Arthrocaulon macrostachyum

specie di pianta della famiglia Chenopodiaceae
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La salicornia glauca (Arthrocaulon macrostachyum (Moric.) Piirainen & G.Kadereit, 2017), è un frutice della famiglia delle Amarantacee[1], comunemente diffusa su suoli salini presso stagni e paludi costiere. È una delle principali essenze che compongono la vegetazione alofita delle zone umide costiere.

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Salicornia glauca
Arthrocaulon macrostachyum
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Superasteridi
Ordine Caryophyllales
Famiglia Amaranthaceae
Sottofamiglia Salicornioideae
Tribù Salicornieae
Genere Arthrocaulon
Specie A. glaucum
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Ordine Caryophyllales
Famiglia Chenopodiaceae
Genere Arthrocaulon
Specie A. glaucum
Nomenclatura binomiale
Arthrocaulon macrostachyum
(Moric.) Piirainen & G.Kadereit, 2017
Sinonimi

Arthrocnemum macrostachyum
(Moric.) K.Koch
Salicornia macrostachya
Moric.
Arthrocnemum glaucum
(Moq.) Ung.-Sternb.
Halocnemum glaucum
C.Presl
Salicornia glauca
Delile

Nomi comuni

salicornia glauca
salicornia
erba cali
sopravvivolo

Descrizione modifica

L'habitus della salicornia glauca è molto simile a quello delle sue congeneri e di altre alofite che si insediano nello stesso ambiente. Si confonde facilmente con Salicornia fruticosa, da cui differisce per pochi caratteri e con il quale è spesso associata. La pianta ha un portamento cespitoso, formante un cespuglio fittamente e irregolarmente ramificato fin dalla base. L'altezza, in genere di pochi decimetri, può raggiungere anche gli 80–100 cm. I rami sono articolati, lignificati, di consistenza erbacea e carnosa nelle porzioni terminali, con articoli lunghi circa 1 cm. I rami sterili sono generalmente più lunghi di quelli fertili.

Durante la piena attività vegetativa, in inverno e primavera, la pianta ha una colorazione verde glauca (da cui il nome), mentre in estate e in autunno ha una colorazione con tinte rossastre.

Le foglie sono opposte; apparentemente assenti, sono in realtà ridotte a squame carnose saldate a formare una guaina che avvolge il ramo. Il margine della guaina è più alto e leggermente acuto in corrispondenza dell'apice delle due foglie, mentre è conformato a V aperta in corrispondenza della saldatura delle foglie.

I fiori sono poco appariscenti e riuniti in spighette di tre elementi, di colore all'inizio giallastro poi scuro in corrispondenza della maturazione dei frutti. Le spighette sono inserite in fossette formate negli articoli, da cui però sporgono vistosamente, e sono portate dai rami fertili inseriti sui rami dell'anno precedente. Il perianzio è ridotto, i fiori maschili sono provvisti di due stami.

Il frutto è leggermente allungato, di colore nero e lucente, completamente avvolto dal perianzio, che diventa carnoso.

Biologia modifica

L'attività vegetativa si concentra in particolare nelle stagioni più fresche (inverno e primavera), mentre la fioritura si protrae dalla primavera all'estate.

È una pianta tipicamente alofila e che accumula grandi quantità di sale all'interno dei rami carnosi. Rispetto ad S. fruticosa tollera una salinità più elevata e in genere si insedia su suoli permeati da acque salse, che hanno concentrazione salina maggiore di quella marina.

Distribuzione e habitat modifica

La salicornia glauca è una delle specie più rappresentative delle zone umide costiere degli ambienti mediterranei. È diffusa in tutto il bacino del Mediterraneo. In Italia vegeta in tutto il litorale adriatico, da Trieste in giù, nel litorale tirrenico, da Livorno in giù e in quello delle Isole.

L'habitat tipico è rappresentato dai suoli adiacenti alle zone umide salmastre (stagni, paludi, lagune) occupando anche aree soggette a temporanea sommersione da parte di acque salse. Forma con altre specie praterie più o meno rade, chiamate comunemente salicornieti, la cui composizione varia secondo la stazione, ma in genere è associata con altre comuni Chenopodiaceae alofite e con specie di altre famiglie, sempre con adattamenti alla concentrazione salina e sodica.

I salicornieti, insieme ai canneti di aree interessate da un minore accumulo di salinità, sono i più importanti siti di nidificazione e rifugio dell'avifauna delle zone umide costiere. Gli stessi frutti della salicornia glauca sono utilizzati come fonte di cibo da diversi uccelli.

Note modifica

  1. ^ (EN) Arthrocnemum macrostachyum, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 3 settembre 2023.

Bibliografia modifica

  • Ignazio Camarda & Franca Valsecchi (1990). Piccoli arbusti liane e suffrutici spontanei della Sardegna. Carlo Delfino, Sassari: 43-45. ISBN 88-7138-011-8.
  • Pignatti S., Flora d'Italia Vol. I, Milano, Edagricole, 2017, ISBN 9788850652426.

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