Boleslao III di Polonia

granduca di Polonia

Boleslao III Boccatorta (in polacco Bolesław III Krzywousty; 10851138) fu duca di Polonia dal 1102, nei primi anni assieme al fratello Zbigniew. Era figlio del duca Ladislao Ermanno e Giuditta di Boemia, figlia di Vratislao II di Boemia.

Boleslao III
Ricostruzione facciale basata sul cranio, 1972
Duca di Polonia
In carica1102 –
1138
PredecessoreLadislao Ermanno di Polonia
SuccessoreLadislao II l'Esiliato
Nascita1085
Morte1138
DinastiaPiast
PadreLadislao Herman
MadreGiuditta
ConiugiZbyslava
Salomea di Berg-Schelklingen
FigliLadislao II

Boleslao IV
Miecislao III
Enrico
Casimiro II
Rycheza ?
Dobronega
Gertrude
Giuditta
Agnese

Biografia modifica

Dopo aver sconfitto la Pomerania alla battaglia di Nakło nel 1109, Boleslao III assunse il controllo della regione dal 1119 al 1123, lasciando il governo precedente. Il controllo della Pomerania valeva il Regno di Polonia l'accesso al Mar Baltico.

Boleslao sconfisse anche l'imperatore Enrico V nel 1109 alla battaglia di Głogów e a quella di Psie Pole (nota nella storiografia tedesca come battaglia di Hundsfeld).

Nel 1135 Boleslao diede un tributo all'imperatore Lotario II: l'Imperatore ricevette da Boleslao parti della Pomerania Occidentale e Rügen come pegno.

Boleslao III effettuò anche campagne in Ungheria dal 1132 al 1135, ma furono di scarsa efficacia.

Matrimoni ed eredi modifica

Con la prima moglie, Zbyslava, figlia del gran principe di Kiev Svjatopolk II, Boleslao ebbe:

  • Ladislao II l'Esiliato, nato nel 1105, Re di Polonia.
  • Giuditta[1] sposò nel 1124 Vsevolod Davidovich, principe di Murom. La sua filiazione è dubbia, perché nelle cronache russe era solo annotato che la moglie di Vsevolod veniva dalla Polonia;[2][3] probabilmente potrebbe essere o la figlia di Boleslao e Zbyslava o un membro della famiglia Awdaniec come figlia di Skarbimir.

Boleslao in seguito sposò Salomea (o Salome) di Berg-Schelklingen, dalla quale ebbe 14 figli (sei maschi e otto femmine), dei quali si conoscono quattro maschi e cinque femmine:

Testamento modifica

Prima della sua morte, avvenuta nel 1138, Boleslao pubblicò il suo testamento, che divise le sue terre fra quattro dei suoi figli. Il "principio del signore", stabilito nel testamento, ordinò che in ogni momento il più anziano membro della dinastia dovesse avere potere supremo sul resto della dinastia e dovesse controllare un'indivisibile "parte del signore": una vasta striscia di terra che andava da nord a sud fino a metà della Polonia, con Cracovia città capitale. I diritti del signore includevano anche il controllo sulla Pomerania, una dipendenza del Sacro Romano Impero. Il "principio del signore" fu quasi subito rotto, portando a un lunghissimo periodo di frammentazione feudale della Polonia.

Ascendenza modifica

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Miecislao II di Polonia Boleslao I di Polonia  
 
Enmilda  
Casimiro I di Polonia  
Richeza di Lotaringia Azzo di Lotaringia  
 
Matilde di Germania  
Ladislao Herman di Polonia  
 
 
 
Maria Dobronega  
 
 
 
Boleslao III di Polonia  
Bretislao I di Boemia Ulrico di Boemia  
 
Božena di Boemia  
Vratislao II di Boemia  
Giuditta di Schweinfurt Enrico di Schweinfurt  
 
Gerberga di Gleiberg  
Giuditta di Boemia  
Andrea I d'Ungheria Vazul  
 
 
Adelaide d'Ungheria  
Anastasia di Kiev Jaroslav I di Kiev  
 
Ingegerd Olofsdotter  
 

Note modifica

  1. ^ Secondo Latopis hipacki (l'unica fonte antica affidabile che l'ha menzionata), non dà il suo nome. Nella letteratura più antica, tuttavia, si presumeva che il suo nome fosse Giuditta, per esempio J. Żylińska: Piastówny i żony Piastów. pp. 99, 113. M. Spórna e P. Wierzbicki, tuttavia, hanno confermato l'esistenza di questa figlia ma il suo nome è sconosciuto; vedi M. Spórna e P. Wierzbicki: Słownik władców Polski i pretendentów do tronu polskiego, pp. 501-502.
  2. ^ Полное собранiе русскихъ лѣтописей, vol. 2: Ипатiевская лѣтопись, p. 10.
  3. ^ Jasiński, Kazimierz., Rodowód pierwszych Piastów, PTPN, 2004, p. 207, ISBN 83-7063-409-5, OCLC 177316790. URL consultato il 24 febbraio 2022.
  4. ^ K. Maleczyński, Bolesław III Krzywousty, pp. 315–316.
  5. ^ Jasiński, Kazimierz., Rodowód pierwszych Piastów, PTPN, 2004, p. 209, ISBN 83-7063-409-5, OCLC 177316790. URL consultato il 24 febbraio 2022.
  6. ^ K. Maleczyński, Bolesław III Krzywousty, p. 316.
  7. ^ Jasiński, Kazimierz., Rodowód pierwszych Piastów, PTPN, 2004, pp. 211, 214, ISBN 83-7063-409-5, OCLC 177316790. URL consultato il 24 febbraio 2022.
  8. ^ a b Jasiński, Kazimierz., Rodowód pierwszych Piastów, PTPN, 2004, pp. 217-218, ISBN 83-7063-409-5, OCLC 177316790. URL consultato il 24 febbraio 2022.
  9. ^ Balzer, Oswald., Genealogia Piastów, Filmed by the Library of Congress, 1971, p. 270, OCLC 866058004. URL consultato il 24 febbraio 2022.
    «colloca la sua nascita intorno al 1118»
  10. ^ È possibile che non ci sia stato un vero matrimonio - L'Annalista Saxo usa la frase "era sposato con" (in latino desponsata fuit nella frase: Huic desponsata fuit filia ducis Polanorum); GH Pertz: Annalista Saxo in Chronica et annales Aevi Salici (Monumenta Historica Germaniae) vol. VI. p. 768

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Controllo di autoritàVIAF (EN77113233 · ISNI (EN0000 0001 1072 0042 · CERL cnp00540362 · LCCN (ENn82101725 · GND (DE118854356 · J9U (ENHE987007280767505171 · WorldCat Identities (ENlccn-n82101725
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