Barengo

comune italiano
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Barengo (Barengh in piemontese) è un comune italiano di 730 abitanti della provincia di Novara in Piemonte.

Barengo
comune
Barengo – Stemma
Barengo – Bandiera
Barengo – Veduta
Barengo – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Piemonte
Provincia Novara
Amministrazione
SindacoFabio Maggeni (lista civica) dall'8-6-2009 (3º mandato dal 27-5-2019)
Territorio
Coordinate45°34′33.49″N 8°30′50.51″E / 45.57597°N 8.51403°E45.57597; 8.51403 (Barengo)
Altitudine225 m s.l.m.
Superficie19,49 km²
Abitanti730[1] (31-12-2021)
Densità37,46 ab./km²
FrazioniNessuna
Comuni confinantiBriona, Cavaglietto, Cavaglio d'Agogna, Fara Novarese, Momo, Vaprio d'Agogna
Altre informazioni
Cod. postale28010
Prefisso0321
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT003012
Cod. catastaleA653
TargaNO
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 597 GG[3]
Nome abitantibarenghesi
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Barengo
Barengo
Barengo – Mappa
Barengo – Mappa
Posizione di Barengo nel territorio della provincia di Novara
Sito istituzionale

Il gruppo di case che compone l'abitato di Barengo sorge a ridosso di una delle dorsali moreniche della provincia, tra il fiume Sesia e il torrente Agogna, ed è sovrastato da un magnifico castello quattrocentesco, di proprietà privata.

Geografia fisica modifica

Il paese sorge nel medio novarese, circa 20 km a nord di Novara, ai piedi di un modesto rilievo collinare morenico. È circondato per tre quarti da pianura coltivata a riso (nella zona meridionale) e cereali. Pochi chilometri ad est scorre il torrente Agogna.

Storia modifica

Paese di origine longobarda[senza fonte] (come suggerito dal suffisso -engo[senza fonte]), Barengo dall'841 al 969 appartenne al Comitato di Pombia. Passò successivamente ad Ingone di Bercledo ed a Ribaldo di Suno. Confiscato da Enrico I ai loro discendenti simpatizzanti per Arduino, fu donato ai Vescovi di Novara, che nel 1201 ne infeudarono i Signori di Momo. Seguì poi le vicende di Novara fino al 1441 quando Filippo Maria Visconti lo donò a Galeotto Toscano. Passo quindi ai Tornielli che nel 1686 cedettero parte dei loro diritti ai Ferrero e nel 1730 la rimanente parte alla Comunità di Barengo.

Simboli modifica

Lo stemma è stato concesso con regio decreto del 7 marzo 1929.[4]

«Di rosso, al castello d'argento, torricellato di due alla ghibellina, murato, chiuso e finestrato di nero, movente da una pianura di verde e sormontato da un'aquila spiegata di nero. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone, concesso con DPR del 13 giugno 1989[4], è un drappo di bianco.

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

Castello di Barengo modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Castello di Barengo.

Il paese è dominato da un castello quattrocentesco, un vasto quadrilatero irregolare, con torri d'angolo a caditoie. Di antica origine, venne ampiamente ricostruito alla fine del XIX secolo. Oggi è residenza di un'importante famiglia novarese. La fortificazione, probabilmente è tra le meglio conservate e più scenografiche di tutto il novarese.

Fino al 1443 la parrocchiale era, per ragioni di sicurezza, contenuta nella cappella castrense di Santa Maria. Dopo venne istituita l'attuale parrocchia di Santa Maria Assunta, appena fuori dal castello e a ridosso della collina. Venne restaurata nel 1640 e in epoche successive.

Gli oratori di Santa Maria di Campagna e di San Rocco conservano degli affreschi del XV secolo, a carattere religioso. Di buona fattura sono quelli dell'oratorio di San Rocco: oltre al Redentore e alcuni Santi contenuti nell'abside, tra i quadri esposti sulle pareti vi sono un San Martino, un San Rocco e una Vergine in trono. Alla destra della Vergine è presente un altro San Rocco, speculare al primo.

 
Veduta del Municipio

Chiesa parrocchiale modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa di Santa Maria Assunta (Barengo).

La chiesa fu costruita nel XV secolo, per poi venir ristrutturata nel 1640; all'interno conserva degli affreschi raffiguranti Santa Maria Assunta e San Francesco che riceve le stimmate.

Altro modifica

Il 18 Aprile 2021 è stata inaugurata la "big bench" (panchina gigante) numero 130.[5]

Cultura modifica

Scuole modifica

Scuola Materna non Statale "Mazza"

Biblioteca modifica

La biblioteca civica è situata in Piazza Travaglini.

Economia modifica

Poche attività commerciali ma comunque dispone di negozi alimentari, cartoleria, elettricisti specializzati, idraulici, parrucchiere, impresari edili e centro equitazione. Barengo vive come da sempre nella sua storia di agricoltura con coltivazione di vari tipi di riso e mais.

Il comune rientra nel territorio della DOC Colline Novaresi; i vitigni sono coltivati sulla dorsale morenica alle spalle dell'abitato. Rilevante anche l'allevamento di bestiame.

Infrastrutture e trasporti modifica

 
Saliscendi della SP 20 verso Fara

Il comune è attraversato da 3 strade provinciali: la SP 20 (Agnellengo-Barengo-Fara) con direzione est-ovest, la SP 21 (Solarolo-Barengo-Borgomanero) con direzione sud-nord che a sua volta si dirama dalla SP 17 (Ticino-Oleggio-Proh) poco a sud dell'abitato. Barengo venne raggiunto dall'asfalto solo dopo gli anni '60.

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[6]

Amministrazione modifica

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
31 maggio 1985 25 maggio 1990 Giuseppe Savoini Democrazia Cristiana Sindaco [7]
25 maggio 1990 24 aprile 1995 Giuseppe Savoini Democrazia Cristiana Sindaco [7]
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Rosario Sciammetta centro Sindaco [7]
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Rosario Sciammetta centro Sindaco [7]
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Gianfranco Novarina lista civica Sindaco [7]
8 giugno 2009 26 maggio 2014 Fabio Maggeni lista civica Sindaco [7]
26 maggio 2014 27 maggio 2019 Fabio Maggeni lista civica Noi per voi Sindaco [7]
27 maggio 2019 in carica Fabio Maggeni lista civica Noi per voi Sindaco [7]

Note modifica

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2021 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ a b Barengo, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 10 febbraio 2024.
  5. ^ Zetabi, Scopri le Panchine - Big Bench Community Project, su bigbenchcommunityproject.org. URL consultato il 16 febbraio 2024.
  6. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
  7. ^ a b c d e f g h http://amministratori.interno.it/

Altri progetti modifica

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàBNF (FRcb11949855b (data)
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