La Becca Trecare (pron. fr. AFI: [tʁekaʁ] - Pointe Trécare o Pointe Trécar (grafie omofone) in francese) (3032 m s.l.m.)[1] è una montagna dei Contrafforti valdostani del Monte Rosa nelle Alpi Pennine. Si trova in Valle d'Aosta tra la Valtournenche e la Val d'Ayas.

Becca Trecare
(FR) Pointe Trécare
La Becca Trecare dal rifugio Perucca-Vuillermoz
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Valle d'Aosta
Altezza3 032 m s.l.m.
CatenaAlpi
Coordinate45°51′28.72″N 7°40′35.8″E / 45.857978°N 7.676611°E45.857978; 7.676611
Altri nomi e significatiPointe Trécar
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Italia
Becca Trecare (FR) Pointe Trécare
Becca Trecare
(FR) Pointe Trécare
Mappa di localizzazione: Alpi
Becca Trecare
Dati SOIUSA
Grande ParteAlpi Occidentali
Grande SettoreAlpi Nord-occidentali
SezioneAlpi Pennine
SottosezioneAlpi del Monte Rosa
SupergruppoContrafforti valdostani del Monte Rosa
GruppoCostiera Tournalin-Zerbion
CodiceI/B-9.III-B.4

Toponimo modifica

 
Versante che si affaccia sul vallone di Chamois della Becca Trecare

"Becca Trecare" significa "monte dei tre confini"[2]; infatti dalla montagna si originano tre dorsali e altrettanti valloni: quello di Nannaz, quello di Chamois e quello di Cheneil.

Caratteristiche modifica

 
La cresta che raggiunge la Becca Trecare dal Col di Nana

La montagna è collocata lungo la cresta che dal Grand Tournalin conduce verso sud alla Becca di Nana. Il Col de Nannaz separa la Becca Trecare dalla Becca di Nana mentre tra la Becca Trecare ed il Grand Tournalin si inserisce il Petit Tournalin.

Salita alla vetta modifica

Si può salire sulla montagna partendo dal Rifugio Grand Tournalin e passando per il Col de Nannaz (raggiungibile anche da Chamois), oppure da Cheneil. La cresta nord è denominata Crête du diable (che significa in francese Cresta del diavolo) e offre un itinerario su roccia.

Note modifica

  1. ^ Assessorato al Turismo, Sport, Commercio, Agricoltura e Beni culturali, Amponey - Becca Trécare, su lovevda.it, Regione Autonoma Valle d'Aosta. URL consultato il 4 agosto 2020.
  2. ^ Rivista, vol. 51, Milano, Club Alpino Italiano, 1932, p. 376. URL consultato il 4 agosto 2020.

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