Atenagora di Costantinopoli

patriarca di Costantinopoli

Aristokles Spyrou (Tsaraplana, 25 marzo 1886Istanbul, 7 luglio 1972) è stato un arcivescovo ortodosso greco, patriarca ecumenico di Costantinopoli dal 1948 fino alla sua morte col nome di Atenagora I.

Atenagora I

Patriarca ecumenico di Costantinopoli
Elezione1º novembre 1948
Fine patriarcato7 luglio 1972
PredecessoreMassimo V
SuccessoreDemetrio
 
Consacrazione episcopale1922
Incarichi ricopertiMetropolita di Corfù
Arcivescovo del Nord e Sud America
Patriarca di Costantinopoli
 
NomeAristokles Spyrou
NascitaTsaraplana
25 marzo 1886
MorteIstanbul
7 luglio 1972 (86 anni)

Biografia

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Aderì all'ortodossia cristiana ancora giovane, decidendo quindi di laurearsi in teologia presso la Scuola Teologica di Halki. Sotto il governo di Massimo V fece una rapida carriera religiosa che lo portò a diventare il braccio destro del patriarca.

Fu metropolita di Corfù e poi, dal 1930, primate dell'Arcidiocesi greco-ortodossa d'America e arcivescovo di New York. Dopo le dimissioni di Massimo V, avvenute nel 1948, ne prese il posto con il nome di Atenagora I.

L'evento più famoso e importante del suo patriarcato fu l'incontro che ebbe a Gerusalemme con papa Paolo VI, il 5 gennaio 1964[1]. Quell'incontro portò poi a deliberare l'abrogazione delle reciproche scomuniche del 1054 (o, secondo altri, 1056), anno dello Scisma d'Oriente. L'abrogazione avvenne con solenne cerimonia il 7 dicembre 1965, giorno antecedente la chiusura del Concilio Vaticano II, svoltasi contemporaneamente a Roma e a Istanbul.

Con la "Dichiarazione comune cattolico-ortodossa del 1965" prese avvio una commissione congiunta per il dialogo fra le due confessioni, che nacque nel 1966 ed è ancor oggi attiva.

Un nuovo incontro tra Atenagora I e Paolo VI avvenne il 25 luglio 1967, durante il viaggio in Turchia di papa Paolo VI[2].

A causa della vecchiaia e di una lunga malattia che lo affliggeva da anni, fu sostanzialmente incapace di agire con fermezza ed efficacia durante gli ultimi anni del suo patriarcato: preferì infatti affidare le mansioni più delicate al suo aiutante Demetrio, che divenne il suo favorito e il suo successore sul seggio patriarcale di Costantinopoli.

Morì nel 1972 e ricevette sepoltura nella chiesa di Santa Maria della Fonte a Istanbul.

Il sito web della Gran Loggia di Grecia lo cita tra gli affiliati alla massoneria, senza specificare data e luogo di iniziazione, né l'eventuale grado raggiunto[3], ma, secondo Les cahiers Villard de Honnecourt, pubblicazione ufficiale della Grande Loggia Nazionale di Francia, in un articolo di Bertrand Heyraud, intitolato “Uno sguardo diverso sulla spiritualità”, è stato insignito del 33º grado del Rito scozzese antico e accettato[4].

  1. ^ Alle 21.30 del 5 gennaio 1964 nella Delegazione apostolica di Gerusalemme ha luogo il primo incontro con Paolo VI. Il colloquio avrebbe dovuto essere riservato, ma fu ripreso e registrato dai microfoni della Rai che per un disguido non furono spenti. Cfr. Fuorionda con il patriarca
  2. ^ Mario Mondello quale ambasciatore in Turchia il 12 agosto 1967 inviò un rapporto al ministro degli esteri Amintore Fanfani per riferire con dovizia di particolari il colloquio avuto col patriarca Atenagora pochi giorni dopo che ebbe incontrato Paolo VI- Cfr. Eliana Versace, Atenagora e l'ambasciatore Archiviato il 21 gennaio 2018 in Internet Archive..
  3. ^ (EL) Atenagora, Patriarca ecumenico Biografia sul sito ufficiale della Gran Loggia di Grecia.
  4. ^ Marco Tosatti, Chiesa e Massoneria. Una rivelazione clamorosa, 11 novembre 2019.

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN89600304 · ISNI (EN0000 0001 2282 800X · SBN SBLV212317 · BAV 495/57161 · LCCN (ENn82052515 · GND (DE118637746 · BNF (FRcb11889343m (data) · J9U (ENHE987007593115905171 · CONOR.SI (SL147627619