Babu-aha-iddina

militare assiro

Babu-aha-iddina (... – ...; fl. XIII secolo a.C.) è stato un militare assiro.

È stato descritto come un cancelliere, sukkalmahhu, alto ufficiale, e sovrintendente del magazzino durante il regno dei seguenti tre re assiri: negli ultimi cinque anni di Adad-nirari I (1305-1274 a.C.), in tutto il regno di Šulmanu ašaredu-I (1273-1244 a.C.) e nei primi cinque anni di Tukulti-Ninurta I (1243-1207 a.C.).

Biografia modifica

Figlio di Ibašši-ili e nipote Nabu-le'i[1], celebrò il suo "anno eponimo" (il sistema di datazione usato dagli Assiri) verso la fine del regno di Adad-nārārī, come riportato da una sola iscrizione[2] relativa alle attività di Assur-kasid figlio di Sin-apla-eris a Billa. I suoi figli, Putanu e Ina-pî-Aššur-lišlim, ebbero il loro anno eponimo durante l'inizio del periodo di mezzo del regno di Šulmanu-ašaredu o forse precedentemente, in quello di Tukulti-Ninurta, per quanto riguarda Ina-pî-Aššur-lišlim.[3] La sua parentela femminile comprende Marat-ili e Mushallimat-Ishtar. Forse la prima apparizione del suo nome è in una tavoletta[4] che si suppone sia una copia di un trattato tra Adad-nārārī e il re cassita di Babilonia, Kadašman-Turgu.[5]

Archivio 14410 modifica

In un archivio specifico numerato 14410,[6] costituito da 49 tavolette e frammenti risalenti ad un periodo compreso tra il 1253 a.C. e il 1217 a.C., l'archivio fu ritrovato nel 1908 a settembre, durante gli scavi archeologici ad Assur, l'antica capitale dell'Assiria, vicino ad un altro reperto storico numerato 14630, il luogo del ritrovamento è collocato a sud ovest di un tempio di Nabu e a nord est di un edificio monumentale associato al nome di Bābu-aǎa-iddina.[7] In questo archivio sono presenti 15 eponimi che coprono un periodo di oltre 35 anni.

Corrispondenza ittita modifica

Note modifica

  1. ^ Helmut Freydank: Zu den Siegeln des Bābu-aḫa-iddina, p. 7
  2. ^ Bi 37.[non chiaro]
  3. ^ Wolfgang Röllig Eponymen in den mittelassyrischen Dokumenten aus Tall Šēḫ Ḥamad/Dūr-Katlimmu, p. 48
  4. ^ VAT 15420 linea 19.[non chiaro]
  5. ^ A. K. Grayson Assyrian Royal Inscriptions, p. 78, §515.
  6. ^ (EN) Nicholas Postgate, Bronze Age Bureaucracy: Writing and the Practice of Government in Assyria, Cambridge University Press, 13 gennaio 2014, ISBN 978-1-107-51327-3. URL consultato il 21 giugno 2020.
  7. ^ (DE) J. A. Brinkman e Veysel Donbaz, Two Middle Assyrian Texts from Assur (XML), in Zeitschrift für Assyriologie und Vorderasiatische Archäologie, vol. 75, n. 1, 1º gennaio 1985, pp. 78–86, DOI:10.1515/zava.1985.75.1.78. URL consultato il 21 giugno 2020.

Bibliografia modifica

  • Helmut Freydank, Zu den Siegeln des Bābu-aḫa-iddina, in Staatliche Museen zu Berlin -- Preußischer Kulturbesitz, vol. 16, 1974, p. 7, JSTOR 3880740.
  • Wolfgang Röllig, Eponymen in den mittelassyrischen Dokumenten aus Tall Šēḫ Ḥamad/Dūr-Katlimmu, in Zeitschrift für Assyriologie, vol. 94, 2004, p. 48.
  • A. K. Grayson, Assyrian Royal Inscriptions, Volume 1, Otto Harrassowitz, 1972, p. 78.
  • J. A. Brinkman, Veysel Donbaz, Two Middle Assyrian Texts from Assur, in Zeitschrift für Assyriologie und Vorderasiatische Archäologie, vol. 75, n. 1, 1985, pp. 100–123.
  • Cécile Michel, Les Mites d'Assyrie Moths in the Assyrian Texts of the Second Millennium B. C., in Journal of the American Oriental Society, vol. 118, n. 3, luglio - settembre, 1998, pp. 325–331, JSTOR 606061.
  • J. N. Postgate, Reallexikon Der Assyriologie Und Vorderasiatischen Archaologie: Ha-A-A - Hystaspes, a cura di Dietz Otto Edzard, vol. 4, Walter De Gruyter, 1999, p. 28.
  • Harry A. Hoffner, Letters from the Hittite Kingdom, Society of Biblical Literature, 2009, pp. 324–327.
  • Marian H. Feldman, Assur Tomb 45 and the Birth of the Assyrian Empire, in Bulletin of the American Schools of Oriental Research, n. 343, agosto 2006, pp. 21–43, JSTOR 25066963.
  • Sharon L. James, Sheila Dillon, A Companion to Women in the Ancient World, Wiley-Blackwell, 2012, pp. 16–19.
  • Peter Roger, Stuart Moorey, Ancient mesopotamian materials and industries: the archaeological evidence, Eisenbrauns, 1999, p. 122.