L'Assi è una fiumara calabrese che sfocia nel Mar Ionio, nel comune di Monasterace. Fu chiamato in epoca antica Argentero e fino al 1500 anche il "fiume dell'argento", per la presenza di miniere del minerale omonimo.

Assi
Fiumara d'Assi nel territorio di Guardavalle e Monasterace (agosto 2016)
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regioni  Calabria
Lunghezza56,77 km
Bacino idrografico66,50 km²
Altitudine sorgente1 400 m s.l.m.
AffluentiMulinelle, Vallone Ficara, Vallone del Cicuti, Torrente Mula, Fosso Storto
SfociaMar Ionio
38°27′21″N 16°58′29″E
Fiumara d'assi vista dal Monastero di San Giovanni di Therestis (Bivongi)
Cascata di Pietracupa dall'alto
Laghetto

Etimologia

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Il nome potrebbe derivare dal greco e significare Santo o dal latino e significare Asse della ruota.

La città greca di Kaulon qui estraeva e commerciava minerali; fonti letterarie attestano inoltre che alla sua foce vi si trovasse l'antico porto[1].

Nei pressi di Punta Stilo, alla destra della fiumara si trovava il vecchio insediamento della città di Stilo: Stilida[2].

Come in epoca antica, anche nel Medioevo e in età moderna il bacino dell'Assi fu testimone dell'intensa attività mineraria, tanto che un'area limitrofa si chiama Argentina e un'altra Ferrera poiché vi si raffinava il ferro, e vi si realizzarono i tubi per l'acquedotto della reggia di Caserta[3].

Nel 1959, sulla fiumara storta, affluente dell'Assi, viene installato un canale di gronda detta, in dialetto locale acquaru e Bulici, per aumentare l'energia elettrica fornita dalla centrale idroelettrica Marmarico sullo Stilaro. Il canale, convogliava l'acqua verso il Ruggero, affluente dello Stilaro, e relativa diga. Al tempo ci fu anche un progetto di costruire un'ulteriore diga lungo l'affluente Mula[4].

Geografia

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La valle bassa dell'Assi è caratterizzata da calanchi. A monte ha come affluente il torrente Mulinelle.

Attività sportive

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La fiumara in primavera ed estate consente di fare attività di escursionismo, in particolare sono segnalati dei percorsi che da Contrada Zessi permettono di risalire la fiumara sino alla cascata di Pietracupa o di percorrere a ritroso l'affluente mulinelle. Un ulteriore sentiero escursionistico parte da località Santo Stefano che digradando porta nuovamente alla Cascata di Pietracupa.

  1. ^ Damiano Bova, Bivongi.Nella valle dello Stilaro, Bari, Ecumenica Editrice, 2008, p42 e p44, ISBN 978-88-88758-43-5.
  2. ^ Damiano Bova, Bivongi.Nella valle dello Stilaro, Bari, Ecumenica Editrice, 2008, p37-38, ISBN 978-88-88758-43-5.
  3. ^ Damiano Bova, Bivongi.Nella valle dello Stilaro, Bari, Ecumenica Editrice, 2008, p45, ISBN 978-88-88758-43-5.
  4. ^ Emanuele Valenti, L'impianto idroelettrico del Marmarico, su vallatadellostilaro.com. URL consultato il 16 giugno 2013.

Bibliografia

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  • Francesco Bevilacqua, Il Parco delle Serre, Rubbettino
  • Francesco Bevilacqua, Montagne di Calabria di Francesco Bevilacqua, Rubbettino

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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