Beilicato di Lâdik

Il Principato (o beylicato (beylik), emirato) di Lâdik (in turco: ˈladic), era stato occupato da una delle dinastie turcomanne, gli Oghuz che si stabilirono in Anatolia alla fine del sultanato seldjoukide di Roum, dove costituiva uno dei principati di frontiera. La dinastia cadde nella seconda parte del periodo noto come l'epoca dei Beilikati turchi d'Anatolia.

Beilicato di Lâdik
Dati amministrativi
Lingue parlateTurco
CapitaleLâdik
Politica
Forma di governoMonarchia costituzionale
Nascita1262
Fine1368 o 1390
Territorio e popolazione
Evoluzione storica
Preceduto daborders Sultanato di Rum
Succeduto daBandiera dell'Impero ottomano Impero ottomano
Ora parte diBandiera della Turchia Turchia

Il suo nome deriva dalla città di Laodicea al Lico, i cui resti si trovano a circa 6 km a nord-est della città di Denizli (nella provincia di Denizli in Turchia), in corrispondenza dei moderni villaggi di Eskihisar, Goncali e Bozburun. Si chiama anche il Beylik di İnançoğlu dovuto alla dinastia che vi regnò; in turco İnançoğulları [1] dal Regno di İnanç nel 1289. Il beylicato scompare nel 1368 annesso dai Germiyanidi.

L'attuale provincia turca di Denizli era chiamata la sanjak (sub-provincia) di Lâdik sin dai primi anni della Repubblica di Turchia.

Storia modifica

La capitale modifica

La città di Denizli è costruita accanto alle rovine dell'antica città di Laodicea al Lico, che fu distrutta alla fine del V secolo da un terremoto. Laodicea è stata poi abbandonata durante le guerre tra Bizantini e Selgiuchidi. La città di Denizli fondata dai Seldjoukidi, nelle vicinanze dell'antica Laodicea, è stata prima chiamata Ladik per alterazione di Laodicea al Lico.

Ibn Battûta si ferma a Ladik nel 1333. Sulla strada è messo in guardia dal pericolo dei Germiyanidi (Germiyān nel libro) da colui che egli definisce il Sultano di Gölhisar Mehmed Çelebi, fratello dell'Hamidide Necmeddin Ishak bey:

«[...] il sultano mandò un drappello di cavalieri a scortarci fino a Lādhiq, perché la zona è infestata da una banda di briganti, i cosiddetti Germiyān, che sostengono di discendere da Yazīd ibn Mu’āwiya e controllano la città di Kütahya - ma Dio ce ne protesse e giungemmo quindi a Lādhiq, anche detta Ṭoñuzlu[2], ovvero «la Città dei porci».
Magnifica e imponente con le sue sette moschee del venerdì, Lādhiq possiede giardini stupendi, acque inestinguibili, fontane zampillanti e bei mercati. Quanto agli artigiani, quasi tutte donne bizantine, producono un eccezionale tessuto di cotone broccato d'oro, chiamato con il nome della città, che dura a lungo grazie alla qualità e alla robustezza del filato.»

I Bey di Ladik modifica

Inizialmente, Mehmed bey è nominato governatore della zona di confine con l'Impero bizantino intorno a Denizli, dai Seldjoukidi del Sultanato di Rum. Mehmed Bey, suo fratello Ilyâs e il suo genero Ali sono della famiglia dei Germiyanidi. Sono vassalli dei Sultani di Roum, i quali sono a loro volta vassalli dei Mongoli Ilkhanidi dopo la Battaglia di Köse Dağ (26 giugno 1243). [3] A quel tempo, il sultanato di Roum è ripartito tra i tre figli di Kay Khusraw II : il maggiore Kay Kâwus II regna solo sulla regione di Konya. Nel 1260, Kay Kâwus II abbandona Konya e si rifugia in Crimea. Nel 1261, Mehmed Bey approfitta della situazione e si dichiara indipendente dai Seldjoukidi del Sultanato di Roum, ma resta vassallo dell'Ilkhan Hülagü col titolo di Ghazi. Un anno più tardi, Mehmed viene tradito da suo genero Ali, viene fatto prigioniero e giustiziato dagli Ilkhanidi.

Nel 1262, Ali succede a suo suocero Mehmed. Nel 1284, l'Ilkhan Ahmad Teküder designa Ghiyâth ad-Dîn Mas`ûd II come successore al titolo di sultano di Roum. Nel 1286, Mas`ûd (Mesud) sceglie come capitale Kayseri e non Konya. [4] Mas`ûd ingaggia alcune campagne militari contro tutti gli emergenti principati turkmeni in Anatolia, sempre con il supporto dei Mongoli, anche con truppe mongole. Conduce delle battaglie contro i Karamanidi e gli Eşrefoğulları, sotto la supervisione del grande Vizir Sahip Ata. Ali Bey perde il principato (emirato).

İnanç [5] figlio di Ali, gli succede (prima del 1332, probabilmente già nel 1314). Nel 1319, Timurtaş, è nominato governatore dell'Anatolia. Timurtaş è il primogenito di Chupan, rappresentante dell'ultimo grande Ilkhan di Persia Abu Saïd Bahadur. [6] Nel 1324, Timurtaş sottomette i due principati degli Hamididi e del Beilikato di Tekke. [7] Nel 1327, Chupan, caduto in disgrazia, viene fatto giustiziare dall'Ilkhan. Timurtaş si rifugia in Egitto dai Mamelucchi, i quali, per non far torto ad Abu Saïd, lo sopprimono. La fine di Chupan e la scomparsa di Timurtaş, seguita dalla morte di Abu Saïd otto anni dopo, lasciano l'Anatolia senza padrone e libera gli emiri turchi locali. [6] Nel 1333, Ibn Battûta incontra İnanç (Yenendj nel libro) :

«Egli (il sultano di Ladik) è Yenendj bec (beg, bey), ed è uno dei principali sultani della terra dei Roûm. … Questo è successo durante il mese del ramadhân.[8] Siamo andati a trovarlo e gli abbiamo porto il saluto. … Noi abbiamo recitato col principe la preghiera al tramonto del sole ; gli servirono da mangiare ; abbiamo terminato il periodo di digiuno con lui e poi siamo ritornati. … la festa del termine del digiuno[9] noi abbiamo trovato a Lâdhik, siamo andati al luogo di preghiera ; … Suo figlio Mourâd bec ci ha convocati ; abita in un giardino situato all'esterno della città, perché era allora la stagione della frutta.»

Murad Arslan[10] succede a suo padre İnanç nel 1335.

İshak succede a Murad Arslan. İshak è un protettore di artisti e scienziati, il suo regno termina quando i Germiyanidi conquistano Denizli nel 1368.

La dinastia modifica

 
Carta dei beilikati d'Anatolia formatisi dopo la Battaglia di Köse Dağ (26 giugno 1243). Denizli è situata approssimativamente al punto di incontro dei tre beylicati di Aydınidi, di Germiyanoğulları e di Hamidoğulları.
Date[11] Nome Nome turco Figli di  
1261-1262 Muhammad Mehmed Fondatore del beylicato. Legato alla famiglia dei Germiyanides.
1262-prima 1332[12] `Alî Ali Genero di Mehmed.
prima 1332-1335 Inantch İnanç Ali Eponimo degli İnançoğulları.
1335-1362 Mûrad Arslan Murad Arslan İnanç  
1362-1368 Ishâq İshak Murad Arslan  
1368 Annessione al beylicato di Germiyan.

Note modifica

  1. ^ İnançoğulları plurale turco di İnançoğlu, figli di İnanç.
  2. ^ Il nome di Ṭoñuzlu dato alla città di Ladik significa Città dei suini, e probabilmente dovuta alla presenza dei cristiani, allevatori di maiali, e sarà all'origine del nome attuale della città : Denizli. Un'altra ipotesi, frequentemente riportata, sull'origine del nome di Denizli sarebbe la presenza abbondante di acqua : Denizli significa vicino al mare o al lago.
  3. ^ Dopo il 26 giugno 1243 anche il periodo di egemonia mongola nel regno selgiuchide viene chiamato Ilkhanato.
  4. ^ (EN) John E. Woods, Anatolia, Division and decline, in Encyclopædia Britannica 2007 Ultimate Reference Suite, Chicago, Encyclopædia Britannica, 2008..
  5. ^ İnanç, (pronuncia /i.nɑnʧ/) in turco fede; credo; culto.
  6. ^ a b René Grousset, Règne d’Aboû Sa’îd. (PDF), in op. cit., pp. 487-488 (.pdf).
  7. ^ Ibn Battûta, Du Sultan d’Anthâlïah (PDF), in op. cit., vol. II, pp. 116 (.pdf) note 190.
  8. ^ Mese del ramadhân 733 A.H., sarebbe dal 16 maggio al 14 giugno 1333.
  9. ^ La festa del termine del digiuno (Aïd el-Fitr) è il 15 giugno 1333.
  10. ^ Arslan in turco moderno aslan significa leone; coraggioso.
  11. ^ Date imprecise, i siti in lingua turca danno date talvolta discordanti.
  12. ^ Sui siti in lingua turca che trattano di questa dinastia si riportano date tra 1289 e 1332.

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica

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