Bovolenta

comune italiano
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Bovolenta (Bovołenta in veneto) è un comune italiano di 3 463 abitanti[2] della provincia di Padova in Veneto.

Bovolenta
comune
Bovolenta – Stemma
Bovolenta – Bandiera
Bovolenta – Veduta
Bovolenta – Veduta
Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Veneto
Provincia Padova
Amministrazione
SindacoAnna Pittarello (lista civica Bovolenta Viva) dal 1-6-2015
Territorio
Coordinate45°16′N 11°56′E / 45.266667°N 11.933333°E45.266667; 11.933333 (Bovolenta)
Altitudinem s.l.m.
Superficie22,78 km²
Abitanti3 463[2] (31-8-2021)
Densità152,02 ab./km²
FrazioniBrusadure, Fossaragna

Località[1]: Ca' Molin, San Lorenzo

Comuni confinantiBrugine, Candiana, Cartura, Casalserugo, Polverara, Pontelongo, Terrassa Padovana
Altre informazioni
Cod. postale35024
Prefisso049
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT028014
Cod. catastaleB106
TargaPD
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[3]
Cl. climaticazona E, 2 383 GG[4]
Nome abitantibovolentani
Patronosant'Agostino
Giorno festivo28 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Bovolenta
Bovolenta
Bovolenta – Mappa
Bovolenta – Mappa
Posizione del comune di Bovolenta all'interno della provincia di Padova
Sito istituzionale

Geografia fisica modifica

Bovolenta sorge su un territorio pianeggiante; è attraversata dal fiume Bacchiglione e dal canale Vigenzone, che confluiscono proprio a Bovolenta, precisamente in località Pontara.

Storia modifica

Il toponimo Bovolenta comparve per la prima volta nel 1027, in un atto di donazione da parte di Litolfo da Carrara a favore dell'Abbazia di Carrara Santo Stefano. Negli anni del basso medioevo il paese conobbe un certo sviluppo economico, grazie alla favorevole posizione geografica (Bovolenta si trova alla confluenza di due importanti corsi d'acqua) che la rendeva un importante crocevia nel sistema di comunicazione fluviale per il trasporto delle merci tra i Colli Euganei, Venezia e l'Adriatico.

Proprio la strategicità del luogo indusse i Carraresi ad erigervi un castello, che rimase per secoli una delle più importanti fortezze del territorio padovano, e la cui distruzione da parte dei Veneziani nel 1388 segnò una svolta importante nel conflitto per la conquista di Padova da parte della Serenissima. Durante la guerra tra la Lega di Cambrai e Venezia (1509) la fortezza, ricostruita, resistette all'assedio dell'Imperatore Massimiliano, che si vendicò quattro anni dopo ordinandone la distruzione.

Nel 1631 la peste mieté molte vittime in paese, che furono sepolte nei pressi della zona nota come contrada prati arcati[5] (toponimo poi corrotto in patriarcati).

La dominazione veneziana Bovolenta lasciò nel territorio numerosi esempi di ville venete, alcune delle quali tuttora esistenti. Sul finire del Settecento, fiorì pure una proto-industria tessile, e gli stessi anni (1782) videro la nascita di un circolo letterario, l'Accademia dei Concordi.

Risale al 1853 il capitello posto in prossimità dell'idrovora pratiarcati, eretto per ricordare i morti della peste seicentesca vicino al luogo in cui furono tumulati[6].

Simboli modifica

Lo stemma e il gonfalone del comune di Bovolenta sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 12 settembre 2003.[7]

«Stemma partito: il primo, d'argento, al traino di carro con assali triangolari e con quattro ruote di sei raggi, il tutto di rosso, visto in proiezione e posto in palo; il secondo, d'azzurro, al castello di rosso, munito di due torri, la torre a destra più alta, il castello merlato alla guelfa, il fastigio di nove, la torre a destra di quattro, la torre a sinistra di tre, il castello finestrato di otto di nero, tre finestre nella torre a destra, una nella torre a sinistra, quattro nel corpo del castello, il castello chiuso dello stesso, fondato sulla campagna di verde, caricata dal sentiero ondato, posto in palo, scorciato, d'oro, unito alla porta del castello; il tutto accompagnato in capo dallo scudetto ellittico, d'argento alla croce di rosso, attraversante. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo di rosso.

Monumenti e luoghi di interesse modifica

  • La chiesa parrocchiale di Sant'Agostino, costruita a partire dal 1141
  • L'antico centro storico posto tra il Canale di Cagnola e l'antico alveo del Bacchiglione: anche se demolita parte dell'antico castello nel 1975 restano le adiacenti case dei "cavallanti" (restaurate) dell'inizio del XVIII sec., a testimonianza della vitalità del porto fluviale sul Bacchiglione, che metteva in collegamento Padova e i Colli Euganei con la Laguna di Venezia.

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[8]

Amministrazione modifica

Note modifica

  1. ^ Definite "borgate" nello statuto comunale.
  2. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2021 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ Riccardo Pasqualin, La croce di Bovolenta: memoria della pandemia manzoniana nel Padovano, in Storia Veneta, n. 68, settembre 2022, p. 46.
  6. ^ Ibidem.
  7. ^ Bovolenta (Padova) D.P.R. 12.09.2003 concessione di stemma e gonfalone, su presidenza.governo.it. URL consultato il 26 ottobre 2021.
  8. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.

Bibliografia modifica

  • A. Mazzetti e B. Suman, Il fiume Bacchiglione, Conselve, Provincia di Padova, 1994.

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

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