Aurelio Anselmo Grue

Aurelio Anselmo Grue (Castelli, 1699Atri, dopo il 1759) è stato un ceramista italiano.

Aurelio Anselmo Grue, Scena pastorale, 1740 ca., Collezione privata.

Biografia modifica

Figlio di Carlo Antonio, lavora nella bottega paterna prima di trasferisrsi nella città di Atri. Qui è protetto dalla famiglia dei duchi Acquaviva d'Aragona e dà luogo a una produzione di pregio lungo tutta la prima metà del Settecento[1].

Aurelio Anselmo Grue introduce molte novità sul fronte dei temi e dei soggetti rappresentati sulle maioliche. Rinnova in modo radicale anche il soggetto di paesaggio promosso dal padre Carlo Antonio[2], rileggendo alcuni modelli messi a punto pochi anni prima dal pittore Marco Ricci: il risultato sono autentici capolavori dove il paesaggio vibra di un respiro e una luminosità sorprendenti.

Aurelio Anselmo Grue adottò anche un linguaggio espressivo personalissimo, in virtù del quale il ceramista si distinse come colui che meglio seppe interpretare e tradurre in maiolica le sollecitazioni provenienti dalle nuove tendenze artistiche del Settecento.

Note modifica

  1. ^ Filipponi, Fernando, Aurelio Anselmo Grue : la maiolica nel Settecento fra Castelli e Atri, ISBN 978-88-96868-47-8, OCLC 924160037. URL consultato il 15 gennaio 2020.
  2. ^ Arbace, Luciana, Carlo Antonio Grue : (1655-1723) ; il trionfo della pittura, Andromeda Ed, 2002, ISBN 88-88643-00-1, OCLC 845803050. URL consultato il 16 gennaio 2020.

Bibliografia modifica

  • Fernando Filipponi, Souvenir d'Arcadia. Ispirazione letteraria, classicismo e nuovi modelli per le arti decorative alla corte di Clemente XI, Torino, Allemandi, 2020. ISBN 9788842225126
  • Fernando Filipponi, Aurelio Anselmo Grue: la maiolica nel Settecento fra Castelli e Atri, Castelli, Verdone Editore, 2015.

Voci correlate modifica