Arcidiocesi di Maceió

arcidiocesi della Chiesa Cattolica Romana in Brasile

L'arcidiocesi di Maceió (in latino Archidioecesis Maceiensis) è una sede metropolitana della Chiesa cattolica in Brasile appartenente alla regione ecclesiastica Nordeste 2. Nel 2021 contava 1.102.440 battezzati su 1.746.290 abitanti. È retta dall'arcivescovo Carlos Alberto Breis Pereira, O.F.M.

Arcidiocesi di Maceió
Archidioecesis Maceiensis
Chiesa latina
Consiglio episcopaleNordeste 2
Diocesi suffraganee
Palmeira dos Índios, Penedo
 
Arcivescovo metropolitaCarlos Alberto Breis Pereira, O.F.M.
Arcivescovi emeritiEdvaldo Gonçalves Amaral, S.D.B.,
Antônio Muniz Fernandes, O.Carm.
Presbiteri112, di cui 92 secolari e 20 regolari
9.843 battezzati per presbitero
Religiosi52 uomini, 166 donne
Diaconi21 permanenti
 
Abitanti1.746.290
Battezzati1.102.440 (63,1% del totale)
StatoBrasile
Superficie8.545 km²
Parrocchie102
 
Erezione2 luglio 1900
Ritoromano
CattedraleSette Allegrezze di Maria Vergine
Santi patroniNossa Senhora dos Prazeres
IndirizzoAv. D. Antônio Brandão 559/a, 57020-630 Maceió, AL, Brazil
Sito webwww.centenarioarqmaceio.com.br
Dati dall'Annuario pontificio 2022 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Brasile

Territorio modifica

L'arcidiocesi comprende la parte orientale dello stato brasiliano dell'Alagoas.

Sede arcivescovile è la città di Maceió, dove si trova la cattedrale delle Sette Allegrezze di Maria Vergine (Nossa Senhora dos Prazeres).

Il territorio si estende su 8.545 km² ed è suddiviso in 102 parrocchie.

La provincia ecclesiastica di Maceió, istituita nel 1920, comprende due diocesi suffraganee, Palmeira dos Índios e Penedo.

Storia modifica

La diocesi dell'Alagoas fu eretta il 2 luglio 1900 con il decreto Postremis hisce temporibus della Congregazione Concistoriale, ricavandone il territorio dalla diocesi di Olinda (oggi arcidiocesi di Olinda e Recife).

Originariamente suffraganea dell'arcidiocesi di San Salvador di Bahia, il 6 febbraio 1914 entrò a far parte della provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Olinda.[1]

Il 3 aprile 1916 cedette una porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di Penedo.

Il 25 agosto 1917 assunse il nome di diocesi di Maceió con il decreto Quum dioecesis della Congregazione Concistoriale.

Il 13 febbraio 1920 è stata elevata al rango di arcidiocesi metropolitana in forza della bolla Inter varias di papa Benedetto XV.

Il 10 febbraio 1962 ha ceduto un'altra porzione di territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di Palmeira dos Índios.

Il 26 ottobre 1965, con la lettera apostolica Quam Matrem Ecclesiae, papa Paolo VI ha proclamato la Beata Maria Vergine, nota con il titolo di Nossa Senhora dos Prazeres, patrona principale dell'arcidiocesi.[2]

Cronotassi dei vescovi modifica

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

Statistiche modifica

L'arcidiocesi nel 2021 su una popolazione di 1.746.290 persone contava 1.102.440 battezzati, corrispondenti al 63,1% del totale.

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1950 620.000 623.756 99,4 61 45 16 10.163 36 90 28
1966 697.664 700.000 99,7 50 32 18 13.953 18 196 29
1967 687.347 700.000 98,2 53 33 20 12.968 18 216 29
1976 810.000 830.000 97,6 44 29 15 18.409 6 24 186 31
1980 848.000 953.000 89,0 50 31 19 16.960 6 33 203 33
1990 854.000 1.220.000 70,0 53 37 16 16.113 6 32 258 43
1999 1.180.000 1.680.220 70,2 92 71 21 12.826 28 49 220 50
2000 1.200.000 1.600.000 75,0 80 62 18 15.000 28 45 205 50
2001 1.200.000 1.600.000 75,0 81 63 18 14.814 28 45 205 50
2002 1.279.000 1.705.000 75,0 80 62 18 15.987 24 45 205 50
2003 944.100 1.452.476 65,0 62 44 18 15.227 24 45 205 42
2013 1.032.000 1.636.000 63,1 99 79 20 10.424 17 29 197 72
2016 1.058.000 1.677.000 63,1 100 75 25 10.580 22 38 173 78
2019 1.085.200 1.719.000 63,1 121 102 19 8.968 17 51 166 83
2021 1.102.440 1.746.290 63,1 112 92 20 9.843 21 52 166 102

Note modifica

  1. ^ (LA) Erectio dioecesum et novae provinciae ecclesiasticae, AAS 6 (1914), p. 188.
  2. ^ (LA) Lettera apostolica Quam Matrem Ecclesiae, AAS 58 (1966), pp. 431-432.

Bibliografia modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica