Battista Sforza

contessa consorte di Urbino

Battista Sforza (Pesaro, gennaio 1446Gubbio, 7 luglio 1472) era figlia di Alessandro Sforza, signore di Pesaro, e della prima moglie Costanza da Varano.

Battista Sforza
Battista Sforza nel Doppio ritratto dei duchi di Urbino[1]
di Piero della Francesca (1465-1472 ca.)
Contessa consorte di Urbino
Stemma
Stemma
In carica14601472
NascitaPesaro, gennaio 1446
MorteGubbio, 7 luglio 1472
Luogo di sepolturaConvento di Santa Chiara (Urbino)
DinastiaSforza
PadreAlessandro Sforza
MadreCostanza da Varano
ConsorteFederico da Montefeltro
FigliAura
Girolama
Violante
Giovanna
Elisabetta
Costanza
Agnese
Guidobaldo
ReligioneCattolicesimo
Signoria di Pesaro
Sforza

Alessandro
Figli
Costanzo I
Figli
Giovanni
Figli
Costanzo II
Galeazzo
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Il nome modifica

Il nome di Battista deriva dalla bisnonna materna, Battista di Antonio da Montefeltro.

Biografia modifica

Nacque nel gennaio 1446 dal signore di Pesaro, Alessandro Sforza, e da Costanza di Piergentile da Varano, signore di Camerino. L'anno successivo alla morte di Costanza, il padre di Battista si risposerà con Sveva, figlia di Guidantonio da Montefeltro conte di Urbino (un matrimonio violentemente travagliato che finirà con la monacazione di Sveva nel 1457).

Battista Sforza sposò, l'8 febbraio del 1460 a Pesaro, il fratello della sua matrigna Federico da Montefeltro, conte di Urbino. Fu un matrimonio felice viste anche le spiccate doti culturali e di governo della giovanissima contessa, facente funzioni di vicario durante le numerose e lunghe assenze del marito. Battista si recò addirittura all'assedio di Fano nel 1463.

Morì, verosimilmente di polmonite acuta, a Gubbio il 7 luglio 1472, un anno prima del padre. Donna religiosissima (era anche terziaria francescana), volle essere sepolta nella fossa comune delle monache del convento di santa Chiara di Urbino, vestita di un semplice saio. A tutt'oggi il luogo della sua effettiva sepoltura risulta ignoto.

Discendenza modifica

Dal matrimonio con Federico da Montefeltro nacquero:

Durante il matrimonio furono presso la corte urbinate anche i seguenti figli naturali e legittimati del marito, che ella trattò sempre come suoi:

  • Antonio (Urbino, 1445 c. - Gubbio, 1508), conte di Cantiano e rettore di Sant'Agata Feltria dal 1482 al 1500, Luogotenente ed erede d'armi del padre Federico, che sposò nel 1475 Emilia Pio di Savoia, figlia del conte Marco II signore di Carpi e Sassuolo;
  • Elisabetta (Urbino, 1445-Roma, 1503), che sposò nel 1462 Roberto di San Severino conte di Caiazzo;
  • Gentile (Urbino, 1448-Genova 1513 o Pesaro 1529), che sposò nel 1463 Carlo Malatesta conte di Chiaruggiolo e, rimasta vedova, nel 1469 Agostino Fregoso, signore di Voltaggio.

Ascendenza modifica

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Giovanni Attendolo Muzio Attendolo  
 
 
Muzio Attendolo Sforza  
Elisa Petraccini  
 
 
Alessandro Sforza  
?  
 
 
Lucia Terzani  
?  
 
 
Battista Sforza  
Rodolfo III da Varano Gentile III da Varano  
 
Teodora Salimbeni  
Piergentile da Varano  
Costanza Smeducci  
 
 
Costanza da Varano  
Galeazzo Malatesta Malatesta IV Malatesta  
 
Elisabetta da Varano  
Elisabetta Malatesta  
Battista Malatesta Antonio II da Montefeltro  
 
Teodora Gonzaga  
 

Note modifica

  1. ^ Il ritratto è probabilmente postumo. I due sposi hanno il titolo di Duchi, ma in realtà si tratta di un'aspirazione ad assumere la dignità ducale, infatti l'opera è anteriore all'ottenimento di tale titolo (1475).
  2. ^ Bollettino della Regia Deputazione di storia patria per l'Umbria, Unione tipografica cooperativa, 1905, p.189.
  3. ^ Studi romagnoli. Volume 45, Fratelli Lega, 1997, p.231.

Bibliografia modifica

  • Marinella Bonvini Mazzanti, Battista Sforza Montefeltro una ‘principessa’ nel Rinascimento italiano, Urbino, Quattroventi, 1993.

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN30341795 · ISNI (EN0000 0000 3082 9419 · BAV 495/59875 · CERL cnp00550286 · LCCN (ENn94104280 · GND (DE119214679 · WorldCat Identities (ENlccn-n94104280