Bisazza
Bisazza è un marchio italiano di design e produttore di mosaico di vetro per la decorazione di interni ed esterni di alto lusso[2].
Bisazza S.p.A. | |
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Stato | Italia |
Forma societaria | Società per azioni |
Fondazione | 1956 a Montecchio Maggiore |
Fondata da | Renato Bisazza |
Sede principale | Montecchio Maggiore |
Persone chiave | Piero Bisazza, amministratore delegato |
Settore | lusso |
Prodotti | Tessera (mosaico) |
Fatturato | 134 milioni di €[1] (2007) |
Sito web | www.bisazza.it/ |
Storia
modificaRenato Bisazza (1925-2012), padre di Piero e Rossella, rispettivamente Amministratore Delegato e Direttore della comunicazione, fonda nel 1956 ad Alte di Montecchio Maggiore l'azienda sotto il nome Vetricolor, nome del primo prodotto che caratterizza le iconiche tessere di mosaico in vetro. La denominazione diviene quella attuale nel 1989.[3]
L'azienda ha diverse filiali in tutto il mondo: in Europa a Milano, Berlino, Londra, Parigi e Barcellona, negli Stati Uniti a Los Angeles, New York e Miami, oltre ad alcuni showroom in Russia, India, Australia e nelle Filippine.[4]
Designer e collaboratori
modificaHanno collaborato o collaborano attualmente con l'azienda designer tra i quali: Toord Bontje, i fratelli Campana, Sandro Chia, Aldo Cibic, Carlo Dal Bianco, Tom Dixon, Barnaba Fornasetti, Stefano Giovannoni, Tricia Guild, Isao Hosoe, India Mahdavi, Jürgen Hermann Mayer, Alessandro Mendini, Greg Natale, Paola Navone, Fabio Novembre, Emilio Pucci, Andrée Putman, David Rockwell, Patricia Urquiola e Marcel Wanders.[5]
Prodotti e progetti
modifica- Interni del New Museum of Contemporary Art - New York. Ryūe Nishizawa e Kazuyo Sejima
- Interni della Stazione di Sankt Moritz - Sankt Moritz
- Interni del Groninger Museum - 1994, Gorninga. Alessandro Mendini
- Esterni del Palazzo Galmanini Portaluppi - 1956, Viale Beatrice d’Este 23, Milano
- Poltrona Monumentale Proust - 2005, Montecchio Maggiore. Alessandro Mendini
- Interni della Stazione Toledo a Napoli - 2012, Napoli. Óscar Tusquets
- Interni de La Seine Musicale - Boulogne-Billancourt
La Fondazione Bisazza
modificaAll'interno della sede principale ad Alte Ceccato, dove inizialmente era collocata la fabbrica, è ora ospitata la Fondazione Bisazza, un'area museale, su progetto dell’architetto e designer Carlo Dal Bianco, dedicata ad esposizioni temporanee e retrospettive legate all’architettura, al design e alla fotografia. Vi è inoltre una collezione permanente che ospita opere scultoree e di design industriale tra cui una versione scultorea della Poltrona Monumentale Proust, di Alessandro Mendini, alcune opere di Richard Meier, Fabio Novembre, Arik Levy, Aldo Cibic, Emilio Pucci, Domenico Paladino, John Pawson, Sandro Chia, Nobuyoshi Araki, Ettore Sottsass, Marcel Wanders e Patricia Urquiola[6].
È presente anche una collezione dedicata alla fotografia di architettura, con scatti di Berenice Abbott, Candida Höfer, Eugène Atget, Gabriele Basilico, Hiroshi Sugimoto, Julius Shulman e Roland Fischer[7].
Note
modifica- ^ (EN) A study of brands. Bisazza's high-end products a modern glass act, su glassinchina.com, China Glass Network, 18 gennaio 2009. URL consultato il 21 ottobre 2017.
- ^ Bisazza scommette sul lusso e supera i 70 mln di euro. In: Italia Oggi. Milano, 13 gennaio 2004, pag. 14
- ^ Marco Carminati, Accomodatevi sui mosaici futuri, su ilsole24ore.com, Il Sole 24 Ore. URL consultato il 21 ottobre 2017.
- ^ Cronologia dell'azienda, su bisazza.it (archiviato dall'url originale il 29 marzo 2019).
- ^ Designers, su bisazza.com.
- ^ LE INSTALLAZIONI, su fondazionebisazza.it.
- ^ LA COLLEZIONE DI FOTOGRAFIA DI ARCHITETTURA, su fondazionebisazza.it.
Collegamenti esterni
modifica- Sito aziendale, su bisazza.com.