Arcidiocesi di Eraclea di Europa
Eraclea di Europa Sede arcivescovile titolare Archidioecesis Heracleensis in Europa Patriarcato di Costantinopoli | |
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Mappa della diocesi civile di Tracia (V secolo) | |
Arcivescovo titolare | sede vacante |
Istituita | XVII secolo |
Stato | Turchia |
Arcidiocesi soppressa di Eraclea di Europa | |
Diocesi suffraganee | Panio, Callipoli, Chersoneso, Cela, Rodosto, Teodoropoli, Medea, Cariopoli, Calcide, Sergenza, Daonio, Madito, Pamfilo, Lizico, Metre, Zorolo |
Eretta | I secolo |
Soppressa | ? |
Dati dall'annuario pontificio | |
Sedi titolari cattoliche |
L'arcidiocesi di Eraclea di Europa (in latino: Archidioecesis Heracleensis in Europa) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.
StoriaModifica
Eraclea di Europa, la greca Perinthos, corrispondente alla città di Marmara Ereğlisi (o Ereğlisi) nell'odierna Turchia, è l'antica sede metropolitana della provincia romana di Europa nella diocesi civile di Tracia e nel patriarcato di Costantinopoli.
La diocesi fu eretta nel I secolo e nel secolo successivo fu elevata al rango di sede metropolitana. L'importanza di questa sede fu tale che, nei primi secoli, la diocesi di Bisanzio (la futura Costantinopoli) le era suffraganea. Nel 177 circa a Eraclea sofferse il martirio santa Gliceria.
La Notitia Episcopatuum dello pseudo-Epifanio, composta durante il regno dell'imperatore Eraclio I (circa 640), attribuisce ad Eraclea cinque diocesi suffraganee: Panio, Callipoli, Chersoneso, Cela e Rodosto. La stessa Notitia menziona cinque arcidiocesi autocefale della provincia di Europa: Bizia, Arcadiopoli, Selimbria, Apro e Drizipara.
La Notitia Episcopatuum attribuita all'imperatore Leone VI (inizio X secolo) riconosce ad Eraclea quindici suffraganee. Delle cinque precedenti non appare più la sede di Cela. Le altre suffraganee sono: Teodoropoli, Medea, Cariopoli, Calcide, Sergenza, Daonio, Madito, Pamfilo, Lizico, Metre e Zorolo.[1] Le arcidiocesi autocefale della provincia sono le medesime della Notitia dello pseudo-Epifanio[2], con l'aggiunta delle nuove arcidiocesi di Garella e di Derco.
In un'altra Notitia databile al 1022-1025 compare, come suffraganea di Eraclea, anche la diocesi di Esamilio: secondo Raymond Janin si tratta in realtà della stessa diocesi che fino a quel momento era conosciuta con il nome di Chersoneso.
Oggi Eraclea di Europa è una sede arcivescovile titolare della Chiesa cattolica, vacante dal 4 aprile 1986. Nelle fonti la sede è menzionata anche come Eraclea di Tracia.
Cronotassi dei vescovi greciModifica
- San Domizio † (al tempo di Antonino Pio)
- San Filippo †[3]
- Sant'Eutichio † (III secolo)[4]
- Fedrio † (menzionato nel 325)
- Teodoro † (prima del 335 - dopo il 351)
- Ipaziano † (prima del 356 - 365)
- Doroteo † (366 - dopo il 376)[5]
- Sabino †
- Paolo † (prima del 390 - dopo il 403)
- Serapione † (circa 403 espulso)
- Eugenio † (menzionato nel 404 circa)
- Fritila † (menzionato nel 431)
- Ciriaco † (prima del 449 - dopo il 451)
- Giovanni I † (menzionato nel 458)
- Teofilo † (prima del 517 - dopo il 518)
- Giovanni II † (520 - ?)
- Costantino † (menzionato nel 536)
- Megezio † (menzionato nel 553)
- Anonimo † (menzionato nel 590 circa)
- Sisinnio † (menzionato nel 680)
- Leone † (menzionato nel 787)
- Giovanni III † (prima dell'869 - 879) (sostenitore di Fozio)
- Giovanni IV † (menzionato nell'879) (sostenitore di Ignazio)
- Anastasio † (al tempo di Costantino VII)
- Niceforo † (menzionato nel 956)
- Giovanni V † (menzionato nel 997)
Cronotassi degli arcivescovi titolariModifica
- Gervaso † (1211 - ?)
- Anonimo † (? - 9 settembre 1223 dimesso)
- Anonimo † (menzionato il 26 febbraio 1253)
- Giorgio de Uberti † (12 aprile 1518 - ? deceduto)
- Giovanni Battista Pallavicini † (23 agosto 1518 - 13 agosto 1524 deceduto)
- Isidoro Almopaveri † (23 settembre 1524 - ?)
- Jean Davy Du Perron † (18 dicembre 1617 - 5 settembre 1618 succeduto arcivescovo di Sens)
- Claude de Rebé † (8 agosto 1622 - 8 febbraio 1628 succeduto arcivescovo di Narbona)
- Louis-Henri de Pardaillon de Gondrin † (6 febbraio 1645 - 26 luglio 1646 succeduto arcivescovo di Sens)
- Stefano Agostini † (3 dicembre 1669 - 22 settembre 1681 installato cardinale presbitero di San Giovanni a Porta Latina)
- Kazimierz Łubieński † (3 gennaio 1701 - 14 dicembre 1705 nominato vescovo di Chełm)
- Simone Marco Palmerini † (5 gennaio 1713 - 1º luglio 1716 nominato vescovo di Assisi)
- Tommaso Cervini † (5 ottobre 1716 - 3 febbraio 1721 nominato arcivescovo titolare di Nicomedia)
- Andreas Berkes † (28 maggio 1721 - ?)
- Giovanni Battista Bavestrelli † (31 agosto 1772 - 20 aprile 1777 deceduto)
- Michele Maria Capece Galeota, C.R. † (15 dicembre 1777 - 14 giugno 1778 deceduto)
- Alfonso Airoldi † (20 settembre 1779 - 25 marzo 1817 deceduto)
- Cristóbal Bencomo y Rodríguez † (15 novembre 1817 - 15 aprile 1835 deceduto)
- Antonio de Simone † (18 marzo 1858 - 1871 deceduto)
- Raffaele Monaco La Valletta † (9 gennaio 1874 - prima del 3 marzo 1874 dimesso)
- Augustin-Pierre Cluzel, C.M. † (3 marzo 1874 - 12 agosto 1882 deceduto)
- Mariano Rampolla del Tindaro † (1º dicembre 1882 - 26 maggio 1887 nominato cardinale presbitero di Santa Cecilia)
- Francesco Converti, O.F.M.Obs. † (16 marzo 1888 - 1º maggio 1888 deceduto)
- Giuseppe Francica-Nava de Bontifè † (24 maggio 1889 - 18 marzo 1895 nominato arcivescovo di Catania)
- Aristide Rinaldini † (21 agosto 1896 - 19 dicembre 1907 nominato cardinale presbitero di San Pancrazio)
- Andreas Franz Frühwirth, O.P. † (26 ottobre 1907 - 6 dicembre 1915 nominato cardinale presbitero dei Santi Cosma e Damiano)
- Sebastiano Nicotra † (18 dicembre 1916 - 21 maggio 1929 deceduto)
- Francesco Borgongini Duca † (7 giugno 1929 - 12 gennaio 1953 nominato cardinale presbitero di Santa Maria in Vallicella)
- Giacomo Testa † (18 giugno 1953 - 29 settembre 1962 deceduto)
- Mario Cagna † (13 ottobre 1962 - 4 aprile 1986 deceduto)
NoteModifica
- ^ Le liste delle sedi titolari riportate dall'Annuario Pontificio aggiungono la diocesi di Sabadia, che tuttavia non appare nelle Notitiae greche.
- ^ Drizipara ha assunto il nuovo nome di Mesene; non appare l'arcidiocesi di Apro, ma forse per un errore di qualche copista medievale, in quanto la sede ricompare in una Notitia della fine del X secolo.
- ^ Ricordato nel Martirologio Romano il 22 ottobre.
- ^ Ricordato nel Martirologio Romano il 29 settembre. Assente in Lequien.
- ^ Per un certo periodo fu trasferito al patriarcato di Antiochia, per poi fare ritorno a Eraclea.
BibliografiaModifica
- (LA) Pius Bonifacius Gams, Series episcoporum Ecclesiae Catholicae, Leipzig 1931, p. 427
- (LA) Michel Lequien, Oriens christianus in quatuor Patriarchatus digestus, Parigi 1740, Tomo I, coll. 1101-1120
- (LA) Konrad Eubel, Hierarchia Catholica Medii Aevi, vol. 1, p. 273; vol. 3, p. 208; vol. 4, p. 201; vol. 5, p. 218; vol. 6, p. 233; vol. 7, p. 212; vol. 8, p. 302
- Gaetano Moroni, Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica, vol. 22, pp. 18–19
- (FR) Raymond Janin, La hiérarchie ecclésiastique dans le diocèse de Thrace, in Revue des études byzantines, tomo 17, 1959, pp. 146–149
- (DE) Andreas Külzer, Die Metropolis von Herakleia in Ostthrakien (Marmaraereğlisi). Notizen zur Kirchengeschichte in byzantinischer Zeit, in K. Katerelos, A. Glavinas, G. Larentzakis (Hgg.), SKEYOS EIS TIMEN. Fs. zum 25-jährigen Jubiläum der Bischofsweihe und 20-jährigen Jubiläum der Inthronisation zum Metropoliten von Austria... Dr. Michael Staikos. Athen 2011 (2014), pp. 439-449
Collegamenti esterniModifica
- (EN) La sede titolare nel sito di www.catholic-hierarchy.org
- (EN) La sede titolare nel sito di www.gcatholic.org