Armin Zöggeler

allenatore di slittino ed ex slittinista italiano (1974)

Armin Zöggeler (Merano, 4 gennaio 1974) è un ex slittinista e allenatore di slittino italiano.

Armin Zöggeler
Zöggeler nel 2018
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 181 cm
Peso 84 kg
Slittino
Specialità Singolo
Squadra Carabinieri
Termine carriera 2014
Hall of fame FIL Hall of Fame (2019)
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Giochi olimpici 2 1 3
Mondiali 6 5 5
Europei 4 6 8
Mondiali juniores 2 1 0
Campionati italiani 15 1 1

Trofeo Vittorie
Coppa del Mondo - Singolo 10 trofei
Coppa del Mondo Jr. - Singolo 1 trofeo

Per maggiori dettagli vedi qui

Statistiche aggiornate al 9 febbraio 2014

È considerato uno dei più grandi e vincenti di sempre in questa disciplina[1]. Specializzato nel singolo, nel suo palmarès annovera sei titoli mondiali, quattro europei e dieci Coppe del Mondo, oltre a sei medaglie individuali consecutive – due ori, un argento e tre bronzi – ai Giochi olimpici: nella storia dello sport, lo slittinista azzurro è stato il primo ad avere raggiunto tale traguardo[2][3]. È l'italiano più vittorioso in gare individuali di Coppa del Mondo negli sport invernali, grazie ai suoi 57 successi.

Dal 2014 è il direttore tecnico della nazionale italiana.[4]

Nel giugno 2019 è stato nominato nella Hall of Fame della Federazione Internazionale Slittino[5].

Biografia modifica

Zöggeler è cresciuto a Foiana (Völlan), una frazione del comune di Lana e una delle roccaforti dello slittino su pista naturale in Alto Adige. Ha iniziato a praticare questo sport fin da bambino, utilizzando lo slittino per scendere dal maso in cui abitava con la famiglia fino a valle dove era situata la scuola, lungo una strada di circa tre chilometri che per tutto l'inverno rimaneva ghiacciata[6].

Appena undicenne vinse la sua prima gara internazionale, ma il suo allenatore dell'epoca Severin Unterholzner, convinto delle potenzialità del giovane Armin, lo spinse a passare allo slittino su pista artificiale, la specialità più diffusa e che ha dignità olimpica; a quattordici anni sulla pista Panorama di Valdaora fece il suo esordio in gara in questa nuova disciplina[6]. Zöeggeler non tradì le aspettative e a soli sedici anni conquistò la Coppa del Mondo juniores, ottenendo il primo di una lunga serie di trionfi; sempre a livello giovanile vinse due medaglie d'oro e una d'argento in tre edizioni dei campionati mondiali juniores.

 
Zöggeler in gara a Oberhof nel 2005

Gareggiando per la nazionale italiana ha fatto il suo esordio a livello assoluto in Coppa del Mondo nella stagione 1992/93, ha conquistato il primo podio il 6 dicembre 1992 nel singolo a Sigulda (3°) e la prima vittoria il 15 gennaio 1995 sempre nel singolo a Oberhof. Può vantare 59 vittorie di tappa in totale, di cui ben 57 nella specialità del singolo, che fanno di lui lo slittinista più vincente di sempre in gare di Coppa del Mondo su pista artificiale ed è, nella speciale graduatoria della vittorie in tappe di Coppa del Mondo negli sport invernali, il secondo italiano con più trionfi in assoluto, dietro al solo Patrick Pigneter (specialista della stessa disciplina ma su pista naturale) e davanti ad Alberto Tomba. In classifica generale ha conquistato la Sfera di cristallo in dieci occasioni: nel 1997/98, nel 1999/00, nel 2000/01, nel 2003/04, nel 2005/06, nel 2006/07, nel 2007/08, nel 2008/09, nel 2009/10 e nel 2010/11, eguagliando così il primato di trofei ottenuti nella specialità del singolo, detenuto dall'austriaco Markus Prock, e portandosi a una sola lunghezza dal record assoluto di sfere di cristallo vinte nello slittino, che appartiene all'italiano Norbert Huber con tre trofei conquistati nel singolo e otto nel doppio.

 
Zöggeler nel 2008, assieme al collega svizzero Stefan Höhener.

Ha partecipato a sei edizioni dei Giochi olimpici invernali, riuscendo in ognuna di esse a salire sul podio. L'esordio ai Giochi è avvenuto a Lillehammer 1994 occasione in cui ha colto la medaglia di bronzo, quattro anni più tardi a Nagano 1998 ha conquistato l'argento, a Salt Lake City 2002, come anche nell'edizione di casa a Torino 2006, ha vinto la medaglia d'oro mentre a Vancouver 2010 e poi a Soči 2014 ha ottenuto nuovamente il bronzo. In quest'ultima occasione ha preso il via anche nella gara a squadre, concludendo la prova in quinta posizione insieme ai compagni Sandra Gasparini, Christian Oberstolz e Patrick Gruber.

Ha partecipato altresì a quindici edizioni dei campionati mondiali, da Calgary 1993 a oggi, saltando solo l'ultima rassegna, quella di Whistler 2013, per curarsi da un problema alla schiena[7]. In dieci occasioni è riuscito a salire sul podio nella specialità del singolo e di queste per ben sei volte raggiungendo il primo posto, anch'esso un record nella storia dello slittino; le vittorie furono conquistate nelle rassegne iridate di Lillehammer 1995, Schönau am Königssee 1999, Calgary 2001, Sigulda 2003, Park City 2005 e Cesana Torinese 2011. Alle medaglie conquistate nel singolo si aggiungono le altre sei, ottenute sempre a livello di campionati del mondo, nella gara a squadre.

Nelle rassegne continentali ha vinto in totale diciotto medaglie, quattro delle quali d'oro: una nella gara a squadre a Schönau am Königssee 1994 e tre nel singolo a Oberhof 2004, a Cesana Torinese 2008 e a Sigulda 2014.

Proprio sulla Cesana Pariol, la prima pista italiana a ospitare manifestazioni internazionali dai tempi in cui fu dismessa quella di Valdaora (ora nuovamente riutilizzata ma per gare su pista naturale) Zöggeler è non solo imbattuto, ma l'unico ad aver inserito il suo nome nell'albo d'oro dei vincitori di una gara a livello assoluto nella specialità del singolo su tale pista: oltre all'oro olimpico, al titolo mondiale e a quello europeo, ha infatti conquistato tutte e quattro le prove di Coppa del Mondo che si siano mai tenute sul catino piemontese: nel 2005/06, nel 2006/07, nel 2008/09 e nel 2009/10[8][9].

Grazie a questo suo impressionante palmarès gli sono stati attribuiti diversi soprannomi dai vari giornalisti sportivi nel corso degli anni: da il "cannibale"[10][11], con l'ovvio riferimento al grande ciclista belga Eddy Merckx, famoso con quel soprannome già dagli anni sessanta, fino a lo "Schumacher del ghiaccio"[12], per l'affinità tra lo slittinista italiano e il pilota di Formula 1 tedesco Michael Schumacher, sia per quanto concerne l'alta velocità con la quale affrontavano coi loro mezzi le piste nei rispettivi sport, sia per la meticolosità dei due atleti, oltreché, naturalmente, per i record di vittorie che durante gli anni 2000 li accomunavano.

Sempre per merito dei suoi numerosi trionfi ha ottenuto diversi riconoscimenti, anche extrasportivi, primo fra tutti il titolo di commendatore dell'Ordine al merito della Repubblica italiana, onorificenza ricevuta all'indomani della vittoria ai Giochi olimpici di Salt Lake City 2002[13] ed è stato insignito dall'Arma dei Carabinieri, del cui centro sportivo fa parte, del grado di maresciallo[14][15]; inoltre in più occasioni ha ottenuto la medaglia d'oro al valore atletico da parte del CONI e nel 2011 la Gazzetta dello Sport, nell'annuale sondaggio per decretare i migliori atleti della stagione, lo ha proclamato sportivo italiano dell'anno[16].

 
Zöggeler sul podio a Soči 2014, dove ottenne la sua sesta medaglia olimpica individuale in sei edizioni consecutive dei Giochi

Ai Giochi olimpici invernali di Soči 2014 la giunta del CONI lo ha designato quale portabandiera della delegazione italiana ai Giochi. È il terzo slittinista nella storia azzurra ad avere questo onore, dopo Paul Hildgartner, che ricoprì tale incarico addirittura in due occasioni, a Sarajevo 1984 e a Calgary 1988, e Gerda Weissensteiner, alfiere a Nagano 1998[17][18][19]. Come dichiarato dallo stesso presidente del Comitato olimpico italiano Giovanni Malagò questa scelta "onora e gratifica l'intero Paese" essendo lo stesso Zöggeler "il più grande atleta di tutti i tempi nel suo sport"[20]. Sul valore dell'atleta di Foiana concordano anche alcuni dei più grandi esperti del settore, come ad esempio Walter Plaikner, ex campione olimpico nel doppio a Sapporo 1972, per anni responsabile della squadra e delle slitte azzurre e oggi capo allenatore della nazionale russa, che intervistato prima dei mondiali di Cesana Torinese 2011 aveva sentenziato: "Armin è unico, nessuno lo eguaglierà"[8].

Con il bronzo conquistato in Russia, Zöggeler è diventato il primo atleta nella storia olimpica (sia estiva che invernale) a ottenere una medaglia individuale, nella stessa disciplina, in sei edizioni consecutive dei Giochi, superando sportivi come il tiratore Ralf Schumann, la judoka Ryōko Tamura, l'altro slittinista Georg Hackl, la pattinatrice Claudia Pechstein e la schermitrice Valentina Vezzali[2][3].

Il 14 ottobre 2014, a Milano, ha annunciato il suo ritiro dalle competizioni, specificando bensì di voler continuare a collaborare con le squadre nazionali di slittino[21]. In seguito la federazione lo ha incaricato della direzione tecnica della nazionale di slittino.[4]

La figlia Nina ha seguito le orme del padre sia come Carabiniere[22] sia come sportiva: il 17 novembre 2017, a soli 16 anni, si è qualificata per la sua prima gara in Coppa del Mondo.[4] È inoltre zio di Sandra Robatscher, anch'ella slittinista.

Palmarès modifica

Giochi olimpici modifica

Mondiali modifica

Europei modifica

Mondiali juniores modifica

Coppa del Mondo modifica

Coppa del Mondo – vittorie modifica

Data Luogo Paese Disciplina
15 gennaio 1995 Oberhof   Germania Singolo
22 gennaio 1995 Schönau am Königssee   Germania Singolo
12 febbraio 1995 Sigulda   Lettonia Singolo
19 febbraio 1995 Altenberg   Germania Singolo
21 gennaio 1996 Schönau am Königssee   Germania Singolo
23 novembre 1997 Sigulda   Lettonia Singolo
30 novembre 1997 Schönau am Königssee   Germania Singolo
8 dicembre 1997 Lillehammer   Norvegia Singolo
21 dicembre 1997 Calgary   Canada Singolo
29 novembre 1998 Altenberg   Germania Singolo
13 dicembre 1998 Sigulda   Lettonia Singolo
14 novembre 1999 Lillehammer   Norvegia Singolo
21 novembre 1999 Sigulda   Lettonia Singolo
28 novembre 1999 Altenberg   Germania Singolo
5 dicembre 1999 Schönau am Königssee   Germania Singolo
12 dicembre 1999 Calgary   Canada Singolo
26 novembre 2000 Sigulda   Lettonia Singolo
10 dicembre 2000 La Plagne   Francia Singolo
21 gennaio 2001 Altenberg   Germania Singolo
11 febbraio 2001 Park City   Stati Uniti Singolo
25 novembre 2001 Lake Placid   Stati Uniti Singolo
30 novembre 2002 Calgary   Canada Singolo
16 novembre 2003 Sigulda   Lettonia Singolo
23 novembre 2003 Altenberg   Germania Singolo
21 dicembre 2003 Lake Placid   Stati Uniti Singolo
1º febbraio 2004 Schönau am Königssee   Germania Singolo
20 novembre 2005 Cesana Torinese   Italia Singolo
17 dicembre 2005 Lake Placid   Stati Uniti Singolo
17 dicembre 2005 Lake Placid   Stati Uniti Gara a squadre
con Anastasija Oberstolz-Antonova, Christian Oberstolz e Patrick Gruber
7 gennaio 2005 Schönau am Königssee   Germania Singolo
15 gennaio 2005 Igls   Austria Singolo
19 novembre 2006 Cesana Torinese   Italia Singolo
2 dicembre 2006 Park City   Stati Uniti Singolo
17 dicembre 2006 Nagano   Giappone Singolo
21 gennaio 2007 Altenberg   Germania Singolo
11 febbraio 2007 Winterberg   Germania Singolo
18 febbraio 2007 Sigulda   Lettonia Singolo
17 novembre 2007 Lake Placid   Stati Uniti Singolo
16 dicembre 2007 Igls   Austria Singolo
3 febbraio 2008 Altenberg   Germania Singolo
15 febbraio 2008 Sigulda   Lettonia Singolo
14 dicembre 2008 Winterberg   Germania Singolo
4 gennaio 2009 Schönau am Königssee   Germania Singolo
11 gennaio 2009 Cesana Torinese   Italia Singolo
25 gennaio 2009 Altenberg   Germania Singolo
15 febbraio 2009 Calgary   Canada Singolo
21 novembre 2009 Calgary   Canada Singolo
29 novembre 2009 Igls   Austria Singolo
9 gennaio 2010 Winterberg   Germania Singolo
30 gennaio 2010 Cesana Torinese   Italia Singolo
4 dicembre 2010 Winterberg   Germania Singolo
11 dicembre 2010 Calgary   Canada Singolo
18 dicembre 2010 Park City   Stati Uniti Singolo
6 gennaio 2011 Schönau am Königssee   Germania Singolo
19 febbraio 2011 Sigulda   Lettonia Singolo
6 gennaio 2012 Sigulda   Lettonia Gara a squadre
con Sandra Gasparini, Christian Oberstolz e Patrick Gruber
9 febbraio 2013 Lake Placid   Stati Uniti Singolo
14 dicembre 2013 Park City   Stati Uniti Singolo
26 gennaio 2014 Sigulda   Lettonia Singolo

Coppa del Mondo juniores modifica

Campionati Italiani modifica

Onorificenze modifica

«Giovane atleta della sezione sport invernali Centro Sportivo Carabinieri, già distintosi in competizioni internazionali di slittino, dando prova di eccezionali qualità sportive ed elevato temperamento agonistico, conquistava la Medaglia di Bronzo nella specialità di slittino singolo ai XVII Giochi Olimpici. Concorreva così ad elevare, in Italia ed all'estero, il prestigio dell'Arma dei Carabinieri e dell'Esercito. Lillehammer (Norvegia), 12-27 febbraio 1994.»
— 10 gennaio 1995.[23]
«Atleta della sezione sport invernali del centro sportivo Carabinieri, dando prova di eccezionali qualità sportive ed elevato temperamento agonistico, partecipava ai XVIII giochi olimpici, conquistando la medaglia d'argento nella specialità di slittino singolo e concorrendo così ad elevare, in Italia e all'Estero, il prestigio dell'Arma dei Carabinieri e dell'Esercito. Nagano (Giappone), 7-22 febbraio 1998.»
— 4 ottobre 1999.[23]
«Dando prova di eccezionali qualità sportive ed elevato temperamento agonistico conquistava il titolo di "Campione mondiale" di slittino su pista artificiale, contribuendo significativamente anche sul piano Internazionale al prestigio dell'Arma dei Carabinieri e dell'Esercito. Konigsee (Germania), 25-31 gennaio 1999.»
— 21 luglio 2000.[23]

Riconoscimenti modifica

Categoria Uomo dell'anno in ambito italiano: 2011

Opere modifica

  • Ghiaccio, acciaio, anima, con Simone Battaggia, Milano, Mondadori, 2015, ISBN 978-88-04-65643-2.
  • (DE) con Simone Battaggia e Karin Fleischanderl, Mein Leben im Eiskanal, Folio, Vienna-Bolzano, 2016, ISBN 978-3-99037-064-3.

Note modifica

  1. ^ Zoeggeler ha vinto la medaglia di bronzo, in ilpost.it, 9 febbraio 2014. URL consultato il 9 febbraio 2014.
  2. ^ a b Come Zöggeler, in precedenza altri due atleti avevano conquistato medaglie in sei edizioni consecutive dei Giochi: lo schermidore Aladár Gerevich salì sul podio (10 volte) da Los Angeles 1932 a Roma 1960, ma unicamente in competizioni a squadre, mentre la canottiera Elisabeta Lipă andò a medaglia (8 volte) da Los Angeles 1984 ad Atene 2004, ma alternandosi tra diverse discipline; Zöggeler è pertanto il primo ad avere stabilito tale primato individualmente e nella stessa disciplina.
  3. ^ a b Zoeggeler, sei podi da leggenda: solo la Vezzali può raggiungerlo, in repubblica.it, 9 febbraio 2014.
  4. ^ a b c Slittino, di padre in figlia: Nina Zoeggeler a 16 anni in Coppa del Mondo, Repubblica.it, 17 novembre 2017.
  5. ^ (DEEN) Armin Zöggeler new Member of Hall of Fame, su fil-luge.org, FIL, 14 giugno 2019. URL consultato il 18 giugno 2019 (archiviato il 18 giugno 2019).
  6. ^ a b Paolo Marabini, Dalle prime discese per andare a scuola ai 30 trionfi in Coppa, in La Gazzetta dello Sport, 13 febbraio 2006. URL consultato il 9 ottobre 2013.
  7. ^ Simone Battaggia, Niente Mondiali per Zoeggeler «Punto a Sochi», in La Gazzetta dello Sport, 24 gennaio 2013. URL consultato il 10 ottobre 2013.
  8. ^ a b Simone Battaggia, Zoeggeler il freddo per il sesto Mondiale, in La Gazzetta dello Sport, 29 gennaio 2011. URL consultato il 10 ottobre 2013.
  9. ^ Simone Battaggia, Armin d'oro 6, in La Gazzetta dello Sport, 30 gennaio 2011. URL consultato il 10 ottobre 2013.
  10. ^ Slittino: Zoeggeler europeo e Italia seconda a squadre, in La Stampa, 4 gennaio 2004, p. 29. URL consultato il 10 ottobre 2013.
  11. ^ Eugenio Capodacqua, Zoeggeler, il mestiere di vincere, in La Repubblica, 18 febbraio 2008, p. 55. URL consultato il 10 ottobre 2013.
  12. ^ Paolo Marabini, Zoeggeler, lo Schumacher del ghiaccio, in La Gazzetta dello Sport, 11 febbraio 2006. URL consultato il 10 ottobre 2013.
  13. ^ a b Commendatore Ordine al merito della Repubblica Italiana Sig. Armin Zöggeler, su quirinale.it. URL consultato il 10 aprile 2011.
  14. ^ Zoeggeler, dopo 2 ori olimpici e 6 iridati promosso maresciallo dei carabinieri, in Il Messaggero, 30 novembre 2011. URL consultato il 10 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 25 febbraio 2014).
  15. ^ Stefano Giommoni, Armin e Valentina: la conferma dei fuoriclasse, in Il Carabiniere, gennaio 2012. URL consultato il 10 ottobre 2013.
  16. ^ Simone Battaggia, Zoeggeler finalmente «Che anno», in La Gazzetta dello Sport, 31 dicembre 2011. URL consultato il 19 febbraio 2014.
  17. ^ Simone Battaggia, Eterno Zoeggeler Portabandiera ai Giochi di Sochi, in La Gazzetta dello Sport, 9 ottobre 2013. URL consultato il 10 ottobre 2013.
  18. ^ (EN) Armin Zoeggeler to be Italy's flag bearer at Opening Ceremony in Sochi, in Federazione Internazionale Slittino, 10 ottobre 2013. URL consultato il 10 ottobre 2013.
  19. ^ Olimpiadi di Sochi, al via i Giochi delle polemiche Zoeggeler portabandiera dell'Italia, su si24.it, 7 febbraio 2014. URL consultato il 9 febbraio 2014.
  20. ^ Malagò dice «Il più grande del suo sport», in La Gazzetta dello Sport, 9 ottobre 2013. URL consultato il 10 ottobre 2013.
  21. ^ Slittino, Zoeggeler annuncia il ritiro: "È giunto il tempo di fermarmi" Archiviato il 6 gennaio 2015 in Internet Archive. - fisi.org, 14 ott 2014
  22. ^ Nina Zoeggeler si commuove mentre papà Armin le appunta le mostrine da carabiniere ladige.it
  23. ^ a b c Dettaglio decorato. Zoggeler Car. Armin, su quirinale.it. URL consultato il 24 settembre 2014.
  24. ^ Consegnati i Collari d'Oro ai campioni del 2015 e della storia. Il Premier Renzi: con voi vince l'Italia, su coni.it. URL consultato il 20 dicembre 2017.

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