Battaglia di Riade

La battaglia di Riade venne combattuta il 15 marzo 933 alla confluenza del fiume Unstrut con la Helme, in Turingia, tra il Regnum Teutonicorum, retto da Enrico I di Sassonia, e il popolo dei Magiari. Lo scoppio della battaglia risale alla decisione del Sinodo di Erfurt, presa nel 932, di non pagare più il tributo che annualmente corrispondevano ai nemici.

Battaglia di Riade
Enrico I di Sassonia combatte contro gli Ungari in una miniatura tratta dal Sächsische Weltchronik e risalente al 1270 circa
Data15 marzo 933
Luogofiume Unstrut in Turingia
CausaIl Sinodo di Erfurt smise di pagare un tributo ai Magiari
EsitoVittoria del Regnum Teutonicorum
Schieramenti
Comandanti
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A seguito di una pesante sconfitta subita dai Franchi di Enrico contro i Magiari, nel 926, i primi riuscirono comunque a catturare un nobile magiaro e ad ottenere una tregua decennale in cambio di un tributo annuale. Il periodo di pace fu utilizzato per costruire fortezze, armare un numeroso esercito con cavalleria pesante ed assoggettare le tribù slave insediate ad est dell'Elba. Una volta rafforzato il suo regno, Enrico si assicurò la collaborazione della Chiesa, che smise di pagare il tributo.

Secondo il Vitichindo di Corvey, l'esercito magiaro fuggì dal campo di battaglia non appena vide arrivare la cavalleria teutonica[1]. La vittoria, ottenuta da un esercito composto con l'aiuto di tutti i ducati tedeschi, consolidò il regno dei Franchi Orientali.

Note modifica

  1. ^ Widukind di Corvey, Libro I, XXXVIII, in Le imprese dei Sassoni, traduzione di Paolo Rossi, Pisa, Pisa University Press, 2021, pp. 51-53, ISBN 978-88-3339-512-8.

Bibliografia modifica

  • (EN) Timothy Reuter. Germany in the Early Middle Ages 800–1056. New York, Longman, 1991, p. 142-143.
  • (EN) John Bernhardt. Itinerant Kingship and Royal Monasteries in Early Medieval Germany, c. 936 – 1075. Cambridge, Cambridge University Press, 1993, p. 16.

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