Brebbia

comune italiano

Brebbia (Brébia in dialetto varesotto) è un comune italiano di 3 095 abitanti della provincia di Varese in Lombardia. Fa parte della zona collinare della provincia di Varese (zona ovest) e il suo territorio è bagnato dal Lago Maggiore. Fa parte del Medio Verbano Orientale.

Brebbia
comune
Brebbia – Stemma
Brebbia – Bandiera
Brebbia – Veduta
Brebbia – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Varese
Amministrazione
SindacoSalvatore Giuseppe Ciarcià dal 10-10-2023 (commissario prefettizio)
Territorio
Coordinate45°50′N 8°39′E / 45.833333°N 8.65°E45.833333; 8.65 (Brebbia)
Altitudine225[1] m s.l.m.
Superficie6,87 km²
Abitanti3 095[2] (31-12-2020)
Densità450,51 ab./km²
FrazioniBozza di Lago, Brebbia Superiore, Ronchée
Comuni confinantiBardello con Malgesso e Bregano, Belgirate (VB), Besozzo, Ispra, Travedona Monate
Altre informazioni
Cod. postale21020
Prefisso0332
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT012017
Cod. catastaleB126
TargaVA
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[3]
Cl. climaticazona E, 2 461 GG[4]
Nome abitantibrebbiesi
Patronosanti Pietro e Paolo
Giorno festivo29 giugno
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Brebbia
Brebbia
Brebbia – Mappa
Brebbia – Mappa
Posizione del comune di Brebbia nella provincia di Varese
Sito istituzionale

Ha una forte zona industriale e anche molti campi ad uso agricolo, in alcuni dei quali si sta recuperando l'antica coltivazione del Fagiolo di Brebbia (Fasòeu de Brebièe) diventato anche Comunità del Cibo di Slow Food[5]. Brebbia inoltre fa parte della zona agraria numero 3 della Provincia di Varese (Valli del medio Verbano).

Origini del nome modifica

Attestata come Brebia o Bribia tra il X e il XIII secolo, oltre che Plebbia nel latino ecclesiastico, deriva probabilmente da plebula, diminutivo di plebs, "pieve, parrocchia". Il significato sarebbe dunque "piccola parrocchia".[6]

Storia modifica

Secondo Bombogni e Redaelli, Brebbia era un forte castello in età romana, con porte e contrade, tra le quali, la contrada De Curte. I Romani fabbricarono un tempio a Minerva, e Gneo Terenzio per primo vi pose i bagni, e vi si celebravano i giochi quinquatrj celebri ai romani. Già nel secolo X si fa menzione dell'antichissima chiesa di San Pietro, che era goduta in commenda dall'arcivescovo di Milano, i quali avevano altresì il titolo di signori di Brebbia fino al secolo XIV, e che perciò diede asilo e rifugio a molti famosi alti prelati di Milano che si rifugiarono presso il castello, come gli arcivescovi Gotifredo da Castiglione, Anselmo V Pusterla, Enrico Settala, che qui morì.

Il castello di Brebbia fu successivamente distrutto nel 1263 dai Torriani. Nel trattato di pace tra l'arcivescovo Cassone Tornano e Matteo Visconti, signore du Milano, stipulato in Asti, riferisce che "né il detto Matteo né il comune di Milano con suo consenso si sarebbe intromesso nei luoghi sottoposti all'arcivescovato, e fra questi viene nominata la Castellanza di Brebbia". Ancora oggi, nei pressi di Brebbia vi è un luogo detto il Castellazzo, dove abitavano gli arcivescovi, il quale fu successivamente posseduto dall'antica famiglia Besozzi Rabagliona, e poi dai Bernacca[7].

Simboli modifica

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 20 febbraio 1985.

«Inquartato: nel primo, d'oro, al tempio di Minerva di pietra al naturale, visto in prospettiva, con la facciata volta a sinistra, fondato su terreno collinoso di verde; nel secondo, di rosso, alla croce latina d'argento; nel terzo, d'argento, al fiume d'azzurro, fluttuoso d'argento, defluente in sbarra, caricato della torre di rosso, murata di nero, merlata di tre alla guelfa, fondata sul terreno collinoso di verde; nel quarto, d'azzurro, a otto stelle di sei raggi d'oro, poste tre, tre, due. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo inquartato di azzurro, di bianco, di rosso e di giallo.

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

La chiesa dei Santi Pietro e Paolo, edificio romanico del XII secolo, è costruito sulle fondamenta di una più piccola chiesa del VII secolo e probabilmente sui resti di un antico tempio pagano.

 
Parete sud della chiesa dei Santi Pietro e Paolo a Brebbia

Il Museo della Pipa - Pipe Brebbia S.r.l., nato nel 1979[8], ha reso pubblica una collezione privata di pipe (inclusa una collezione di pipe di Gianni Brera) e di oggetti e scritti correlati realizzata dal fondatore della Pipe Brebbia, Enea Buzzi.

Il laghetàsc è una piccola torbiera paludosa situata sulla Motta Pivione a Brebbia, in mezzo ad un castagneto. Nello stagno crescono diverse piante di cipresso calvo delle paludi. Il sentiero che circonda il Laghetàsc fa parte delle Vie Verdi del Verbano[9].

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[10]

Geografia antropica modifica

Le frazioni del comune di Brebbia sono: Brebbia Superiore, Ronchée, Bozza. Sono inoltre presenti nel territorio le seguenti località:

  • Brebbia Centro: Preölegie, Borghetto (Bûrghet), Frecc, Gesioeu;
  • Brebbia Superiore: Castellaccio (ur Castelasc), Roncaccio, Cascina Bara, Marzée, Mirabella (Mirébéle), Torbiera;
  • Ronchée: Piona (Piûne), Sué, Campagna, Bosco grosso;
  • Bozza: Bozza lago (Böze), Bozza mulino, Mulino nuovo (Mûrin noeuv), Ghigerima inferiore (Ghigérimé), Ghigerima superiore, Motta Pivione;
  • altri: Mirasole (Miresö), Vignetta (Vignéte), Ronco, Paû, San Martin, Laghetasch, Piner spésé, Mott, Roncaglia (divisa con il comune di Bardello con Malgesso e Bregano), Vittorio Veneto, Cascina Cucù, Case Piano, Ghiggerima, Giardinetto, La Chiesuola, Uccelliera, Villaggio Europa.

Infrastrutture e trasporti modifica

 
Brebbia, via maggiore con il tram

Brebbia è attraversata dalla ex strada statale 629 e dalle provinciali 50 Varese-Ispra e 69 Vergiate-Laveno Mombello. Il servizio di trasporto pubblico è costituito dagli autoservizi pubblici Varese-Vergiate e Angera-Laveno Mombello.

Fra il 1914 e il 1940 Brebbia ospitò una stazione della tranvia Varese-Angera, gestita dalla Società Anonima Tramvie Orientali del Verbano (SATOV)[11].

Amministrazione modifica

Elenco dei sindaci di Brebbia modifica

Di seguito una lista dei sindaci di Brebbia dalla Liberazione (25 aprile 1945) in poi.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1945 1951 Mario Bricarello Sindaco
1951 1956 Oreste Paolo Caglio Sindaco
1956 1960 Luigi Colombo Sindaco
1960 1975 Francesco Antonelli Sindaco
1975 1980 Peppino Pinorini Sindaco
1980 1995 Edoardo Franzetti Sindaco
1995 1996 Aldo Baranzini Sindaco
1997 2006 Adolfo D'agata Forza Italia Sindaco, commissario prefettizio
2006 2011 Rosella Barboni Lista Civica Sindaco
16 maggio 2011 5 giugno 2016 Domenico Gioia Lista Civica Sindaco
5 giugno 2016 19 settembre 2023 Alessandro Magni Lega Nord Sindaco

Sport modifica

  • Canguri Brebbia[12] militano nel Campionato di Serie B di hockey in-line.
  • Il Brebbia 2019[13] milita in terza categoria (nono livello del calcio italiano) e disputa le gare casalinghe al Campo Sportivo Comunale di via Garibaldi.
  • Nuoto Club Brebbia ASD[14].

Note modifica

  1. ^ - Tabellagradigiorno - consultato il 4 febbraio 2012 (PDF), su efficienzaenergetica.acs.enea.it. URL consultato il 4 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  2. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2020 (dato provvisorio).
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ Super User, I Fagioli di Brebbia, su comune.brebbia.va.it. URL consultato il 14 aprile 2015.
  6. ^ Toponomastica, p. 113.
  7. ^ Francesco Bombognini e Carlo Redaelli, Antiquario della Diocesi di Milano, Milano, Coi tipi di Giovanni Pirotta, 1828, pp. 65-67.
  8. ^ Copia archiviata, su brebbiapipe.it. URL consultato il 19 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2012). www.brebbiapipe.it
  9. ^ Vie Verdi dei Laghi - Sentieri del Verbano - Tratto Brebbia, su agenda21laghi.it. URL consultato il 9 novembre 2020.
  10. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  11. ^ Maurizio Miozzi, Le tramvie del varesotto, Pietro Macchione, Varese, 2014. ISBN 978-88-6570-169-0
  12. ^ Canguri Brebbia, su canguri.org. URL consultato il 5 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 18 giugno 2012).
  13. ^ Scheda squadra Brebbia 2019 - Tuttocampo.it, su tuttocampo.it. URL consultato il 9 novembre 2020.
  14. ^ NUOTO CLUB BREBBIA, su nuoto-club-brebbia. URL consultato il 9 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 28 ottobre 2020).

Bibliografia modifica

  • Francesco Bombognini e Carlo Redaelli, Antiquario della Diocesi di Milano, Milano, Coi tipi di Giovanni Pirotta, 1828, pp. 65-67.
  • Giuseppe Armocida e Marco Tamborini, Brebbia. Momenti di storia, Varese, Ask, 1990.
  • Dizionario della Chiesa ambrosiana, volume primo: A-Cam, Milano, Ned, 1999, pp. 496-498.
  • Italia Nostra, sezione di Varese, Percorsi medievali dalla regione del Lago Maggiore alla Valle del Reno, Varese, La Tipografica, 1998, pp. 56-57.
  • Marco Invernizzi e Andrea Morigi, I comuni della provincia di Varese, Milano, Del Drago, 1992, pp. 74-77.
  • Sara Cestarollo e Anna Paola Fedeli, Valori territoriali. Beni architettonici e storici. Medio Verbano: Brebbia, Laveno Mombello, Leggiuno, Monvalle, Busto Arsizio, Alfa, 2008, pp. 10-19, 76-79, 120-121.
  • Stefano Bianchi, La provincia di Varese. Arte, turismo, natura, Varese, Macchione, 2008, p. 61.
  • Paola Viotto, Chiese romaniche del lago Maggiore, Varese, Macchione, 1997, pp. 49-53.
  • Dizionario di toponomastica, Torino, UTET, 1997 [1990], ISBN 88-02-07228-0.

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