Aulo Platorio Nepote

politico romano

Aulo Platorio Nepote (latino: Aulus Platorius Nepos Aponius Italicus Manilianus; 85 circa – 125 circa) è stato un politico e militare romano governatore della provincia di Britannia.

Aulo Platorio Nepote
Governatore della Britannia
PredecessoreQuinto Pompeo Falcone
SuccessoreTiberio Germano
Tribuno militarelegio XXII Primigenia 101-106
Questuratra il 110-112 in Macedonia
Tribunato della plebetra il 105-108
Pretura115
Consolato119 suffetto
Legatus Augusti pro praetoreGermania Inferiore nel 121
Tracia nel 120
Britannia nel 125

Biografia modifica

Aulo Platorio Nepote, figlio dell'omonimo legato dei tempi di Vespasiano, appartenente all'ordine senatorio[1], fu tribunus militum della legio XXII Primigenia negli ultimi anni della conquista della Dacia di Traiano o poco dopo (105-108 circa), tribuno della plebe, curator viarum delle strade Cassia, Clodia, Cimina e nova Traiana (attorno al 110 o poco prima), questore di Macedonia (attorno agli anni 110-112), legatus legionis durante le campagne partiche di Traiano in Oriente (attorno agli anni 113-117) e pretore (attorno al 115), prima di diventare console suffetto nel 119[2].

Fu inviato prima in Tracia (attorno al 120), poi in Germania inferiore (attorno al 121) ed infine in Britannia (122[3]-125[4]) quale governatore provinciale[5].

A lui si deve l'inizio della costruzione del vallo di Adriano grazie all'amicizia con l'imperatore, che se da un lato ne aveva agevolato la carriera, era pur sempre sospettoso nei confronti dei suoi stessi amici[6]. Potrebbe essere morto poco dopo il 125, per contrasti con l'imperatore Publio Elio Adriano, anche se la Historia Augusta racconta che in passato, quando Nepote era ammalato e non aveva, per questo, dato udienza allo stesso imperatore, quest'ultimo non lo aveva punito[7].

Note modifica

  1. ^ Historia Augusta, Vita Hadriani, 4.
  2. ^ AE 2003, 2041.
  3. ^ CIL XVI, 69.
  4. ^ RIB 1340, RIB 1637, RIB 1666, AE 1938, 116, RIB 1935, RIB 1638, RIB 1634, AE 1947, 123; CIL XVI, 70 (p 215) databile al 124; RIB 1702.
  5. ^ AE 1959, 155.
  6. ^ Historia Augusta, Vita Hadriani, 15, 2.
  7. ^ Historia Augusta, Vita Hadriani, 23, 4.

Bibliografia modifica

  • Robin George Collingwood-R. P. Wright, The Roman Inscriptions of Britain ( RIB), Oxford, Clarendon Press, 1965 [1] Archiviato il 19 giugno 2006 in Internet Archive. .
  • Prosopographia Imperii Romani, Berlin, De Gruyter, 1970, 2, p. 449.
  • Julio Rodriguez Gonzalez, Historia de las legionas romanas, Madrid, Signifer Libros, 2001.

Voci correlate modifica

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