Brutalità poliziesca

uso eccessivo della forza da parte di un agente di polizia

Brutalità poliziesca è un'espressione utilizzata per indicare una serie di comportamenti connotati da violenza, repressione, abuso di potere, corruzione, abusi sessuali, uso eccessivo della forza, profilo razziale, intimidazione[1].

Il manifestante David Kirkwood esanime al suolo dopo essere stato brutalmente pestato dalle forze dell'ordine durante gli scontri del 1919 a George Square, nel centro di Glasgow.

StoriaModifica

Il primo caso di cronaca in cui furono coinvolte forze dell'ordine pubblico è datato 1633[2], ma il termine "brutalità poliziesca" pare coniato dal The New York Times in un articolo di cronaca del 1893.[3]

CauseModifica

La brutalità poliziesca, come altri fenomeni della società, è un argomento di studio e dibattito. Secondo vari teorici, tra cui il professore Jerome Skolnick, questo comportamento si radicalizza negli anni di attività e carriera, ove, avendo a che fare con elementi disagiati e deviati, forzatura della legge, casi di violenza e omicidio molto sensibili, la mente degli addetti all'ordine subisce un regredimento assumendo posizioni di carattere autoritario e repressivo giustificate come unico mezzo di mantenimento della legge. Questa condizione clinica viene definita dagli esperti "Sindrome del poliziotto"[4]

Secondo un rapporto della Royal Canadian Mounted Police, è un fenomeno prettamente individuale e raramente localizzato in gruppi omogenei. Sembra infatti che fattori psicologici e ambientali siano la principale causa del comportamento violento.[5] Anche lo scarso controllo nei commissariati e centrali potrebbe influire sulla condotta delle autorità.[5]

Altre teorie optano per tesi alternative, in cui la brutalità della polizia sia tipica di alcuni paesi in cui una "cultura dell'ordine" abbia portato l'insorgere del fenomeno come risposta a un elevato tasso di criminalità e alla volontà delle autorità di travalicare la legge.[6]

NoteModifica

  1. ^ Amnesty International Report 2007, su thereport.amnesty.org, Amnesty International, 2007 (archiviato dall'url originale il 7 agosto 2007).
  2. ^ Oxford English Dictionary
  3. ^ Police officers in trouble: Charges against policeman McManus by his sergeant, The New York Times, 23 giugno 1893.
  4. ^ Jerome H. Skolnick, Fyfe, James D., Community-Oriented Policing Would Prevent Police Brutality, in Winters, Paul A. (a cura di), Policing the Police, San Diego, Greenhaven Press, 1995, pp. 45–55, ISBN 1-56510-262-2.
  5. ^ a b Don Loree, Corruption in Policing: Causes and Consequences; A Review of the Literature (PDF), su Research and Evaluation Community, Contract and Aboriginal Policing Services Directorate, Royal Canadian Mounted Police, 2006. URL consultato il 1º settembre 2007.
  6. ^ Jerome H. Skolnick, Corruption and the Blue Code of Silence, in Police Practice and Research, 3(1), 2002, p. 7.

BibliografiaModifica

  • Merle Stetser, The Use of Force in Police Control of Violence: Incidents Resulting in Assaults on Officers, New York, LFB Scholarly Publishing L.L.C., 2001, ISBN 1-931202-08-7.

Voci correlateModifica

Collegamenti esterniModifica

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