Ascensore di Quezzi

impianto a fune di Genova

L'ascensore di Quezzi è uno dei pochi impianti a fune di questo tipo in servizio di trasporto pubblico e presenta la peculiarità di essere il primo in Italia a vedere applicata l'innovazione della doppia pendenza.

Ascensore di Quezzi
La cabina nel punto di cambio pendenza
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàGenova
Dati tecnici
Tipoascensore inclinato
Stato attualein servizio
Apertura2015
Velocità1,3 m/s
Portata300 passeggeri/ora
GestoreAMT
Percorso
Stazione a vallevia Pinetti
Stazione a montevia Fontanarossa
Numero di stazioni e fermate3
Tempo di percorrenza1,7 minuti
Lunghezza131 m
Dislivello75,85 m
Pendenza max44,13%
InterscambioAutolinee 47 e 82
Trasporto a fune

L'impianto è entrato in funzione a Genova nel 2015.

Storia modifica

Progettata nel 2004 allo scopo di alleviare una situazione urbanistica particolarmente critica[1] e risultato di un cofinanziamento fra Comune di Genova e Regione Liguria, l'opera costò complessivamente 5 milioni di euro[2]. I lavori furono affidati alla Maspero Elevatori, società specializzata per questo particolare tipo di soluzioni[3].

La consegna all'AMT, individuato come gestore dell'impianto al pari degli analoghi sistemi di risalita presenti in città, avvenne nel 2014[2]. Presentato alla stampa il 21 gennaio 2015, entrò in servizio, nei soli giorni feriali, il successivo 8 maggio[4].

Caratteristiche modifica

L'ascensore, costituito da una cabina singola, copre un dislivello complessivo di 75,85 metri con una rampa caratterizzata dalla doppia pendenza di 44,13° e 30,33° , che rappresenta un'innovazione in Italia e che viene percorsa in circa cento secondi. La cabina può trasportare fino a 25 passeggeri, per una portata complessiva di 300 passeggeri l'ora[2].

L'illuminazione della cabina, dotata di ampie superfici vetrate panoramiche, e la sua ventilazione sono agevolate dalla presenza di pannelli fotovoltaici[2].

Il percorso, che si svolge nel quartiere di Quezzi, ha origine da via Pinetti in corrispondenza di una galleria che fungeva da rifugio antiaereo durante la seconda guerra mondiale ed è stato per l'occasione riadattato. Uscito all'aperto dopo 27 metri e superato un tratto in trincea di ulteriori 23 metri, l'ascensore osserva poi la fermata intermedia di via Portazza, per poi impegnare la seconda rampa, quella che conduce alla stazione superiore di via Fontanarossa[2] per un totale di circa 131 metri[5]

Note modifica

  1. ^ Sistemi non convenzionali di trasporto pubblico, op. cit., pp. 68-69.
  2. ^ a b c d e G. Orselli e P. Traverso, Ascensore inclinato di Quezzi, op. cit.
  3. ^ Sito Maspero Elevatori Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive.. URL consultato nel gennaio 2016.
  4. ^ amt.genova.it, http://www.amt.genova.it/COMUNICATI_STAMPA/2015/2158.asp.
  5. ^ Ascensore inclinato di Quezzi, su amt.genova.it. URL consultato il 24 febbraio 2015.

Bibliografia modifica

  • Giampiero Orselli e Patrizia Traverso, Ascensore inclinato di Quezzi, in Genova che scende e che sale, Il Canneto, Genova, 2015, pp. 238–250, ISBN 978-88-96430-78-1.
  • Arcangelo Merella, Lionello Calza, Mauro Marsullo e Paolo Bandini (a cura di), Sistemi non convenzionali di trasporto pubblico, Franco Angeli, Milano, 2007.
  • Corrado Bozzano, Roberto Pastore e Claudio Serra, Genova in salita, Nuova Editrice Genovese , Genova, 2014.

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica