La biblioteca di Babele

racconto scritto da Jorge Luis Borges
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Disambiguazione – Se stai cercando l'omonima collana libraria curata da Franco Maria Ricci e dallo stesso Borges, vedi Biblioteca di Babele (collana).

La biblioteca di Babele (La biblioteca de Babel) è un racconto fantastico di Jorge Luis Borges, apparso dapprima nel 1941 nella raccolta Il giardino dei sentieri che si biforcano e poi nel 1944 all'interno del volume Finzioni.

La biblioteca di Babele
Titolo originaleLa biblioteca de Babel
AutoreJorge Luis Borges
1ª ed. originale1941
Genereracconto
Lingua originalespagnolo

Trama modifica

«...a rigore, basterebbe un solo volume, di formato comune, stampato in corpo nove o in corpo dieci, e composto d'un numero infinito di fogli infinitamente sottili[1]»

In esso si descrive un allucinante universo che essenzialmente è una biblioteca spazialmente infinita composta di sale esagonali, in cui 5 pareti sono occupate da 5 scaffali[2]. In ogni scaffale ci sono 32 libri da 410 pagine ciascuno. Ogni pagina ha 40 righe da 80 simboli,[3] che sono 22 lettere dell'alfabeto più lo spazio, il punto e la virgola. In definitiva la biblioteca raccoglie disordinatamente tutti i possibili libri di 410 pagine in cui si susseguono le sequenze dei 25 caratteri senza ordine, in tutte le possibili combinazioni.

A volte gli uomini sono riusciti a trovare espressioni sintatticamente corrette quali:

  • oh tempo le tue piramidi!
  • tuono pettinato
  • il crampo di gesso

ma fino a quel momento, prive di senso. Poiché i caratteri possono, per casualità, comporre a volte frasi di senso compiuto di lunghezza variabile, nella labirintica Biblioteca di Babele continuano a muoversi ed affannarsi gli uomini in cerca del Libro che contiene la Verità.

Poiché la biblioteca è infinita e poiché in ciascun libro può risiedere solo una finita sequenza di caratteri, ogni possibile libro di 410 pagine si ripete infinite volte, metafora questa dell'eterno ritorno.

Poiché nella biblioteca vi sono tutti i possibili libri di 410 pagine, non solo è presente il libro della Verità, ma anche ogni sua possibile variante e perfino il suo opposto, e gli uomini non hanno la possibilità di distinguerli.

Proprio perché vi esistono tutti i possibili libri di 410 pagine e tutte le verità e anche le falsità che vi si riescono a scrivere, nonché semplici sequenze senza alcun senso (puro rumore, quindi), la prospettiva della Biblioteca è incommensurabile con quella della specie umana.

Note modifica

  1. ^ Jorge Luis Borges, Finzioni, Einaudi 2006, p.78
  2. ^ La forma della biblioteca di babele, su aubreymcfato.com.
    «Nella "...versione da sempre conosciuta dal lettore italiano, come tradotta (magistralmente) da Franco Fortini [sic]" sono occupati 5 lati su 6. "Borges stesso si accorse dell’errore, emendando frettolosamente il racconto nella versione del ’56 (la versione originale è del ’41) e aumentando le uscite dell’esagono da una a due".»
  3. ^ La traduzione storica di Franco Lucentini indica 40 righe da 40 simboli, ma il testo originale in entrambe le versioni è "Cada página tiene cuarenta renglones. Cada renglón, ochenta letras de color negro."

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN215964311 · GND (DE7609879-5 · BNF (FRcb13330513f (data) · J9U (ENHE987010863141105171
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