Aulo Postumio Albo Regillense (console 496 a.C.)
Aulo Postumio Albo Regillense (latino: Aulus Postumius Albus Regillensis; fl. V secolo a.C.) è stato un politico e militare romano, dittatore e poi console della Repubblica romana all'inizio del V secolo a.C.
Aulo Postumio Albo Regillense | |
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Dittatore e console della Repubblica romana | |
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Nome originale | Aulus Postumius Albus Regillensis |
Nascita | VI secolo a.C. |
Morte | V secolo a.C. |
Gens | Postumia |
Consolato | 496 a.C. |
Dittatura | 499 a.C. |
Biografia
modificaDenario | |
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Busto di Diana; sotto ROMA | Tre cavalieri al galoppo che seguono uno stendardo sopra un nemico caduto. In esergo: A ALBINVS S F |
Denario romano coniato da Aulo Postumio Albino nel 96 a.C. I cavalieri al rovescio ricordano la battaglia di Lago Regillo dove, secondo la tradizione, Aulo Regillense lanciò uno stendardo tra le schiere nemiche. |
Era il 499 a.C. quando fu nominato dittatore, il secondo nell'allora breve storia della Repubblica romana, a causa dell'approssimarsi dello scontro con la lega delle città latine, guidate da Tarquinio il Superbo e da suo genero, Ottavio Mamilio, dittatore della città di Tusculum.
Lo scontro, la battaglia del Lago Regillo, si combatté in quell'anno nel territorio della città latina, e fu particolarmente aspro e sanguinoso.
Secondo il racconto di Livio, quando Aulo Postumio si accorse che l'esercito romano cominciava a indietreggiare di fronte al nemico, ordinò alla propria coorte di passare per le armi chiunque fosse trovato a fuggire dal campo di battaglia.
La battaglia si risolse con la vittoria dei romani, e al dittatore fu concesso l'onore del trionfo in città, trionfo che Aulo Postumio dedicò a Cerere, oltre l'appellativo Regillense che completò il suo nome.
Fu console nel 496 a.C.[1], eletto per quell'anno con Tito Verginio Tricosto Celiomontano. Nel 493 a.C. fondò sull'Aventino il santuario di Cerere, Libero e Libera.
Note
modifica- ^ , Tito Livio, Ab Urbe condita libri, Libro II, 21.
Bibliografia
modifica- Fonti primarie
- Tito Livio, Ab Urbe condita libri, Libro II.
- Polibio, Storie, Rizzoli, Milano, 2001, ISBN 88-17-12703-5
- Fonti secondarie
- P. A. Brunt, Classi e conflitti sociali nella Roma repubblicana. Bari, Laterza, 1972. BNI 732105
- Itala Dondero e Patrizio Pensabene, Roma repubblicana fra il 509 e il 270 a. C.. Roma, Quasar, 1983. ISBN 8885020410.
- Antonietta Dosi, Lotte politiche e giochi di potere nella Roma repubblicana. Milano, Mursia, 1999. ISBN 8842525855.
- Emilio Gabba, Esercito e società nella tarda repubblica romana. Firenze, La nuova Italia, 1973. BNI 7311654.
- Andrea Giardina, L'uomo romano. Roma-Bari, Laterza, 1989. ISBN 88-420-3471-1
- (FR) Jacques Harmand, L'armee et le soldat a Rome. Paris, Picard, 1967.
- J. Michelet, Storia di Roma, Rimini, Rusconi, 2002.
- Theodor Mommsen, Storia di Roma. Milano, Dall'Oglio, 1961.
- (DE) Theodor Mommsen, Romisches Strafrecht Stellenregister. Munchen, Beck, 1982. ISBN 3406086888.
- Lucia Monaco, Battaglie ambigue e svolte costituzionali nella Roma repubblicana. Napoli, Jovene, 1997. ISBN 8824311741
- Claude Nicolet, Il mestiere di cittadino nell'antica Roma. Roma, Editori riuniti, 1980. BNI 8111132.
- Claude Nicolet, Strutture dell'Italia romana, (sec. 3.-1. a.C.). Roma, Jouvence, 1984. ISBN 8878010472.
- Paolo Sommella, Antichi campi di battaglia in Italia, contributi all'identificazione topografica di alcune battaglie d'età repubblicana. Roma, De Luca, 1967. BNI 684608.
Collegamenti esterni
modifica- Postùmio Albo Regillènse, Aulo, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.