Il Bivacco Margherita Bedin è un bivacco alpino del CAI situato nel gruppo delle Pale di San Lucano. Si trova sul pianoro della Prima Pala ad una quota di 2210 m s.l.m. È stato eretto nel 1977 dal gruppo alpinistico vicentino, in memoria di una loro socia, Margherita Bedin, deceduta sul Gran Sasso d’Italia[1].

Bivacco Margherita Bedin
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàTaibon Agordino (BL)
CatenaDolomiti
Dati generali
ProprietàGruppo Alpinistico Vicentino (GAV)

Struttura modifica

La piccola costruzione di legno con rivestimento in lamiera si distingue da altri bivacchi di tipo “Berti”[2] per la verandina dalle cui finestrelle panoramiche è possibile godere di una vista su importanti vette dolomitiche quali Civetta, Agner, Tofane e Cristallo, nonché sulla Valle di San Lucano e sulla Conca Agordina. L'alloggio è provvisto di 9 cuccette[3].

Sentieri modifica

Via normale modifica

La via tradizionale per raggiungere il bivacco prevede la partenza da Pràdimezzo (873 m), nel comune di Cencenighe Agordino, seguendo i sentieri 764 e 765, passando per malga Ambrosogn[4].

Boral della Besausega modifica

Vi è una seconda via di accesso, questa volta partendo dalla Valle di San Lucano, attraverso il Boral della Besausega, molto meno battuta in quanto estremamente tecnica e resa ultimamente impraticabile dall'incendio del 2018 e dalla successiva tempesta Vaia[5].

Note modifica

  1. ^ Bedin, il bivacco più bello delle Dolomiti, su ilmountainrider.com. URL consultato il 1 ottobre 2021.
  2. ^ Basati sulla progettazione di Giulio Apollonio, vedi Redazione, IL BIVACCO: NASCITA ED EVOLUZIONE DI UN PARTICOLARE EDIFICIO MONTANO, in Alpinismo fiorentino, Club Alpino Italiano Sezione di Firenze, 7 giugno 2018. URL consultato il 3 gennaio 2021.
  3. ^ Bivacco BEDIN, su caiveneto.it. URL consultato il 1º ottobre 2021.
  4. ^ Il bivacco più bello delle Dolomiti: Bivacco Bedin mt. 2210, su dolomitidasogno.it. URL consultato il 1º ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 30 settembre 2021).
  5. ^ Bivacco Bedin - Agordino Dolomiti, su agordinodolomiti.it. URL consultato il 1º ottobre 2021.