Il termine bakufu[1] (幕府?) veniva usato in Giappone per indicare il governo militare dello shōgun, insomma una dittatura militare profondamente imparentata con il feudalesimo, la quale teneva l'imperatore in soggezione, quindi una monarchia feudale. È quindi sinonimo di shogunato (o sciogunato)[2] e significa letteralmente "governo della tenda", in omaggio alle tende in cui vivevano i militari durante le campagne militari.

L'impero fu completamente esautorato del vero potere nel 1192, allorquando Minamoto no Yoritomo, nemico di Go-Shirakawa, l'imperatore che aveva tentato di frenare il suo potere, assunse il titolo di shōgun e mise in atto una vera e propria dittatura militare, dando vita in Giappone al periodo medievale.

Storia Modifica

La parola fu importata dalla Cina, dove indicava il Quartier Generale della Guardia Imperiale della dinastia Tang. In effetti, agli inizi del suo uso, intorno al X secolo, il termine fu utilizzato per indicare non lo shōgunato, ma la residenza dei comandanti della Guardia imperiale giapponese. Il termine fu poi applicato da Minamoto no Yoritomo, a partire dal quale lo shōgunato divenne il potere di governare al posto dell'imperatore, al suo palazzo di Kamakura, e poi venne infine a significare il governo militare stesso.

I tre bakufu della storia giapponese sono:

Note Modifica

  1. ^ Marco Mancini, Orientalismi, in Enciclopedia dell'italiano, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010-2011. URL consultato il 19 gennaio 2018.
  2. ^ Shogunato, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 16 gennaio 2020.

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