Eubel non si inserisce nella serie dei vescovi ausiliari di Poznań che hanno il titolo di Eno dal 1469 fino alla morte di Maciej Marian Kurski, nel 1681.
  11. ^ Annuario Pontificio 1836, p. 149.

Bibliografia modifica

Collegamenti esterni modifica

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