Beppe Severgnini

giornalista, saggista, opinionista e conduttore televisivo italiano

Giuseppe Severgnini, detto Beppe (Crema, 26 dicembre 1956), è un giornalista, saggista, opinionista e conduttore televisivo italiano. È editorialista e vicedirettore del Corriere della Sera, dov'è arrivato nel 1995. Per il quotidiano ha creato il blog/forum Italians nel 1998, tiene l'omonima rubrica dal 2001, la videorubrica FotoSintesi dal 2019 e il podcast RadioItalians dal 2021. Ha diretto il settimanale 7-Sette tra il 2017 e il 2019. È stato corrispondente in Italia per The Economist dal 1996 al 2003. Dal 2013 al 2021 è stato opinionista per The New York Times[1].

Beppe Severgnini al Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia nel 2014

BiografiaModifica

Attività giornalisticaModifica

Figlio di un notaio[2], Angelo Severgnini (1917-2016), e di Carla Tonghini (1929-1997), dopo gli studi a Crema, dove consegue il diploma di maturità classica presso il Liceo classico Alessandro Racchetti nel 1975, e prima della laurea in Giurisprudenza, con tesi in diritto internazionale, presso l'Università degli Studi di Pavia, scrive i primi articoli per il quotidiano La Provincia di Cremona e svolge un tirocinio a Bruxelles presso la Commissione della Comunità europea (1979/80). Nel 1981 comincia a lavorare per Il Giornale, reclutato da Indro Montanelli. Appena ventisettenne, viene inviato come corrispondente da Londra. Negli anni della crisi del regime comunista è inviato da vari Paesi di Europa dell'Est e Asia, comprese Russia e Cina. Dopo aver lasciato Il Giornale ed aver seguito Montanelli a La Voce nel 1994, si trasferisce come corrispondente dagli USA a Washington[3][4].

Con la fine dell'esperienza de la Voce approda nel 1995 al Corriere della Sera. Il 3 dicembre 1998 apre il blog Italians. Severgnini istituisce la tradizione delle Pizze Italians, incontri conviviali tenuti in 104 città di cinque continenti dal 1999 al 2010. Nel 2005 è protagonista, insieme ai colleghi Marco Pratellesi e Giovanni Angeli, del lancio della nuova versione del sito del Corriere della Sera[5][6]; nel 2011 crea la rubrica animata Tre minuti, una parola, nella quale si propone di commentare settimanalmente un vocabolo particolarmente usato.

Appassionato di calcio, e appassionato tifoso dell'Inter, dal 2001 al 2011 collabora settimanalmente a La Gazzetta dello Sport (con alcune rubriche, tra cui "SportItalians").[7]

In parallelo all'attività giornalistica italiana, collabora regolarmente con alcune testate internazionali, in qualità di commentatore in lingua inglese. Tra il 1991 e il 1993 scrive per The European e The Sunday Times. Nel 1993 si trasferisce a Londra per lavorare nella redazione centrale di The Economist, per cui è poi corrispondente dall'Italia (dal 1996 al 2003). Dal 2010 al 2011 scrive alcuni op-ed per il Financial Times[3] e dal 2013 al 2021 è opinion writer per The New York Times[8]

Attività letterariaModifica

Nei suoi libri, quasi tutti editi da Rizzoli, Severgnini affronta temi interculturali, sociali, politici, linguistici e di costume.

Dopo una raccolta di articoli pubblicata a Crema nel 1981, intitolata Parlar sul serio, Beppe Severgnini trova ispirazione nell'esperienza britannica e pubblica Inglesi (1990) e L'inglese. Lezioni semiserie (1992), in cui affronta il tema del carattere, della cultura e della lingua inglese, seguiti da Italiani con valigia (1993): nato come un resoconto dell'esperienza come inviato nei paesi dell'Est europeo appena usciti dal comunismo, si trasforma in uno studio sui comportamenti dei connazionali in viaggio.

Un italiano in America (1995), è il tentativo di spiegare la cultura degli USA in modo originale e divertente, attraverso il racconto di un anno vissuto con la famiglia a Washington DC, nel quartiere di Georgetown. Tradotto da Giles Watson e pubblicato dalla casa editrice Doubleday con il titolo Ciao, America (2002), è diventato national bestseller negli USA. Poco noto e mai ristampato è il volume illustrato Confronti (1996). In Italiani si diventa, uscito nel 1998, Severgnini racconta l'infanzia e la gioventù, legando la storia personale alla storia sociale dell'Italia; il libro è stato ripubblicato nel 2015, con una nuova introduzione e cinque nuovi capitoli, corredato da «illustrazioni d'autore» (oggetti e foto ritrovati in «lunghe giornate di speleologia domestica»).

Manuale dell'imperfetto viaggiatore (2000), Manuale dell'uomo domestico (2002) e Manuale dell'imperfetto sportivo (2003) sono raccolte tratte dalla sua attività giornalistica, in particolare dalle rubriche per Qui Touring, Io Donna (settimanale del Corriere della Sera) e Sportweek.

La passione per l'Inter lo porta a scrivere quattro libri di argomento sportivo: Interismi (2002), Altri interismi (2003) e Tripli interismi (2007), in seguito alla vittoria dello scudetto da parte della squadra milanese. Tre anni dopo, la tetralogia si conclude con Eurointerismi. La gioia di essere neroazzurri (2010), in cui Severgnini celebra la prima tripletta (scudetto, Coppa Italia e Champions League) di una squadra italiana. Nel 2019 esce Infiniti interismi, raccolta di tutti gli "scritti nerazzurri" di Beppe Severgnini. Nel 2020 una edizione Audible aggiornata, dal titolo Interismi 2000 - 2020, un’antologia nerazzurra. Nel 2021 arriva Inter Nos, per festeggiare il 19º scudetto.

Nel 2005 esce La testa degli italiani, una sorta di guida - per connazionali e stranieri - al carattere nazionale. La traduzione inglese del libro (ad opera di Giles Watson), pubblicata dall'editore Doubleday nel 2006 negli USA, diventa un New York Times Bestseller. Il libro viene poi tradotto in altre quattordici lingue, tra cui francese, tedesco, spagnolo, portoghese, cinese, russo, arabo e vietnamita.

Del 2007 è L'italiano. Lezioni semiserie, in cui l'autore suggerisce con ironia e metodo regole per migliorare il proprio stile di scrittura. In occasione del decennale di Italians, il 3 dicembre 2008, Severgnini presenta Il giro del mondo in 80 pizze, in cui tenta di dare uno spaccato dell'emigrazione italiana che ha conosciuto in un decennio di viaggi per il mondo.

Nell'ottobre del 2010 esce La pancia degli italiani. Berlusconi spiegato ai posteri, in cui individua in dieci «fattori» la spiegazione del successo della politica berlusconiana. Il libro sistematizza una serie di cinque lezioni tenute da Severgnini alla London School of Economics sulla persistenza del successo di «Mister B.», alias con il quale viene indicato Silvio Berlusconi. Per la prima volta è acquistabile online in versione accresciuta (con link a immagini e video) nei formati eBook e PDF. Il libro, tradotto da Giles Watson, nel 2011 viene pubblicato negli USA con il titolo Mamma mia! Berlusconi Explained for Posterity and Friends Abroad (editore Rizzoli International).

Nel 2012, in seguito a incontri nelle scuole e interventi nelle università, pubblica Italiani di domani, in cui identifica «otto porte verso il futuro» per la generazione nata dopo il 1980 (Talento, Tenacia, Tempismo, Tolleranza, Totem, Tenerezza, Terra, Testa). In seguito alle presentazioni del libro («cento volte in sedici regioni d'Italia»), nella edizione BUR (2014) il volume viene arricchito con una nuova sezione («Dodici cose che ho imparato da voi»).

Nel 2014 esce La vita è un viaggio, in cui Severgnini sceglie venti parole (da «Atlante» a «Sipario») per offrire «qualche consiglio per la traversata di questi anni difficili». Il libro raggiunge la vetta della classifica di vendita in Italia.

Nel 2015 è il turno di Signori, si cambia che raccoglie i grandi viaggi ferroviari dell'autore, in quattro continenti: tra questi Atlantico-Pacifico (due volte), Sydney-Perth, viaggi in Europa e in Italia. Nel 2019 il libro esce negli USA per Berkley/Penguin con il titolo Off the Rails, tradotto da Anthony Shugaar. L'edizione americana comprende anche il racconto del viaggio di nozze in Transiberiana (1986), l'ultima estate del comunismo vista da un treno (1989) e un viaggio Napoli-Londra con (una statuetta di) Donald Trump (2017).[9] Il libro - integrato con il racconto di altri viaggi ferroviari, alcuni risalenti agli Ottanta - nel 2019 esce negli Stati Uniti con il titolo Off The Rails - A Train Trip Through Life, pubblicato dall'editore Berkley - Penguin Book USA (traduzione di Anthony Shugaar).

Alcuni di questi viaggi sono stati ispirati da una proposta del Goethe Institut nel 2010: un viaggio in treno da Berlino a Palermo con il giornalista e scrittore tedesco Mark Spörrle. Le impressioni dei due autori sono pubblicate su un blog e riprese in una serie di video. Nel 2011, sempre su proposta del Goethe Institut e con la collaborazione di Corriere TV, i due giornalisti intraprendono un viaggio attraverso i binari d'Europa, partendo da Mosca e arrivando a Lisbona. Nel 2012, con Karl Hoffman, Severgnini attraversa in treno gli Stati Uniti d'America da Portland (Maine) a Portland (Oregon), realizzando una striscia quotidiana su Corriere TV e un programma televisivo per La7 (Atlantico-Pacifico).

Nell'ottobre 2018 Severgnini pubblica Italiani si rimane (editore Solferino) il seguito ideale di Italiani si diventa, una narrazione che ripercorre la carriera giornalistica e letteraria dell'autore, cercando di trarre insegnamenti utili per il lettore. Nel 2019 esce l'edizione BUR-Rizzoli, aggiornata con una nuova introduzione intitolata "Sei cose che ho imparato dal lavoro".

 
Beppe Severgnini al Festival Culturale Liberevento (2021)

A settembre 2020 arriva Neoitaliani (Rizzoli), un nuovo ritratto nazionale. Il libro, che prende le mosse dalla reazione italiana alla pandemia Covid, ruota su "50 motivi per essere italiani", che coprono tutti gli aspetti della nostra convivenza (dal carattere alla storia comune, dalla sanità all'istruzione, dall'alimentazione alla religione, dalla campagna alle città, ecc). Il 3 maggio 2022 è stato pubblicato negli USA (Vintage, PenguinRandomHouse) con il titolo Italian Lessons.

L'8 marzo 2022 è stato pubblicato Un italiano, una conversazione con Francesco Paolo Figliuolo, Commissario straordinario per l'emergenza Covid-19 (editore Rizzolli).

Attività televisivaModifica

Dopo le prime esperienze televisive per BBC 2 e Channel 4 in Gran Bretagna negli anni Novanta, Beppe Severgnini ha ideato e condotto il programma Italians, cioè italiani (1997) per Rai International e Rai 3, accogliendo una proposta di Renzo Arbore: una serie di trenta interviste agli italiani più conosciuti nel mondo (da Umberto Eco a Dario Fo, da Roberto Baggio ad Alberto Tomba, da Gina Lollobrigida a Monica Bellucci, da Aldo Rossi a Gae Aulenti). Nel 2001 e 2002, sempre per Rai 3, dodici puntate di Luoghi Comuni. Un viaggio in Italia.

Nel 2004 inizia la sua collaborazione con Sky TG24, conclusa nel 2011: per il nuovo canale satellitare conduce Severgnini alle 10, un programma di interviste a personaggi del mondo dell'informazione e dei media, Zona Severgnini e America 2008. Per Sky Sport segue i mondiali di calcio del 2006 in Germania. Nel 2011 apre le puntate di Le invasioni barbariche con Daria Bignardi. Dal 2011 è un commentatore fisso di Otto e mezzo su LA7, condotto da Lilli Gruber.

Dal 9 novembre 2015 conduce, in prima serata su Rai 3, il programma L'erba dei vicini; spiega che tratta di confronti tra l'Italia e i grandi paesi europei, gli USA e la Cina seguendo il motto «se siamo più bravi, possiamo insegnare. Se siamo meno bravi, dobbiamo imparare»[10]. Il programma ha avuto due serie di sei puntate ciascuna (2015 e 2016).

Attività radiofonica e audiolibriModifica

Dopo diverse collaborazioni con BBC Radio 4 e BBC World Service, nel 2000 ha curato e condotto per Rai Radio 2 Inglese perfetto, naturalmente, insieme a Lella Costa, e ha collaborato con Atlantis. Per Radio 24 ha inaugurato nel 2003 il programma preserale L'utopista. Dal 2007 al 2014 è stato opinionista di vari programmi di Radio Monte Carlo. Nel 2016/17 ha creato per Virgin Radio il programma del mattino Rock & Talk con Massimo Cotto, Maurizio Faulisi (Dr Feelgood) e Stefania Chiale.

Attività teatraleModifica

Il libro La vita è un viaggio (2014) è ispirazione per l'omonimo spettacolo teatrale che impegna Severgnini, insieme a Marta Rizi (attrice) e Elisabetta Spada/Kiss & Drive (musicista). La trama racconta l'incontro di tre persone, di età ed esperienze diverse, costrette a trascorrere la notte insieme in un aeroporto chiuso per sciopero dei voli. L'esordio è al Festival della letteratura di Mantova (5 settembre 2014), cui segue una tournée di cinquanta date, che dal 2014 al 2016 tocca una trentina di città italiane e Bruxelles.

Dal libro Signori, si cambia (2015) è nata una messa in scena musicale (La lingua misteriosa dei binari), presentata nel 2017 al Festival della Comunicazione di Camogli[11] e al Festival internazionale del giornalismo a Perugia (insieme alla cantante Simona Bondanza e i pianisti Alessandro Collina e Alex Trebo). L'autobiografia Italiani si rimane (2018) ha ispirato nel 2019 Diario sentimentale di un giornalista, che ha toccato venti città italiane (sul palco, alla consolle, Serena Del Fiore). Da Neoitaliani (2020) è nata Una stranissima primavera, in collaborazione con il pianista e cantante Carlo Fava. Nel 2021 Severgnini ha portato sul palco La cura delle parole, con Marta Rizi ed Elisabetta Spada. Al Festival della Comunicazione 2022 ha esordito Lo zen e l'arte della manutenzione dei social, con Carlo Fava.

Attività accademicaModifica

 
Severgnini interviene ad un evento sulle elezioni in Italia alla Chatham House (2013)

Ha insegnato all'Università di Parma (1998), di Pavia (2002) e alla Bocconi di Milano (2003 e 2006). Nel 2006 ha tenuto un ciclo di lezioni al Middlebury College, Vermont. È stato invitato al Massachusetts Institute of Technology come Research Fellow/Writer in Residence (2009). Nel 2009 ha sostenuto, all'interno delle attività dell'Università di Pavia, l'avvio del progetto Pavia Archivi Digitali, finalizzato alla conservazione del tempo e allo studio degli archivi digitali nativi di personalità della cultura contemporanea [12].

Nel 2013 è stato Isaiah Berlin Visiting Scholar a Oxford e Visiting Fellow a Ca' Foscari (Venezia). Dal 2009 al 2019 ha tenuto un corso al master di giornalismo "Walter Tobagi" dell'Università degli Studi di Milano. Nel 2021 è stato Visiting Lecturer al Politecnico di Milano. Nell'autunno 2022 tiene, presso il Collegio Ghislieri, un corso all'Università di Pavia dal titolo: "Farsi capire. Sei lezioni di chiarezza per professionisti".

Vita privataModifica

È sposato con Ortensia Marazzi, discendente di Fortunato Marazzi e membro del Consiglio di amministrazione della Fondazione ABIO, con la quale ha un figlio: Antonio.

Severgnini ha giocato nell'Osvaldo Soriano Football Club (la nazionale italiana di calcio degli scrittori) ed è presidente dell'Inter Club di Kabul.

È socio del Reform Club di Londra dal 1986, testimonial per l'ABIO (Associazione per il Bambino in Ospedale) e cattolico praticante.[13]

Posizioni politicheModifica

Severgnini si definisce un liberal progressista, a favore del DDL Zan[13], sostenitore di Matteo Renzi e del suo governo[14]. In vista delle elezioni politiche del 2013 si è scritto che Renzi avrebbe proposto a Severgnini la candidatura tra le file del Partito Democratico[15], ricevendo un rifiuto come rivelato anche da Ferruccio De Bortoli, direttore di Severgnini al Corriere della Sera.[16]

Severgnini si è espresso duramente contro la Brexit, (il processo d'uscita del Regno Unito dall'UE)[17], è stato molto critico verso Donald Trump, candidato (e poi vincitore) dei Repubblicani alle elezioni presidenziali statunitensi del 2016[18], e avverso a Giuseppe Conte.[19]

PremiModifica

  • Premiolino 1989 (per i servizi da piazza Tienanmen, Pechino)
  • Premio Insud 1990
  • Premio Rhegium Iulii 1993
  • Palma d'oro Letteratura Umoristica Bordighera 1998
  • Premio Satira Politica Forte dei Marmi 1999
  • Premio Caravella Luciano Cirri 2001
  • Premio Fregene 2001 (per il blog Italians)
  • Premio Iglesias 2004
  • Premio Estense Gianni Granzotto 2004
  • European Journalist of the Year (Bruxelles) 2004
  • Transatlantic Award (American Chamber of Commerce in Italy) 2006
  • Medaglia d'oro Società Dante Alighieri 2007
  • Premio Val di Sole 2008
  • Premio Gianni Brera 2010
  • Premio Navicella Sardegna 2010
  • Premio Cesco Tomaselli 2010
  • Premio Andrea Fortunato 2011
  • Premio Mario Borsa 2011
  • Twitter Awards #TA12 Miglior giornalista dell'anno 2012
  • Blogfest Twitter Italian Award #MIA2012
  • Premio Amerigo 2012
  • Premio Cesare Pavese 2013
  • Premio Elsa Morante 2014
  • Premio Eugenio Montale / Fuori di casa 2016
  • Premio Ennio Flaiano 2017 (per il programma Rock&Talk, Virgin Radio)
  • Premio Ferrari "Copertina dell'anno" 2018 (per il settimale "7", Corriere della Sera)
  • Premio Pietro Calabrese 2019
  • Premio Città di Arona 2020
  • Premio Li Omini Boni Vinci (Firenze) 2020
  • Premio Gentile da Fabriano 2021
  • Premio Castelsardo 2021
  • Premio "Giornalista dell'anno" 2022 Associazione Nazionale Alpini (per "Un Italiano", scritto con F.P. Figliuolo)
  • Premio Lamarmora 2022

OnorificenzeModifica

Nel settembre 2001 la regina d'Inghilterra, Elisabetta II, gli ha conferito il titolo di Officer (of the Order) of British Empire, nel 2010 è stato nominato "Benemerito di Polonia" e nel 2011 il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano lo ha insignito dell'onorificenza di Commendatore della Repubblica.

Nel 2004 è stato scelto come European Journalist of the Year, un tradizionale riconoscimento assegnato a Bruxelles dai lettori del settimanale belga European voice; nel 1998 e 2011 è stato scelto come "laureato dell'anno" e ha ricevuto la medaglia teresiana dall'Università degli Studi di Pavia.

  Ufficiale dell'Ordine dell'Impero Britannico
— Londra, 2001
  Commendatore della Repubblica Italiana
— Roma, 2011

OpereModifica

LibriModifica

AudiolibriModifica

  • Italiani di domani, Roma, Emons Audiolibri, 2013
  • La vita è un viaggio, Roma, Emons Audiolibri, 2014
  • Italiani si rimane, Audible, 2019
  • Italiani si diventa, Audible, 2019
  • Signori, si cambia, Audible, 2019
  • La testa degli italiani, Audible, 2019
  • Un italiano in America, Audible, 2019
  • Inglesi, Audible, 2019
  • L'inglese. Lezioni semiserie, Audible, 2019 (lettura con Marta Rizi)
  • L'italiano. Lezioni semiserie, Audible, 2019
  • Italiani con valigia, Audible, 2020
  • Italians, il giro del mondo in 80 pizze, Audible, 2020
  • La pancia degli italiani, Audible, 2020
  • Manuale dell'Uomo Domestico, Audible 2020
  • Manuale dell'Uomo Sociale, Audible, 2020
  • Neoitaliani, Audible, 2020
  • Interismi 2000 - 2020. Un'antologia nerazzurra, Audible, 2021
  • Inter Nos, Audible 2021

NoteModifica

  1. ^ (EN) Beppe Severgnini, su nytimes.com.
  2. ^ Addio al notaio Severgnini, su crema.laprovinciacr.it, 14 marzo 2016. URL consultato il 2 febbraio 2020 (archiviato il 2 febbraio 2020).
  3. ^ a b Beppe Severgnini, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  4. ^ Paolo di Paolo, Tutte le speranze: Montanelli raccontato da chi non c'era, Rizzoli, 2014, ISBN 978-88-586-6598-5. URL consultato il 12 febbraio 2015.
  5. ^ Andrea Bettini, Giornali.it: la storia dei siti internet dei principali quotidiani italiani, Ed.it, 2006, pp. 87, 93, ISBN 88-89726-03-2. URL consultato il 12 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 12 febbraio 2015).
  6. ^ Marco Pratellesi, New journalism: teorie e tecniche del giornalismo multimediale, Bruno Mondadori, 2004, p. 68, ISBN 88-424-9719-3. URL consultato il 12 febbraio 2015 (archiviato il 12 febbraio 2015).
  7. ^ Beppe Severgnini, Mulinelli monelli, cagnotti coreani, nodi bestiali, ricciole irriverenti: ecco il mio kit da pescatore, in SportWeek, La Gazzetta dello Sport, 7 settembre 2002.
  8. ^ Beppe Severgnini, New York Times, su nytimes.com. URL consultato il 9 novembre 2019 (archiviato il 9 novembre 2019).
  9. ^ Off the Rails, su penguinrandomhouse.com. URL consultato il 3 dicembre 2019 (archiviato il 3 dicembre 2019).
  10. ^ Carlo Tecce, «I guai di RAITRE. Sprechi», venerdì 17 luglio 2015, «Il Fatto Quotidiano», p.12
  11. ^ La lingua misteriosa dei binari, su festivalcomunicazione.it.
  12. ^ Pavia Archivi Digitali, Storia, su pad.unipv.it. URL consultato l'11 marzo 2022.
  13. ^ a b   DDL Zan, Severgnini: "Sono un Cattolico praticante ma questa è un'ingerenza sbagliata", 24 giugno 2021. URL consultato il 1º maggio 2022. Ospitato su La7.
  14. ^ Severgnini ha scritto: «Il nuovo Presidente del Consiglio [Matteo Renzi] dovrà tirare fuori le sue qualità e vincere le proprie debolezze: perché la sua prima volta è forse la nostra ultima spiaggia», cfr. Corriere della Sera, 18 febbraio 2014.
  15. ^ Anche Beppe Severgnini con il Pd? Per Pizzetti Senato più sicuro nella stessa lista ci sarà Magnoli, su cremonaoggi.it, CremonaOggi, 7 gennaio 2013. URL consultato l'11 novembre 2019 (archiviato l'11 gennaio 2013).
  16. ^ Ferruccio De Bortoli ha scritto «Matteo Renzi, che era ancora soltanto il sindaco di Firenze, spinse molto perché si candidasse, sempre nelle file del PD, Beppe Severgnini. La tentazione anche in questo caso fu forte, ma alla fine, con mio grande sollievo, Beppe disse di no. Fu durissima convincerlo. Credo che la moglie la pensasse come me», cfr. Ferruccio De Bortoli, «Poteri forti (o quasi)», La nave di Teseo, 2017.
  17. ^ Severgnini ha scritto: «La decrepita alleanza ha vinto. Ha preferito il passato al futuro, i ricordi ai sogni, l'illusione al buon senso», cfr. Uno sgambetto ai più giovani, su pressreader.com, Corriere della Sera, 25 giugno 2016. URL consultato l'11 novembre 2019 (archiviato il 21 dicembre 2016).
  18. ^ Severgnini ha scritto «nessuno, da sobrio, affiderebbe a un personaggio del genere la guida della prima potenza del mondo... consegnare l'America a un tipo così è come affidare lo Shuttle a un gorilla...», cfr. «Gli ultrà di Donald», «Corriere della Sera», domenica 6 novembre 2016, p.39
  19. ^ La stoccata di Beppe Severgnini a Conte: "Parla come se fosse Garibaldi pur avendo perso 6 .... URL consultato il 29 ottobre 2022.
  20. ^ Albo d'oro - Di seguito, i vincitori del premio “Rhegium Julii” Edito dal 1972 ad oggi, su circolorhegiumjulii.wordpress.com, Il Blog del Rhegium Julii. URL consultato l'11 novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 24 aprile 2019).
    «1993 Saggistica: Beppe Severgnini, Italiani con valigia, Rizzoli»

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