Arcieparchia di Arbil

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L'arcieparchia di Arbil (o Erbil) dei Caldei (in latino: Archieparchia Arbilensis Chaldaeorum) è una sede della Chiesa cattolica caldea in Iraq. Nel 2020 contava 16.420 battezzati. È retta dall'arcieparca Bashar Warda, C.SS.R.

Arcieparchia di Arbil
Archieparchia Arbilensis Chaldaeorum
Chiesa caldea
 
ArcieparcaBashar Warda, C.SS.R.
ProtosincelloSalem Moshe Hanna Saka
Presbiteri14, di cui 13 secolari e 1 regolare
1.172 battezzati per presbitero
Religiosi1 uomo, 52 donne
Diaconi5 permanenti
 
Battezzati16.420
StatoIraq
Parrocchie8
 
Erezione7 marzo 1968
Ritocaldeo
CattedraleSan Giuseppe
Santi patroniMar Qardakh
IndirizzoArchevêché Catholique Chaldéen, St. Joseph Str., P.O. Box 60/981, Ankawa, Arbil, Iraq
Sito webwww.adiabene.com
Dati dall'Annuario pontificio 2021 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Iraq

Territorio modifica

L'arcieparchia comprende la città e il territorio di Arbil. Ad Ankawa, nei sobborghi di Arbil, si trova la cattedrale di San Giuseppe.

Il territorio è suddiviso in 8 parrocchie.

Storia modifica

Arbil fu un'antica sede metropolitana dell'Adiabene (attuale Iraq nordorientale). Secondo le Cronache di Erbil (VI secolo), la sede risale al II secolo ed ebbe una serie ininterrotta di circa 18 vescovi, in comunione con l'oecumene cristiana, a partire da Pkidha all'inizio del II secolo e fino al sinodo di Beth Lapat[1] del 484, quando la Chiesa d'Oriente si separò dalle altre Chiese cristiane e dette origine a quella che è comunemente chiamata Chiesa nestoriana. Di questi vescovi tuttavia, il primo e l'unico documentato storicamente fu Daniele, che prese parte ai concili della Chiesa persiana nel 410 e nel 424.[2]

Verso il XIII secolo Arbil perse il rango di sede metropolitana a favore della sede di Mosul. Uno degli ultimi arcivescovi di Arbil fu fra i tre vescovi che riconobbero l'elezione del primo patriarca cattolico, Shimun VIII Sulaqa.

Agli inizi del XVII secolo la diocesi scomparve. I pochi villaggi della regione rimasti cristiani aderirono al cattolicesimo verso la fine del XVIII secolo; nell'Ottocento è attestata una sparuta comunità caldea a Arbil, inclusa nel territorio dell'arcieparchia di Kirkuk.

L'aumento della popolazione cattolica nel corso del Novecento, ha portato il 7 marzo 1968 alla restaurazione dell'antica arcieparchia, il cui territorio è stato ricavato da quello di Kirkuk.

Cronotassi degli arcivescovi modifica

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

  • Stéphane Babaca (Babeka) † (28 ottobre 1969 - 5 agosto 1994 ritirato)
  • Hanna Markho † (5 agosto 1994 - 23 ottobre 1996 deceduto)
  • Jacques Ishaq † (7 maggio 1997 - 4 maggio 1999 dimesso)
  • Yacoub Denha Scher † (12 gennaio 2001 - 8 gennaio 2005 deceduto)
    • Sede vacante (2005-2010)
  • Bashar Warda, C.SS.R., dal 24 maggio 2010

Statistiche modifica

L'arcieparchia nel 2020 contava 16.420 battezzati.

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1969 7.600 450.000 1,7 6 5 1 1.266 1 2 5
1980 9.650 ? ? 7 6 1 1.378 1 2 6
1990 12.530 ? ? 6 5 1 2.088 1 2 7
1999 12.000 ? ? 5 5 2.400 1 8 5
2000 11.492 ? ? 5 5 2.298 1 11 5
2001 11.330 ? ? 5 5 2.266 1 8 5
2002 11.750 ? ? 6 6 1.958 1 8 5
2003 12.000 ? ? 6 6 2.000 1 8 5
2004 12.200 ? ? 5 5 2.440 4 6 5
2009 20.000 ? ? 5 5 4.000 6 11 5
2012 30.000 ? ? 6 6 5.000 6 2 22 7
2015 34.900 ? ? 11 11 3.172 7 70 7
2018 30.000 ? ? 15 13 2 2.000 5 2 42 7
2020 16.420 ? ? 14 13 1 1.172 5 1 52 8

Note modifica

  1. ^ (EN) Michael Morony, v. Bēṯ Lapaṭ, in Encyclopædia Iranica, vol. IV, 1989, pp. 187-188.
  2. ^ J. B. Chabot, Synodicon Orientale, Paris, 1902, pp. 274, 285.

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

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Collegamenti esterni modifica

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