Arte concettuale
Si definisce arte concettuale qualunque espressione artistica in cui i concetti e le idee espresse siano più importanti del risultato estetico e percettivo dell'opera stessa.
Il movimento artistico che porta questo nome si è sviluppato negli Stati Uniti a partire dalla seconda metà degli anni sessanta e si è velocemente propagato in quasi tutto il mondo, Italia compresa.
DefinizioneModifica
La definizione di arte concettuale nel contesto dell'arte contemporanea si deve a Joseph Kosuth, che la utilizzò verso la metà degli anni sessanta per definire il suo obiettivo di un'arte fondata sul pensiero e non più su un ormai frainteso ed equivoco piacere estetico.
Nel 1965, infatti, Kosuth realizzò l'opera Una e tre sedie, che comprendeva una vera sedia, una sua riproduzione fotografica (a sinistra) e un pannello su cui era stampata la definizione da dizionario della parola "sedia" (a destra): l'artista si proponeva di richiamare lo spettatore a meditare sulla relazione tra immagine e parola, in termini logici e semiotici. Comunque, già nel 1960 e, probabilmente, all'insaputa l'uno dell'altro, il catalano Joan Brossa aveva concepito il poema-oggetto Cerilla (fiammifero), che riuniva la parola "cerilla", il disegno di un fiammifero e il fiammifero vero e proprio. Il meccanismo logico-semiotico è lo stesso in ambedue i casi.
La rarefazione dei contenuti emozionali nell'arte perseguita dagli artisti concettuali arrivò ben presto anche a determinare la volontà di prescindere dall'opera d'arte.
L'arte concettuale fu il punto d'arrivo del percorso che, dall'impressionismo in poi, aveva caratterizzato l'evoluzione dell'arte visiva contemporanea mediante la volontà di sottrarre l'arte medesima ai vincoli formali e culturali che ne avevano costituito la tradizione: la scelta di rinunciare addirittura all'opera dopo aver ripudiato in sequenza il naturalismo e la mimesi (post-impressionismo e espressionismo), la prospettiva (cubismo), il passato (futurismo), il valore venale dell'opera (dadaismo), la forma (informale), rappresentò senza dubbio il momento più alto e, nel contempo, l'ultimo possibile offerto alla ricerca e all'ansia di novità delle avanguardie novecentesche; non a caso l'evento forse più rilevante che seguì i quindici anni d'oro del concettuale – dal 1965 al 1980 – fu denominato Transavanguardia e venne caratterizzato dal ritorno all'oggetto e alla pittura. In questo senso possono essere definite "concettuali" esperienze molto diverse tra loro, ma caratterizzate comunque da un comune denominatore inequivocabile (la Land Art, l'Arte povera, la Body Art, la Narrative Art, ecc.).
Le prime esperienze "concettuali" furono rappresentate dai movimenti Neo Dada e Minimal Art tra gli anni cinquanta e sessanta: il primo, i cui maggiori rappresentanti, come Jasper Johns e Robert Rauschenberg, divennero in seguito esponenti di primo piano della Pop Art, fu caratterizzato dall'uso di oggetti desunti dal quotidiano e inseriti all'interno dell'opera d'arte. Una propensione simile distinguerà poco dopo e in senso già profondamente concettuale anche le provocazioni neo-dadaiste di artisti italiani come Piero Manzoni, noto per i suoi barattoli di merda d'artista, Vincenzo Agnetti, Mario Merz, Maurizio Nannucci, Giulio Paolini.
Anche la Minimal Art (Minimalismo) ebbe origine negli Stati Uniti e fu contraddistinta dalla produzione di grandi strutture geometriche cromaticamente essenziali e ispirate a fredde modalità puramente costruttive che privilegiavano una fruizione di stampo razionalistico, priva di concessioni all'empatia o al godimento estetico.
Negli anni successivi le premesse poste da questi due movimenti furono ereditate e ampliate dall'arte concettuale propriamente detta (Joseph Kosuth, Bruce Nauman, Lawrence Weiner, Joseph Beuys, Wolf Vostell, Nam June Paik, Charlotte Moorman ecc.), dall'arte povera italiana (Alighiero Boetti, Giulio Paolini, Mario Merz, Jannis Kounellis, Michelangelo Pistoletto, Luciano Fabro, ecc.) e dalla "Narrative Art", profondamente ispirata dallo stesso Kosuth, nella quale il lavoro degli artisti si concretizzava intorno al dualismo narrativo rappresentato dalle immagini e dalla scrittura.
In ambito concettuale fiorirono anche due forme di azione artistica come l'happening e la performance, che, nonostante forti ed evidenti analogie, si distinguono invece per la componente d'improvvisazione anche collettiva tipica dell'happening che non ritroviamo nella performance, più vicina alla pianificazione registica e drammaturgica propria del teatro.
Se gli antefatti storici di queste ultime esperienze furono sicuramente le "Serate futuriste" e il dadaista Cabaret Voltaire, negli anni sessanta il compito di ereditarne la poetica trasferendola all'interno della nuova sensibilità concettuale toccò principalmente alla Body Art, caratterizzata dall'uso del corpo stesso dell'artista per azioni spinte a volte sino ai limiti dell'autolesionismo, come nel caso di Gina Pane, e alla Land Art, nella quale spirito documentaristico e nesso tra azione e territorio esplorarono inusitati ambiti espressivi con risultati artistici spesso molto convincenti (dagli impacchettamenti del bulgaro Christo, artista proveniente dal Nouveau Réalisme, agli interventi spettacolari dell'americano Walter De Maria, come The Lightning Field del 1977, fino alle passeggiate dell'inglese Richard Long).
Artisti concettualiModifica
Di seguito viene elencata una serie esemplificativa, ma non esaustiva, dei maggiori artisti concettuali.
- Vito Acconci
- Vincenzo Agnetti
- Art & Language
- Bill Viola
- Mark Barring
- Robert Barry
- Sebastian Bieniek
- Guy Bleus
- Alighiero Boetti
- Joseph Beuys
- Joan Brossa
- Stanley Brouwn
- Geoff Bunn
- Daniel Buren
- Gino De Dominicis
- Genco Gulan
- Riccardo Gusmaroli
- Jan Dibbets
- Peter Downsbrough
- Marcel Duchamp
- Mona Hatoum
- Félix González-Torres
- Hans Haacke
- Jenny Holzer
- Douglas Huebler
- Emilio Isgrò
- On Kawara
- Yves Klein
- Joseph Kosuth
- Sol LeWitt
- Piero Manzoni
- Robert Morris
- Charlotte Moorman
- Maurizio Nannucci
- Lucy Oak (artista italo-argentina)
- Yōko Ono
- Nam June Paik
- Paola Romano
- Bernar Venet
- Bas Jan Ader
- Wolf Vostell
- Lawrence Weiner
- Andrzej Szewczyk
- Jarosław Kozłowski (Artista polacco)
- Stanisław Dróżdż (Artista polacco)
Voci correlateModifica
Altri progettiModifica
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- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su arte concettuale
Collegamenti esterniModifica
- (EN) Arte concettuale, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Art & Language Uncompleted: The Philippe Méaille Collection, MACBA
- Château de Montsoreau-Museo d'Arte Contemporanea
- "Thomas Dreher: Intermedia Art" sull´arte concettuale, su dreher.netzliteratur.net.
- L'Arte concettuale in Arteseleccion, su arteseleccion.com. URL consultato il 17 ottobre 2010 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2016).
- Conceptual Paradise - Wiki On Conceptual Art / Conceptual Artists, su weblab.uni-lueneburg.de. URL consultato il 12 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 21 settembre 2011).
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