Asia Rugby Women's Championship 2016

9º campionato asiatico di rugby a 15 femminile
Asia Rugby Women’s Championship 2016
Competizione Asia Rugby Women’s Championship
Sport Rugby a 15
Edizione
Organizzatore Asia Rugby
Date dal 7 maggio 2016
al 28 maggio 2016
Luogo Hong Kong e stadio Principe Chichibu
Partecipanti 2
Formula Gara doppia
Risultati
Vincitore Bandiera del Giappone Giappone
(2º titolo)
Finalista Bandiera di Hong Kong Hong Kong
Statistiche
Miglior marcatore Bandiera del Giappone Ai Tasaka (14)
Record mete Bandiera del Giappone Ai Tasaka
Bandiera del Giappone Ai Hyugaji
Bandiera del Giappone Miki Terauchi (2)
Cronologia della competizione
ARFU Women’s Championship 2015 Asia Rugby Women’s Championship 2017

L’Asia Rugby Women’s Championship 2016 fu il 9º campionato asiatico di rugby a 15 femminile. Organizzato da Asia Rugby, esso vide la partecipazione di due squadre nazionali (originariamente avrebbero dovuto essere tre, ma il Kazakistan fu ritirato dalla competizione perché la propria federazione decise di finanziare la squadra a sette in ottica olimpica tagliando i fondi alle rappresentative a 15 maschili e femminili[1]), Giappone e Hong Kong che si incontrarono il 7 e il 28 maggio 2016 in due gare con la formula dell’andata e ritorno.

Il torneo fu parte delle qualificazioni alla Coppa del Mondo 2017[2] in quanto le sue due migliori squadre avrebbero partecipato a un ripescaggio interzona da disputarsi a dicembre 2016 contro la migliore oceaniana e la migliore africana[2]; tuttavia la defezione del Kazakistan fece sì che Giappone e Hong Kong avanzassero automaticamente al turno successivo, e quindi il torneo ebbe di fatto solo lo scopo di determinare la squadra campione asiatica.

Le due partite furono di fatto un monologo giapponese: a Hong Kong le atlete del Sol Levante ipotecarono la vittoria finale grazie anche a una maggiore esperienza internazionale maturata nei confronti delle avversarie, che avevano giocato il loro ultimo test match più di sei mesi prima[3], vincendo 39-3 con sette mete a zero.

Il ritorno a Tokyo vide Hong Kong tenere bene il campo per tre quarti di gara: fino al 66’, infatti, le giapponesi conducevano ancora solo 15-3[4], poi nell’ultimo quarto d’ora marcarono altre tre mete e fissarono il punteggio sul 30-3[4]. Per il Giappone si trattò del secondo titolo assoluto e consecutivo.

Formula modifica

Inizialmente previsto come torneo a girone unico secondo il nuovo formato ufficializzato nell'edizione precedente[5], divenne un torneo in gara doppia di andata e ritorno tra le due contendenti rimaste dopo il ritiro del Kazakistan; l'esito del confronto diretto avrebbe determinato la squadra campione.

Squadre partecipanti modifica

Incontri modifica

Hong Kong
7 maggio 2016, ore 13:30 UTC+8
Campionato asiatico 2016 - andata
Hong Kong  3 – 39
referto
  GiapponeHong Kong FC
Arbitro:   Eunice Tay Gek Sie

Tokyo
28 maggio 2016, ore 11 UTC+9
Campionato asiatico 2016 - ritorno
Giappone  30 – 3
referto
  Hong KongStadio Principe Chichibu
Arbitro:   Charlie Brown

Classifica modifica

Squadre G V N P PF PS B PT
  Giappone 2 2 0 0 69 6 +63 2 10
  Hong Kong 2 0 0 2 6 69 −63 0 0

Note modifica

  1. ^ (EN) Matt Jones, Kazakhstan woes improve UAE promotion chances in Asia Rugby Championship, in Sport 360, 10 maggio 2016. URL consultato il 3 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale il 4 giugno 2016).
  2. ^ a b (EN) Qualification process confirmed for Women's Rugby World Cup 2017, su worldrugby.org, World Rugby, 21 dicembre 2014. URL consultato il 22 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
  3. ^ (EN) Hong Kong 3-39 Japan, in bc magazine, 8 maggio 2016. URL consultato il 3 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale il 2 ottobre 2018).
  4. ^ a b (EN) Hong Kong Women Concede Asian Title to Japan, su hkrugby.com, Hong Kong Rugby Union, 28 maggio 2016. URL consultato il 3 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale il 2 ottobre 2018).
  5. ^ (EN) ARFU kicks off new format Asia Rugby Championships, su hksevens.com, Hong Kong Sevens, 16 aprile 2015. URL consultato il 15 giugno 2019 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2017).

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica

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