Białystok

città polacca

Białystok (in bielorusso Беласток?, Bielastok; in russo Белосток?, Belostok; in lituano Balstogė; in tedesco Bjelostock[1]; in italiano storicamente Bialistocco) è una città polacca del voivodato della Podlachia, la decima città più grande della Polonia e la più grande città della Polonia nord-orientale.

Białystok
comune
Białystok – Stemma
Białystok – Bandiera
Białystok – Veduta
Białystok – Veduta
Plazza del Mercato di Kościuszko
Localizzazione
StatoBandiera della Polonia Polonia
Voivodato Podlachia
Distretto Białystok
Amministrazione
SindacoTadeusz Truskolaski (Piattaforma Civica) dal 5-12-2006
Territorio
Coordinate53°07′N 23°10′E / 53.116667°N 23.166667°E53.116667; 23.166667 (Białystok)
Altitudine120-160 m s.l.m.
Superficie102,12 km²
Abitanti295 683 (2022)
Densità2 895,45 ab./km²
Comuni confinantidistretto di Białystok
Altre informazioni
Cod. postale15-001
Prefisso85
Fuso orarioUTC+1
TargaBI
Cartografia
Mappa di localizzazione: Polonia
Białystok
Białystok
Sito istituzionale

Città natale di Ludwik Lejzer Zamenhof, il padre dell’esperanto, nonché dell’inventore del vaccino per la poliomielite Albert Bruce Sabin, nel 2009 la sua popolazione era di 294 399 abitanti, con un'area urbana di circa 402 000 abitanti.

Toponomastica modifica

Secondo la leggenda, il toponimo sarebbe stato dato alla città dal granduca di Lituania Gediminas nel 1320 circa: nell'antica lingua polacca il nome potrebbe avere un significato simile a "pendio bianco" oppure "ruscello limpido". Precedenti nomi nelle diverse lingue sono stati Беласток, Balstogė, ביאַליסטאָק (Byalistok, Bjalistok), Бѣлостокъ (pre-1918), Белосток (post-1918) o Belostok.

Storia modifica

 
Parco di Branicki nel XVIII secolo

La prima citazione della città nelle fonti storiche è datata al 1437, anno in cui le terre intorno al fiume Biała vennero donate da re Casimiro a Raczko Tabutowicz, per passare successivamente (1547) alla famiglia Wiesiołowski, che fece costruire un castello e una chiesa. Alla morte dell'ultimo esponente della famiglia (1645), tutta la zona rientrò tra le proprietà del demanio, per essere poi donata a Stefan Czarniecki, nel 1661, come ricompensa per i servigi prestati in occasione della guerra, e della vittoria, contro gli svedesi. Quattro anni dopo, al matrimonio della figlia Aleksandra, passò, come dote, alla famiglia Branicki.

Nella seconda metà del XVIII secolo, l'hetman Jan Klemens Branicki, comandante in capo, ereditò l'area di Białystok: fu lui che trasformò i precedenti edifici in una magnifica residenza di un nobile, frequentata da artisti e scienziati ivi attirati dal suo mecenatismo. Durante il suo governo, nel 1749, per Białystok venne ufficializzato lo status di città.

 
Il centro città intorno al 1900

Con le spartizioni della Polonia successive alla fine della Confederazione polacco-lituana, Białystok divenne dapprima nel 1795 parte del regno di Prussia, poi dopo la pace di Tilsit, firmata nel 1807, passò all'Impero russo. Durante il XIX secolo la città assurse a maggior centro dell'industria tessile, portando la popolazione al quadruplicamento in un trentennio circa (1857 13.787 abitanti, 1889 56.629), con altri 10.000 abitanti guadagnati in soli 12 anni: in questo periodo la maggior parte della popolazione era di religione ebraica.

Dopo lo scoppio della prima guerra mondiale, avvenuta nel 1914, i primi bombardamenti distrussero la località il 20 aprile 1915; il 13 agosto l'esercito imperiale tedesco fece la sua apparizione nelle vie della città, inglobando Białystok nella regione occupata dell'Ober Ost. Nel marzo del 1918 fu annessa alla Repubblica Popolare Bielorussa, e solo pochi mesi dopo (luglio) entrò nella provincia lituana, divenendo capitale della regione lituana meridionale. Il 19 febbraio dell'anno successivo la città fu conquistata dalla Polonia. Nel corso del 1920, sottomessa dalle truppe sovietiche durante la guerra sovietico-polacca, fu per breve tempo il quartier generale del Comitato rivoluzionario provvisorio polacco sotto il comando di Julian Marchlewski.

 
La visita di Józef Piłsudski a Bialystok nel 1921

Negli anni '20 e '30 Białystok fu nuovamente parte della Polonia indipendente, fino al settembre 1939 quando venne occupata prima dall'esercito tedesco e poi da quello sovietico secondo quanto stabilito nel protocollo segreto di Molotov-Ribbentrop che la annetteva alla repubblica bielorussa, con la contemporanea creazione del vobłasć di Biełastok.

Il 27 giugno 1941 Białystok cadde nelle mani dei nazisti, a seguito dell'invasione tedesca dell'Unione Sovietica. Fin dall'inizio dell'occupazione, i nazisti perseguirono dei saccheggi ed un crudele e spietato sterminio di tutta la popolazione non germanica. Già la mattina del 27 giugno i nazisti circondarono la piazza della città vicino alla sinagoga (che era la maggiore completamente in legno dell'Europa orientale), costringendo gli abitanti a fuggire in strada; alcuni di questi vennero catturati, messi al muro e fucilati sul posto. Altri, 800 persone circa, compresi donne e bambini, vennero rinchiusi nella sinagoga, che venne poi incendiata. L'attacco nazista continuò con il lancio di granate sulle abitazioni vicine e altri spari: le fiamme si espansero agli edifici confinanti, mescolandosi con le esplosioni causate dalle bombe, e l'intera piazza fu inghiottita dalle fiamme. Secondo alcune fonti, solo in quel giorno circa 2 000-2 300 ebrei perirono. L'intera popolazione ebraica superstite fu quindi confinata in quello che sarà conosciuto come il ghetto di Białystok.

Già nelle prime settimane di occupazione, nacquero in città alcuni gruppi antifascisti, che riuscirono poi ad organizzare, negli anni successivi, un movimento di resistenza ben strutturato. Durante l'ultimo anno dell'occupazione, una scuola superiore clandestina cominciò a formare studenti, che, in alcuni casi, presero parte al movimento di resistenza clandestina, col risultato che molti di essi vennero incarcerati, uccisi, o deportati nei campi di concentramento. Il 15 agosto 1943 iniziò una rivolta nel ghetto, e qualche centinaio di ebrei avviò una lotta armata contro le truppe tedesche, che avevano cominciato una eliminazione pianificata degli abitanti del ghetto. La rivolta fu soffocata nel sangue e tutti gli abitanti del ghetto, inclusi donne e bambini furono avviati deportati e uccisi mei campi di sterminio. Meno di un migliaio di ebrei sopravvissero all'Olocausto.[2] Dopo la fine della seconda guerra mondiale vi si stabilirono molti polacchi provenienti dalle zone cedute dalla Polonia all'Unione Sovietica e divenne sede effettiva dell'arcidiocesi di Vilnius (già polacca), fatto che poi portò alla creazione di una propria sede vescovile (l'attuale arcidiocesi di Białystok).

Il 20 luglio 2019 si svolse in centro città il primo Gay Pride. Gruppi di ultradestra, armati di catene, mazze e pietre, attaccarono i manifestanti, causando molte vittime.[3]

Clima modifica

Białystok
(1991-2020)
Fonte: meteomodel.pl[4]
Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) −0,41,16,113,619,222,224,323,718,111,75,21,00,613,023,411,712,1
T. media (°C) −2,8−1,91,77,913,116,418,417,512,67,42,7−1,2−2,07,617,47,67,7
T. min. media (°C) −5,4−4,9−2,42,26,810,312,611,67,73,60,2−3,6−4,62,211,53,83,2
T. max. assoluta (°C) 11,4
(2007)
16,4
(1990)
21,8
(1968)
29,3
(2012)
31,7
(1958)
32,8
(2021)
36,0
(1959)
35,2
(1992)
33,6
(2015)
25,4
(1966)
18,5
(2014)
13,8
(1961)
16,431,736,033,636,0
T. min. assoluta (°C) −35,4
(1987)
−32,9
(1970)
−24,0
(1987)
−8,3
(1981)
−4,5
(1980)
−0,2
(1991)
4,2
(1995)
0,2
(1966)
−5,1
(1986)
−11,2
(1956)
−20,7
(1965)
−29,3
(1996)
−35,4−24,0−0,2−20,7−35,4
Giorni di calura (Tmax ≥ 30 °C) 0,00,00,00,00,10,82,52,30,10,00,00,00,00,15,60,15,8
Giorni di gelo (Tmin ≤ 0 °C) 23,821,720,69,51,70,00,00,00,97,013,522,267,731,80,021,4120,9
Giorni di ghiaccio (Tmax ≤ 0 °C) 14,010,72,90,10,00,00,00,00,00,13,810,935,63,00,03,942,5
Nuvolosità (okta al giorno) 6,56,25,34,64,44,64,44,14,55,26,56,66,44,84,45,45,2
Precipitazioni (mm) 33,831,434,637,769,165,486,569,456,047,239,239,9105,1141,4221,3142,4610,2
Giorni di pioggia 8,98,08,17,69,69,410,48,38,68,28,98,925,825,328,125,7104,9
Nevicate (cm) 226,4258,4142,217,60,00,00,00,00,01,926,6110,2595,0159,80,028,5783,3
Giorni di neve 19,617,810,01,30,00,00,00,00,00,65,014,451,811,30,05,668,7
Umidità relativa media (%) 88,485,177,869,871,273,175,477,282,585,590,090,488,072,975,286,080,5
Ore di soleggiamento mensili 38,157,4122,1185,7254,1259,3256,9250,5161,8102,138,428,9124,4561,9766,7302,31 755,3
Pressione a 0 metri s.l.m. (hPa) 998,1997,2996,7996,2997,0996,4996,0997,5998,5999,0998,1998,0997,8996,6996,6998,5997,4
Tensione di vapore (hPa) 4,84,95,57,310,613,415,615,012,09,17,05,45,07,814,79,49,2
Vento (direzione-m/s) 2,92,82,82,62,32,22,11,92,12,42,82,82,82,62,12,42,5

Monumenti storici modifica

 
Parco di Branicki

La storia religiosa modifica

Per la maggior parte della sua esistenza, Białystok fu parte dell'arcidiocesi di Vilnius, capitale lituana che fu per secoli una città polacca (fra le due guerre mondiali, pur esistendo una Lituania indipendente, Vilnius fece parte della Polonia). La diocesi di Białystok venne eretta, come sede di rito latino, solo il 5 giugno del 1991; il 25 marzo 1992 fu elevata ad arcidiocesi metropolitana, con due diocesi suffraganee, quella di Drohiczyn, eretta ugualmente nel 1991, e Łomża, stabilita nel 1798, con un diverso nome.

Cultura modifica

La città ospita il Dipartimento di studi strumentali ed educativi, educazione musicale e studi vocali dell'Università della Musica Fryderyk Chopin con sede a Varsavia.[5]

Infrastrutture e trasporti modifica

 
Stazione ferroviaria

La città è servita dall'Aeroporto di Białystok.

Sport modifica

Białystok possiede una squadra di calcio di prima divisione, Jagiellonia Białystok, e una squadra minore, Hetman Białystok.

Amministrazione modifica

Gemellaggi modifica

La città è gemellata con:

Note modifica

  1. ^ VI. Deutscher Esperanto-Kongreß. (Bundestag des Deutschen Esperanto-Bundes) 1. Tag In: Lübeckische Anzeigen, 160. Jahrgang, Abend-Blatt, Nr. 280, Ausgabe vom 6. giugno 1911.
  2. ^ Białystok, in holocaust.cz
  3. ^ Polonia, attacco al Gay Pride: squadre dell'ultradestra pestano a sangue i manifestanti, su TPI, 22 luglio 2019. URL consultato il 23 luglio 2019.
  4. ^ (PL) Promedios y totales mensuales
  5. ^ Dipartimento di studi strumentali ed educativi a Białystok, su chopin.edu.pl. URL consultato il 13 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 16 gennaio 2020).
  6. ^ (EN) Twinning, su localgovernment.gov.mt. URL consultato il 21 febbraio 2023 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2020).

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

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