Bob il giocatore

film del 1956 diretto da Jean-Pierre Melville

Bob il giocatore (Bob le flambeur) è un film del 1956 diretto da Jean-Pierre Melville.

Bob il giocatore
Roger Duchesne in una scena del film
Titolo originaleBob le flambeur
Lingua originaleFrancese
Paese di produzioneFrancia
Anno1956
Durata98 min
Dati tecniciBianco e nero
Generenoir, drammatico
RegiaJean-Pierre Melville
SoggettoAuguste Le Breton
SceneggiaturaAuguste Le Breton, Jean-Pierre Melville
ProduttoreSerge Silberman, Jean-Pierre Melville
Casa di produzioneOrganisation Générale Cinématographique, Play Art, Productions Cyme
Distribuzione in italianoSinister Film
FotografiaMaurice Blettery, Henri Decaë
MontaggioMonique Bonnot
MusicheEddie Barclay, Jo Boyer
ScenografiaClaude Bouxin
CostumiTed Lapidus
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Si tratta del primo film noir del cineasta Melville, basato su un soggetto di Auguste Le Breton, con protagonisti Roger Duchesne, Isabelle Corey e Daniel Cauchy.

Trama modifica

Robert Montagné, giocatore incallito e frequentatore assiduo di ritrovi malfamati, soprannominato "Bob il giocatore" proprio per la sua grande passione verso il gioco d'azzardo, trovatosi al verde, progetta con dei conoscenti una rapina al casinò di Deauville. Preso dal gioco, tuttavia, si dimentica profondamente dell'ora e comincia a vincere, facendo saltare il banco e guadagnando il denaro che doveva rubare.

Critica modifica

Il film è il quarto lungometraggio del regista francese Jean-Pierre Melville, nonché la sua prima opera in pieno stile noir. Molto apprezzata dalla critica, la pellicola è stata molto influenzata nelle atmosfere e nella struttura della narrazione da film statunitensi dello stesso genere, come Giungla d'asfalto (1950) di John Huston.

Secondo lo scrittore Mauro Gervasini, Bob le flambeur, essendo - come già ribadito - il primo esperimento noir del suo regista, presenta delle particolarità al suo interno che lo rendono originale e diverso dalle altre opere di Melville: nella narrazione ci sono vari aspetti di commedia e piccole sfumature ironiche, e il finale stesso si discosta dalla tipica parabola noir che, frequentemente, si conclude con il cosiddetto unhappy end, dato il fatto che, nel film in questione, durante la rapina Bob ricomincia a giocare e, sorprendentemente, si ritrova pian piano a riaccumulare denaro e dignità perduti.

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