Aurelia di Strasburgo

santa della chiesa cattolica

Aurelia di Strasburgo (... – ...; fl. IV secolo) è stata una religiosa francese, santa della Chiesa cattolica, la cui tomba a Strasburgo è stata meta di pellegrinaggio nel Medioevo.

Aurelia di Strasburgo
Venerata daChiesa cattolica
Santuario principaleChiesa di Sant'Aurelia
Ricorrenza15 ottobre

Biografia modifica

Secondo una versione, Aurelia accompagnò sant'Orsola e le undicimila vergini dalla Bretagna romana a Colonia, dove furono accolte dal vescovo Aquilino. Da Colonia partirono per Basilea, ma qui Aurelia e tre vergini si separarono da Orsola per dirigersi a Strasburgo, dove la religiosa morì pochi giorni dopo per via di una violenta febbre, assistita dalle compagne. Nella chiesa che porta il suo nome, fu particolarmente invocata contro le febbri.[1] Le tre vergini si stabilirono definitivamente a Strasburgo e ivi furono sepolte dopo la loro morte. Alcuni secoli dopo, le loro tombe furono riaperte e i loro corpi furono trovati completamente intatti e segnati con i loro nomi. Questa vicenda è stata trascritta nel breviario della diocesi di Strasburgo.

Culto modifica

Philippe-André Grandidier osservò che il culto di sant'Aurelia era già molto popolare nella Strasburgo del IX secolo.[2] Si ritiene che la Chiesa di Sant'Aurelia a Strasburgo sia stata costruita sopra la cripta dove giaceva la tomba della santa.[3]

Nel 1524, il protestante Martin Bucer, poco dopo la sua nomina a pastore della chiesa, istigò i membri della gilda dei giardinieri ad aprire la tomba e a rimuovere le ossa, giustificando l'atto come una lotta all'idolatria che si era creata attorno alla tomba.[4][5]

La sua memoria liturgica ricorre il 15 ottobre.

Note modifica

  1. ^ (FR) François Giry, Les vies des saints dont on fait l'office dans le cours de l'année, vol. 2, Couderot, 1703, p. 118.
  2. ^ (FR) Philippe-André Grandidier, Histoire de l'église et des évêques princes de Strasbourg: depuis la fondation de l'évêché jusqu'à nos jours, Levrault, 1777, p. 147.
  3. ^ (FR) Eglise Sainte Aurélie - rue Martin Bucer, Archi-Strasbourg, p. 2311.
  4. ^ (EN) Robert George Winston, Martin Bucer : his influence on the English Reformation and Anglicanism, North-West University, 2006, p. 24.
  5. ^ (FR) Jacques Baudoin, Grand livre des saints: culte et iconographie en Occident, Creer, 2006, p. 109, ISBN 9782848190419.

Collegamenti esterni modifica