Bauladu
Bauladu comune | |||
---|---|---|---|
(IT, SC) Bauladu | |||
| |||
Localizzazione | |||
Stato | ![]() | ||
Regione | ![]() | ||
Provincia | ![]() | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Davide Corriga (lista civica) dall'11-6-2017 | ||
Territorio | |||
Coordinate | 40°01′13.5″N 8°40′18.7″E / 40.020417°N 8.671861°E | ||
Altitudine | 38 m s.l.m. | ||
Superficie | 24,22 km² | ||
Abitanti | 672[1] (30-6-2019) | ||
Densità | 27,75 ab./km² | ||
Comuni confinanti | Bonarcado, Milis, Paulilatino, Solarussa, Tramatza | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 09070 | ||
Prefisso | 0783 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 095013 | ||
Cod. catastale | A721 | ||
Targa | OR | ||
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] | ||
Nome abitanti | (IT) bauladesi (SC) bauladesus | ||
Patrono | Gregorio Magno | ||
Cartografia | |||
Posizione del comune di Bauladu all'interno della provincia di Oristano | |||
Sito istituzionale | |||
Bauladu (Baulàdu in sardo[3]) è un comune italiano di 672 abitanti della provincia di Oristano in Sardegna.
Bauladu è un piccolo centro nella regione del Campidano di Oristano, che sorge ai piedi di una collina di origine vulcanica.
Origine del nomeModifica
Il nome Bauladu, in sardo "guado ampio", ha un'etimologia latina: “Vadum” (guado) e "Latum" (ampio/largo), che si riferisce probabilmente al Rio Cispiri che ne attraversa il territorio.
StoriaModifica
Già zona abitata in epoca nuragica e romana, nel Medioevo appartenne al Giudicato di Arborea e fece parte della curatoria di Parte Milis. Nel XII secolo i giudici arborensi donarono la villa alla comunità dei camaldolesi di Bonarcado. Alla caduta del giudicato, nel 1410, fu incluso nel Marchesato di Oristano e dal 1420 passò sotto il dominio aragonese. Nel 1767 fu incorporato nel marchesato d'Arcais, feudo dei Flores Nurra, ai quali fu riscattato nel 1839 con la soppressione del sistema feudale, per divenire un comune autonomo amministrato da un sindaco e da un consiglio comunale.
Nel 1927 il comune perse la sua autonomia e fu aggregato come frazione a Milis; recuperò poi l'autonomia nel 1946.
Monumenti e luoghi d'interesseModifica
Architetture religioseModifica
Caratteristica è la parrocchia di San Gregorio, in stile romanico, risalente al XIII secolo poi ristrutturata nel corso del Settecento.
Siti archeologiciModifica
Nei dintorni del paese è possibile visitare il nuraghe Crabia, che testimonia la presenza dell'uomo fin dalla preistoria.
SocietàModifica
Evoluzione demograficaModifica
Abitanti censiti[4]

Lingue e dialettiModifica
La variante del sardo parlata a Bauladu è riconducibile alla Limba de mesania.
NoteModifica
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 giugno 2019.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su protezionecivile.gov.it.
- ^ Comunu de Bauladu - Comune di Bauladu, Comune di Bauladu. URL consultato il 22 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 23 febbraio 2015).
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
BibliografiaModifica
- Manlio Brigaglia, Salvatore Tola (a cura di), Dizionario storico-geografico dei Comuni della Sardegna, Sassari, Carlo Delfino editore, 2006, ISBN 88-7138-430-X.
- Francesco Floris (a cura di), Grande Enciclopedia della Sardegna, Sassari, Newton&ComptonEditori, 2007.
Voci correlateModifica
Altri progettiModifica
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Bauladu
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Bauladu
Collegamenti esterniModifica
- La scheda del comune nel portale Comunas della Regione Sardegna, su comunas.it.