Per la prima volta viene prevista una giornata di riposo. È una prima volta assoluta nell'atletica leggera ai Giochi olimpici. Nelle edizioni precedenti le uniche volte in cui il programma di gare si interrompeva era per rispettare la domenica. A Monaco le gare si fermano martedì 5 per poi riprendere mercoledì 6. Curiosamente, alcune specialità iniziano prima della pausa e terminano dopo. Si tratta di: 400 metri piani, 110 m ostacoli e lancio del martello. In entrambe le gare le qualificazioni si tengono il 3-4 settembre e la finale era prevista il 6.
Questo prevedeva il programma originario. Poi lo sconvolgente attentato terroristico contro gli atleti israeliani ferma il programma dei Giochi anche per mercoledì 6. Le gare riprendono, per decisione del CIO, giovedì 7 settembre. Per solidarietà con gli atleti israeliani, tre membri della nazionale olandese, Jos Hermens, Bram Wassenaar e Wilma van den Berg, non scesero in pista. Altrettanto fece la squadra di atletica leggera delle Filippine[1].
Dodici titoli sono stati assegnati nella prima parte, altrettanti nella seconda. Ecco le altre scelte effettuate dagli organizzatori:
velocità: un giorno di pausa tra 100 e 200 metri;
mezzofondo e fondo: i 5 000 metri vengono spostati dalla prima parte alla seconda parte della settimana. Diventa quindi impossibile per gli atleti accoppiarli ai 1 500 metri. Si stabiliscono due giorni di riposo tra batterie e finale. Alla regola non sfuggono i 10 000 metri che, per la prima volta, si disputano in due turni (56 iscritti);
marcia: entrambe le prove si tengono nei primi quattro giorni di gare;
concorsi: come a Città del Messico - tranne il martello, che ha la sfortuna di svolgere la qualificazione lunedì 4 (vedi sopra).
record mondiale; record olimpico; record mondiale stagionale; record africano; record asiatico; record europeo; record nord-centroamericano e caraibico; record sudamericano; record oceaniano; record nazionale; record personale; record personale stagionale.
Statistiche
Dei 22 olimpionici vincitori delle gare individuali di Città del Messico, otto hanno lasciato l'attività agonistica. Inoltre due americani non si sono qualificati ai Trials (Lee Evans e Randy Matson). Dei rimanenti dodici campioni olimpici, solo il triplista Viktor Saneev riesce a confermarsi.
Tre atleti, David Hemery (400 ostacoli), Bob Seagren (Salto con l'asta) e Jānis Lūsis (Giavellotto) si presentano nella veste di campione in carica e di primatista mondiale. Finiscono rispettivamente terzo, secondo e secondo.
L'unico primatista mondiale che vince l'oro olimpico è Rod Milburn (110 ostacoli).