Boemondo V d'Antiochia
Boemondo V d'Antiochia (1199 – gennaio 1252[1]) è stato principe d'Antiochia e conte di Tripoli dal 1233 al 1252.
Boemondo V d'Antiochia | |
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Moneta con effigie di Boemondo V d'Antiochia | |
Principe d'Antiochia | |
In carica | 1233 – 1252 |
Predecessore | Boemondo IV |
Successore | Boemondo VI |
Conte di Tripoli come Boemondo II | |
In carica | 1233 – 1252 |
Predecessore | Boemondo I |
Successore | Boemondo III |
Nascita | 1199 |
Morte | gennaio 1252 |
Dinastia | Ramnulfidi |
Padre | Boemondo IV d'Antiochia |
Madre | Plaisance di Gibelletto |
Coniugi | Alice di Champagne Luciana di Segni |
Figli | Piacenza Boemondo |
Boemondo V era il figlio di Boemondo IV e di Plaisance di Gibelletto. Come suo padre prima di lui, Boemondo non aveva notoriamente simpatia né per i cavalieri Ospitalieri né per il vicino Regno Armenio di Cicilia e preferì allearsi con i Templari; la pace con l'Armenia venne assicurata poco prima della sua morte grazie alla mediazione di Luigi IX di Francia.
Nel 1223 o nel 1225 Boemondo sposò la principessa Alice[3], Regina vedova di Cipro, dalla quale non ebbe figli e divorziò, facendo annullare il matrimonio dopo il 5 luglio 1227, più probabilmente nel 1229.
Nel 1235 si risposò con Luciana, figlia di Paolo Conti, signore di Valmontone, Sacco e Piombinara, uno dei nipoti di papa Innocenzo III.[4]
Da questo secondo matrimonio nacquero due figli, Piacenza di Antiochia[5] e Boemondo VI d'Antiochia.
Quando Boemondo V morì gli succedette suo figlio Boemondo VI, che aveva solo 15 anni per cui fu posto sotto la reggenza della principessa vedova Luciana. Luciana tuttavia non lasciò mai Tripoli, cedendo invece il governo del principato ai suoi parenti romani. Questo la rese impopolare, così il giovane Boemondo ottenne l'appoggio di re Luigi IX di Francia, in quel tempo impegnato in una Crociata, per avere il permesso da papa Innocenzo IV di iniziare a regnare qualche mese prima dell'effettivo raggiungimento della maggiore età[1].
Ascendenza
modificaGenitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
Raimondo di Poitiers | Guglielmo IX d'Aquitania | ||||||||||||
Filippa di Tolosa | |||||||||||||
Boemondo III d'Antiochia | |||||||||||||
Costanza d'Antiochia | Boemondo II d'Antiochia | ||||||||||||
Alice di Antiochia | |||||||||||||
Boemondo IV d'Antiochia | |||||||||||||
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Orgueilleuse de Harenc | |||||||||||||
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Boemondo V d'Antiochia | |||||||||||||
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Plaisante de Giblet | |||||||||||||
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Note
modifica- ^ a b Runciman, History of the Crusades, vol. III, p. 278
- ^ San Luigi autorizzò Boemondo VI d'Antiochia ad inquartare il suo blasone con i gigli d'oro di Francia, il che suggerisce che i precedenti principi portassero il rosso pieno.
- ^ (EN) JERUSALEM, KINGS - D. KINGS OF JERUSALEM 1192-1225 (COUNTS of CHAMPAGNE), su fmg.ac, Foundation for Medieval Genealogy, aprile 2009. URL consultato il 4 luglio 2009.
- ^ Sandro Carocci, Baroni di Roma. Dominazioni signorili e lignaggi aristocratici nel Duecento e nel primo Trecento, Istituto Storico Italiano per il Medio Evo, Roma 1993, pag. 374.
- ^ Runciman, Op. cit., volume III, pagina 278.«Bohemond V died in January 1252, leaving two children, a daughter, Plaisance, who had married a few months before, as his third wife, the childless King Henry of Cyprus»
Bibliografia
modifica- (EN) Jean Richard, The Crusades: c. 1071-c. 1291, Cambridge, Cambridge University Press, 1999, ISBN 978-0-521-62566-1.
- (EN) Steven Runciman, The Kingdom of Acre and the Later Crusades, in A history of the Crusades, Volume III, Cambridge, Cambridge University Press, 1954; (traduzione italiana di E. Bianchi, A. Comba, F. Comba, in due volumi: Storia delle Crociate, Torino, Einaudi, 2005; ISBN 978-88-06-17481-1), ISBN 978-0-521-06163-6.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
modifica- (EN) Bohemond V, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.