Brennisteinsfjöll

Brennisteinsfjöll (pronuncia: ˈprɛnnɪˌsteinsˌfjœtl̥, Monti dello zolfo[1]) è un piccolo sistema vulcanico situato sulla penisola di Reykjanes, nella regione di Suðurnes, nella parte sud-occidentale dell'Islanda.

Brennisteinsfjöll
StatoBandiera dell'Islanda Islanda
RegioneSuðurnes
Altezza621 m s.l.m.
Ultima eruzione1341
Codice VNUM371040
Coordinate63°55′N 21°50′W / 63.916667°N 21.833333°W63.916667; -21.833333
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Islanda
Brennisteinsfjöll
Brennisteinsfjöll

Il sistema vulcanico comprende una serie di crateri e un piccolo vulcano a scudo.

Descrizione modifica

La catena montuosa è situata nella parte meridionale della penisola di Reykjanes a una distanza compresa tra 20 e 25 km sia dalla capitale Reykjavík che da Hafnarfjörður, la terza città del paese.[2]

I monti Brennisteinfjöll non sono molto alti; la cima più elevata è Vífilsfell che arriva a 655 metri di altezza.[3]

Il sistema vulcanico Brennisteinsfjöll ha una lunghezza di 45 km, una larghezza di circa 10 km e si estende su una superficie di 280 km2. A sud si trova la serie di crateri Stóra Eldborg (Grande Eldborg), mentre a nord si trova il Nyðri Eldborg (Basso Eldborg).[4]

Questo sistema vulcanico è stato il più attivo di tutta la penisola di Reykjanes durante l'Olocene, con almeno 30-40 eruzioni; un'altra decina di eruzioni è stata registrata dai tempi dell'insediamento in Islanda a partire dal IX secolo.[4]

Il magma prodotto nelle eruzioni era di tipo femico e non felsico. Le rocce del sistema vulcanico sono costituite prevalentemente da basalto,[1][5] soprattutto come ialoclastite, a volte parzialmente ricoperta di nuovi strati di lava.[6]

Geologia modifica

In Islanda ci sono 32 sistemi vulcanici,[1] cioè raggruppamenti di fessure vulcano-tettoniche che spesso hanno un vulcano centrale, cioè un vulcano di dimensioni maggiori, che quasi sempre è uno stratovulcano e in genere contiene una caldera.[7] I Brennisteinsfjöll non sembrano avere un vulcano centrale.[1]

L'esistenza di tali sistemi di fessure vulcaniche nell'Islanda deriva dalla sua posizione situata su un margine divergente della dorsale medio atlantica. Al di sotto dell'isola c'è quasi certamente un punto caldo, responsabile della continua emissione di magma.[8]

Il Brennisteinsfjöll è uno dei quattro o cinque sistemi vulcanici della penisola di Reykjanes che formano la cintura vulcanica di Reykjanes.[8] Gli altri sono:

Questi sistemi vulcanici sono orientati con un angolo di circa 45° rispetto alla direzione di rifting, che gli studiosi definiscono orientamento obliquo.[9] I sistemi vulcanici di Reykjanes e Brennisteinsfjöll si estendono con orientamento nordest-sudovest rispetto al rift della penisola.[8]

Vulcanismo modifica

Una delle grandi eruzioni di lava del sistema si è riversata in direzione sud verso la costa fino alla baia di Herdísarvík, formando delle cascate di lava lungo il suo corso.[10] Inizialmente si riteneva che i flussi lavici fossero cessati prima dell'epoca dell'insediamento in Islanda, e quindi prima della fine dell'VIII secolo, ma recentemente si è trovato che un tratto della strada costiera 42 e tratti di altre strade mostrano segni di ricopertura da parte della lava, indicando quindi che l'emissione di lava è continuata anche dopo il periodo dell'insediamento.

L'ultima eruzione nota del sistema vulcanico Brennisteinsfjöll è avvenuta nel 1341 ed è stata classificata con un Indice di esplosività vulcanica VEI-2.[11]

Note modifica

  1. ^ a b c d Brennisteinsfjöll Archiviato il 4 febbraio 2017 in Internet Archive.. In: Catalogue of Icelandic Volcanoes.
  2. ^ T. Einarsson, H. Magnússon (a cura di): Íslandshandbókin. Náttúra, saga og sérkenni. 1. bindi, 1989, p. 44-45.
  3. ^ Ari Trausti Guðmundsson, Pétur Þorsteinsson: Íslensk fjöll. Gönguleiðir á 152 tind. Reykjavík 2004, p. 300.
  4. ^ a b Daníel Páll Jónasson: Hraunflæði á höfuðborgarsvæðinu Saga hraunflæðis á svæðinu á nútíma og kortlagning mögulegra farvega til byggða. BS ritgerð. Leiðbeinandi:Ármann Höskuldsson. Háskóli Íslands, Reykjavík 2012.
  5. ^ H. Torfason, Magnús A. Sigurgeirsson: Brennisteinsfjöll. Rannsóknir á jarðfræði svæðisins., Orkustofnun, 2001, OS-2001/048, p.8; (PDF; 182 MB)
  6. ^ H. Maochang: Possible impacts of Drilling Exploratory Wells for Geothermal Development in the Brennisteinsfjöll Area, SW-Iceland., United Nations Univ., Reports 2001, No. 5 (PDF; 6,8 MB), p. 85.
  7. ^ Þorleifur Einarsson: Geology of Iceland. Rocks and landscape. Reykjavík 1991, pp. 61–63.
  8. ^ a b c d Thor Thordarson, Armann Hoskuldsson: Classic geology of Europe 3. Iceland. Harpenden 2002, pp. 6–8.
  9. ^ Amy E. Clifton, Simon A. Kattenhorn: Structural architecture of a highly oblique divergent plate boundary segment, Tectonophysics, 419 (2006).
  10. ^ T. Einarsson, H. Magnússon (a cura di): Íslandshandbókin. Náttúra, saga og sérkenni. 1. bindi, 1989. p. 797.
  11. ^ Brennisteinsfjoll, Smithsonian Institution, Global Volcanism Program

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