Confederazione Generale Italiana del Lavoro

sindacato italiano fondato nel 1944
(Reindirizzamento da CGIL)

La Confederazione Generale Italiana del Lavoro (CGIL) è un sindacato italiano. Fondato a Roma nel 1944, è la più antica organizzazione del lavoro esistente in Italia ed è ideale continuazione della preesistente Confederazione Generale del Lavoro, fondata nel 1906 e sciolta forzosamente dal fascismo.

Confederazione Generale Italiana del Lavoro
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Sede nazionale della CGIL a Roma
SegretarioMaurizio Landini
StatoItalia Italia
Fondazione9 giugno 1944
SedeCorso d'Italia 25, I-00198 Roma
AbbreviazioneCGIL
IdeologiaSocialismo
Comunismo[1][2]
InternazionaleCES, CSI
Basi confederali131
Iscritti5518774 (2017)
TestataCollettiva
Sito webwww.cgil.it/

Sindacato ideologicamente socialista, in passato con due forti componenti interne, una legata al Partito Comunista Italiano[3] e l'altra al Partito Socialista Italiano[4][5], è il soggetto più rappresentativo per numero di iscritti del panorama italiano delle relazioni tra industriali e lavoratori.

Nel 1948 e nel 1950, da due sue scissioni interne, nacquero rispettivamente la CISL e la UIL.

StoriaModifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Storia della Cgil.
 
I vertici della CGIL unitaria Oreste Lizzadri (PSI), Achille Grandi (DC) e Giuseppe Di Vittorio (PCI) nel 1945.

Il patto di Roma e la CGIL unitariaModifica

Durante il ventennio fascista le forze sindacali non autorizzate sopravvissero clandestinamente sotto la guida dell'esule socialista Bruno Buozzi.

Dopo la forzata sospensione delle attività, il sindacato fu ricostituito unitariamente con il Patto di Roma. Il 9 giugno 1944, con l'Italia del Nord ancora occupata dai nazifascisti, il Patto fu firmato da Giuseppe Di Vittorio per il PCI, Achille Grandi per la DC ed Emilio Canevari per il PSI. Quest'ultimo sostituì Bruno Buozzi ucciso dai nazisti[6]: per onorarne la memoria, sul testo del Patto fu apposta la data del 3 giugno 1944, che si riteneva inizialmente fosse stato l'ultimo giorno di vita di Buozzi[7][8].

Con il Patto si costituì un unico organismo sindacale su tutto il territorio nazionale, a differenza della situazione precedente, rappresentante degli interessi di tutti i lavoratori senza distinzione di fede politica o religiosa. Tutte le correnti la comunista, socialista e cattolica convivevano sotto lo stesso tetto in nome dell'unione di tutti i lavoratori e della lotta antifascista da attuarsi in stretto legame con il CLN. Nacque così la cosiddetta CGIL unitaria, radice comune delle future confederazioni CGIL, CISL e UIL.

 
Manifestazione della CGIL a Roma (Circo Massimo), 4 aprile 2009
 
Carro della CGIL al Gay pride nazionale, Roma, 16 giugno 2007

Nella CGIL di Di Vittorio, Vittorio Foa fu dal 1948 vicesegretario responsabile dell'Ufficio Studi, e nel 1955 fu segretario nazionale della FIOM. Ebreo, Padre Costituente e storico, fu dirigente del PSIUP e del Partito di Unità Proletaria

Il secondo dopoguerraModifica

L'attentato a Palmiro Togliatti del 1948 costituì l'occasione per una scissione e per la nascita di CISL e UIL (1950). La scissione, promossa da sindacalisti cattolici democratici guidati da Giulio Pastore, futuro leader della CISL, era dovuta al fatto che nella CGIL, sin dai primi mesi dopo la sua ricostituzione, avevano iniziato a prevalere orientamenti politici di carattere socialista e comunista, orientati più verso il PCI ed il PSI che verso gli altri partiti politici.

Durante il IV Governo De Gasperi, la tensione tra la CGIL e il governo si accentuò, in particolare con la presentazione, da parte del sindacato ormai filo-marxista, del cosiddetto "Programma Minimo", un piano di massiccio intervento statale nell'economia che avrebbe dovuto condurre a ingenti distribuzioni di beni a tutta la popolazione. Il Programma fu tuttavia rifiutato dal Governo, sulla base dei calcoli analitici della Ragioneria generale dello Stato che stimavano, per quell'intervento, la necessità di risorse finanziarie superiori alla metà del reddito nazionale totale.

Gli anni '80Modifica

Un'altra spaccatura nella storia del sindacato si ebbe nel 1984 allorché, in occasione del "Decreto di San Valentino" del governo Craxi, la componente legata al PSI (il cui segretario era capo del governo) decise di sostenere la decisione del taglio dei "punti di contingenza" contenuta nel decreto, insieme a CISL e UIL. L'area del sindacato vicina al PCI si oppose invece al provvedimento schierandosi a favore del referendum abrogativo contro di esso.

 
Maurizio Landini, attuale segretario della CGIL.

Referendum 2003Modifica

Nel 2003 è l'unico dei maggiori sindacati confederali a sostenere il referendum promosso da Rifondazione Comunista per estendere le tutele previste dall'Articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori anche ai dipendenti delle aziende più piccole, che si concluderà con il mancato raggiungimento del quorum.

In piazza contro il governo RenziModifica

Il 25 ottobre 2014 hanno inizio le manifestazioni di piazza indette dalla CGIL contro il governo Renzi per contestarne le politiche, in particolar modo il Jobs Act e la riforma della scuola della ministra Stefania Giannini.

Carta dei diritti universali del lavoroModifica

Ad aprile 2016, ha avviato la raccolta di firme per una legge di iniziativa popolare verso una Carta dei Diritti universali del Lavoro. La proposta di legge è stata accompagnata dalla proposta di tre questi referendari[9], pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale n. 69 del 23 marzo 2016:

  1. La cancellazione dei cosiddetti "voucher", buoni lavoro originariamente previsti per retribuire coloro che svolgevano mansioni di breve durata (come la vendemmia) che, riformati da diverse leggi (ultima delle quali il "Jobs Act" del Governo Renzi), sono divenuti una forma di retribuzione senza contratto di lavoro anche per lavoratori non stagionali come quelli dei call-centres.[10]
  2. La reintroduzione della piena responsabilità solidale in tema di appalti.
  3. Una nuova tutela di reintegro nel posto di lavoro in caso di licenziamento illegittimo per tutte le aziende al disopra dei cinque dipendenti, cioè l'annullamento della legge che ha abolito l'Articolo 18 dello statuto dei lavoratori.

I tre quesiti referendari sono stati presentati con oltre tre milioni di firme, e l'11 gennaio 2017 la Corte Costituzionale ha approvato i referendum sui Buoni Lavoro e sulla Responsabilità Solidale negli appalti, respingendo quello sull'Articolo 18. Nessuno dei referendum è mai stato però votato a causa di un decreto-legge che ha superato le norme sottoposte a referendum.[11][12]

La proposta della Carta dei Diritti è una evoluzione dello Statuto dei lavoratori, esteso a tutti i lavoratori, pubblici e privati ed autonomi, e alle aziende con almeno cinque dipendenti. Nessun diritto o tutela sono previsti (o minimo accenno) in caso di demansionamento -per i lavoratori a tempo indeterminato-, o di trasferimento della sede di lavoro, trasferta o distacco, nella precedente normativa legati a «comprovate esigenze tecniche, organizzative e produttive del datore», quindi verso un sostanziale principio di non-sindacabilità delle scelte direttive ed organizzative del datore, di consolidata giurisprudenza.

La Carta dei Diritti si sviluppa in questi punti:

  • Diritto ad un lavoro decente e dignitoso
  • Diritto a condizioni di lavoro chiare e trasparenti
  • Diritto ad un compenso equo e proporzionato
  • Libertà di espressione
  • Diritto a condizioni ambientali e lavorative sicure
  • Diritto al riposo
  • Diritto alla conciliazione tra vita familiare e vita professionale
  • Diritto alle pari opportunità tra donna e uomo in materia di lavoro e professione
  • Diritto a non essere discriminato nell'accesso al lavoro e nel corso del rapporto di lavoro
  • Diritto di riservatezza e divieto di controlli a distanza
  • Divieto del trattamento dei dati ed estensione di tutele relative alla libertà e dignità dei lavoratori
  • Diritto all'informazione
  • Diritto a soluzioni ragionevoli in caso di disabilità oppure di malattia di lunga durata
  • Diritto di ripensamento e diritto al congruo preavviso in caso di modifiche contrattuali unilaterali
  • Diritto ai saperi
  • Diritto alla tutela delle invenzioni e delle opere dell'ingegno
  • Tutela dei lavoratori in caso di recesso e di mancato rinnovo di contratti successivi
  • Diritto al sostegno dei redditi da lavoro
  • Diritto ad una adeguata tutela pensionistica
  • Tutela processuale dei diritti del lavoratore
  • Libertà di organizzazione sindacale, di negoziazione e di azione collettiva e di rappresentanza degli interessi del lavoro
  • Organizzazione dell'attività lavorativa mediante violenza, minaccia, intimidazione e sfruttamento.
  • Istituzione della Commissione per la registrazione delle associazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro
  • Registrazione delle associazioni sindacali dei lavoratori
  • Raccolta dei dati sui contributi versati dai lavoratori alle associazioni sindacali
  • Costituzione delle RUS e delle RSA
  • Divieto di interposizione illecita negli appalti e nei processi di articolazione dei processi produttivi di beni o servizi
  • Trattamenti dei dipendenti negli appalti in situazione di dipendenza economica
  • Norme in materia di solidarietà negli appalti.
  • Tutele dell'occupazione in caso di successione negli appalti
  • Riforma dell'art. 2112 del Codice civile nei casi di trasferimenti d'azienda
  • Nuove norme in materia di processo del lavoro e di conciliazione e arbitrato nelle controversie di lavoro
  • Nuova disciplina del regime delle spese nelle cause di lavoro
  • Norme processuali in materia di licenziamenti

Opposizione internaModifica

  1. Riconquistiamotutto! è un’area della Cgil, nata dopo il XVIII Congresso nel 2019, raccogliendo l’esperienza de “Il sindacato è un’altra cosa – opposizione Cgil”,a sua volta nata nel 2014 con il XVII Congresso.

"La ragione del percorso che abbiamo intrapreso e della decisione di organizzarci come opposizione all’interno della Cgil sta nel giudizio profondamente negativo che abbiamo maturato sulla linea politica e sull’azione concreta della Cgil in questi ultimi anni. Mentre i contratti nazionali si sono indeboliti e salari e pensioni hanno costantemente perso potere d’acquisto, sono passate gravi controriforme, dalla Fornero, alla cancellazione dell’art.18 e al Jobs act, senza una vera risposta sindacale.

Siamo per la ricostruzione di un sindacato di classe, conflittuale e democratico, indipendente dai partiti, capace di rispondere ai bisogni reali dei lavoratori e delle lavoratrici. Siamo contro la concertazione, l’unità sindacale a tutti i costi con Cisl e Uil, la subalternità alla politica.

Il nostro simbolo è un’immagine liberamente ispirata al celebre manifesto di Lissitzky, stampato nel 1920, “Con il cuneo rosso, colpisci i bianchi!” nel quale un acuto triangolo rosso, spaccandolo, penetrava profondamente in un cerchio bianco."

Assalto alla sede CGIL nel 2021Modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Assalto di Roma.

Il 9 ottobre 2021, durante la manifestazione dei No Green Pass[13], un gruppo di manifestanti del partito neofascista Forza Nuova ha assaltato la sede della Confederazione Generale Italiana del Lavoro a Roma.[14] Un corteo non autorizzato, nato per contrastare la pubblicazione del decreto-legge che obbligava l'utilizzo della certificazione verde sul luogo di lavoro, iniziò ad incamminarsi per le vie di Roma, creando scompiglio, confusione e utilizzando vari oggetti come armamento.[15] I luoghi bersaglio furono molteplici, tra cui la sede nazionale della CGIL.[16]

OrganizzazioneModifica

L'organizzazione della CGIL si articola in due linee: una verticale e una orizzontale, rispettivamente di categoria e intercategoriale a livello territoriale.

Congressi nazionaliModifica

  • CGIL unitaria
    • I Congresso nazionale - Firenze, 1-7 giugno 1947
    • II Congresso nazionale - Genova 4-9 ottobre 1949
  • CGIL
    • III Congresso nazionale - Napoli, 26 novembre-3 dicembre 1952
    • IV Congresso nazionale - Roma, 27 febbraio-4 marzo 1956
    • V Congresso nazionale - Milano, 2-7 aprile 1960
    • VI Congresso nazionale - Bologna 31 marzo-5 aprile 1965
    • VII Congresso nazionale - Livorno, 16-21 giugno 1969
    • VIII Congresso nazionale - Bari, 2-7 luglio 1973
    • IX Congresso nazionale - Rimini, 6-11 giugno 1977
    • X Congresso nazionale - Roma, 16-21 novembre 1981
    • XI Congresso nazionale - Roma, 28 febbraio-4 marzo 1986
    • XII Congresso nazionale - Rimini, 23-27 ottobre 1991
    • XIII Congresso nazionale - Roma, 2-5 luglio 1996
    • XIV Congresso nazionale - Rimini, 6-9 febbraio 2002
    • XV Congresso nazionale - Rimini, 1-4 marzo 2006
    • XVI Congresso nazionale - Rimini, 5-8 maggio 2010
    • XVII Congresso nazionale - Rimini, 6-8 maggio 2014
    • XVIII Congresso nazionale - Bari, 22-25 gennaio 2019
    • XIX Congresso nazionale - Rimini, 15-18 marzo 2023

Dati sugli iscrittiModifica

 
La bandiera della CGIL

Al 2014 rappresentava la maggiore confederazione sindacale italiana, con oltre 5,5 milioni di tesserati[17] di cui quasi 3 milioni di pensionati (il 52,8% degli iscritti, ovvero 2.965.354, erano pensionati che aderivano al Sindacato pensionati italiani).[18]

Sul tesseramente all'anno 2017 si è prodotta una polemica sui mezzi di stampa. Un'inchiesta pubblicata da Demoskopika ha rilevato un calo di 285.000 iscritti rispetto al 2015.[19] A questo dato ha replicato la CGIL stessa rivendicando 5.518.774 iscritti al 2017.[20] Un'elaborazione pubblicata dal sito La Voce stima il numero di iscritti 2017 a 5.197.013.[21]

Il sito della CGIL fornisce una serie di dati storici sul tesseramento[22]:

Serie storica tesseramento
Anno Totale iscritti Pensionati
2000 5.310.747 2.854.876
2001 5.351.359 2.883.459
2002 5.409.588 2.891.620
2003 5.458.710 2.894.616
2004 5.522.557 2.926.473
2005 5.542.677 2.899.388
2006 5.566.609 2.879.511
2007 5.604.741 2.886.628
2008 5.635.100 2.881.060
2009 5.983.311 2.887.511
2010 5.634.229 2.832.217
2011 5.644.603 2.790.293
2012 5.670.362 2.751.868
2013 5.639.097 2.735.161
2014 5.210.055 2.712.923
2015 5.482.401 2.674.571
2016 5.462.082 2.863.318
2017 5.518.774 2.745.846

Federazioni di categoriaModifica

Logo Nome Abbreviazione Fondazione
  Federazione Impiegati Operai Metallurgici FIOM 1901
  Sindacato pensionati italiani SPI 1949
  Federazione lavoratori dell'agro-industria FLAI 1988
  Federazione italiana dei lavoratori del legno, dell'edilizia, industrie affini ed estrattive FILLEA 1944
  Federazione Italiana Lavoratori Trasporti FILT 1980
  Federazione italiana dei lavoratori della chimica, tessili, dell'energia e delle manifatture FILCTEM 2010
  Federazione italiana lavoratori commercio, albergo, mensa e servizi FILCAMS 1960
  Federazione italiana sindacale lavoratori assicurazione e credito FISAC 1983
  Nuove identità di lavoro NIDIL 1998
  Sindacato lavoratori della comunicazione SLC 1996
  Federazione lavoratori della conoscenza FLC 2004
  Funzione Pubblica FP 1980

Segretari generaliModifica

Segretario Mandato
Inizio Fine
  Giuseppe Di Vittorio
(1892-1957)
3 giugno 1944 3 dicembre 1957
  Agostino Novella
(1905-1974)
3 dicembre 1957 24 marzo 1970
  Luciano Lama
(1921-1996)
24 marzo 1970 28 febbraio 1986
  Antonio Pizzinato
(1932)
11 marzo 1986 29 novembre 1988
  Bruno Trentin
(1926-2007)
29 novembre 1988 29 giugno 1994
  Sergio Cofferati
(1948)
29 giugno 1994 20 settembre 2002
  Guglielmo Epifani
(1950-2021)
20 settembre 2002 3 novembre 2010
  Susanna Camusso
(1955)
3 novembre 2010 29 gennaio 2019
  Maurizio Landini
(1961)
29 gennaio 2019 in carica

Linea temporaleModifica

Associazioni collegateModifica

Logo Nome Abbreviazione
  Associazione Nazionale Partigiani d'Italia ANPI
Associazione sindacale dei Lavoratori Produttori Agroalimentari e Ambientali ALPAA
Associazione generale quadri, professionisti e alte professionalità APIQA
  Autogestione servizi Auser
Sindacato unitario inquilini e assegnatari SUNIA
Sindacato italiano lavoratori di polizia per la CGIL SILP
Sindacato Italiano Lavoratori Finanzieri SILF
Sindacato Italiano Lavoratori Arma dei Carabinieri SILCA
Sindacato Italiano Lavoratori Militari dell'Esercito SILME
Sindacato Aeronautica Militare SIAM
Sindacato Italiano Lavoratori Militari Marina SILMM
  Associazione per la difesa dei consumatori Federconsumatori
  Unione degli universitari UDU
  Rete degli studenti medi RSM
Fondazione Giuseppe Di Vittorio FDV
Istituto ricerche economiche e sociali IRES
Federazione Italiana Tempo Libero FITeL

StampaModifica

Dal 1955 al 2020 l'organo ufficiale è stato Rassegna Sindacale. Dal 1 maggio 2020 viene sostituito dalla rivista online Collettiva.[23]

La CGIL possiede la casa editrice Ediesse e una web radio, Radio Articolo 1.

NoteModifica

  1. ^ (EN) Italy, U.S. Department of Labor, Bureau of International Labor Affair, 1987 – 1988, pp. 6-10; 27-28.
  2. ^ (EN) Bruno Groppo, The Italian Communist Party and the CGIL: A survey, in Journal of Communist Studies, vol. 6, n. 4, 1990, pp. 52-57, DOI:10.1080/13523279008415054.
  3. ^ Con rapporti di simpatia e semifederazione organizzativa politica con il Partito Comunista Italiano
  4. ^ La Repubblica del 20 settembre 2002,"Cgil, Epifani eletto segretario generale"
  5. ^ Io Donna del 12 maggio 2018, "Susanna Camusso: «Volete sapere perché non piaccio ai politici?»".
  6. ^ Arrestato dai tedeschi e rinchiuso nella famigerata prigione di via Tasso, al momento dello fuga delle SS da Roma Bruno Buozzi fu prelevato dal carcere con altri tredici prigionieri la notte del 3 giugno 1944 e trasferito in camion sulla via Cassia; nel pomeriggio del 4 giugno in località La Storta, a pochi chilometri da Roma, fu trucidato assieme ai suoi compagni con un colpo di pistola alla testa (fatto di sangue passato alla storia come l'eccidio de La Storta).
  7. ^ Carlo Vallauri, Storia dei sindacati nella società italiana, Roma, Ediesse, 2008.
  8. ^ Marianna De Luca, Nel rispetto dei reciproci ruoli. Lineamenti di storia della contrattazione collettiva in Italia, Milano, Vita e Pensiero, 2013.
  9. ^ Cosa prevedono i tre referendum sul jobs act, in Internazionale, 22 dicembre 2016. URL consultato il 26 gennaio 2017.
  10. ^ ANSA, Boom dei voucher tra 2015 e 2016, su ansa.it.
  11. ^ La Consulta boccia il referendum sull’articolo 18, ok a quesiti su voucher e appalti, in Il Sole 24 ORE. URL consultato il 26 gennaio 2017.
  12. ^ Jobs act, Consulta boccia referendum su art.18; sì a voucher e appalti. Camusso: "Parte campagna per i sì", in Repubblica.it, 11 gennaio 2017. URL consultato il 26 gennaio 2017.
  13. ^ No Green pass, 10 mila manifestanti a Roma: scontri in piazza, assaltati mezzi della polizia e la sede della Cgil, su open.online.
  14. ^ Assalto Cgil Roma: il rilancio di Forza Nuova, il vero obiettivo e le prossime date cerchiate in rosso sul calendario, su today.it.
  15. ^ Sky TG24, Roma, manifestazione contro Green pass: scontri con la polizia. VIDEO, su tg24.sky.it. URL consultato il 23 ottobre 2022.
  16. ^ No Green Pass, 10mila in piazza del Popolo: tensioni e scontri con le forze dell'ordine, su RomaToday. URL consultato il 23 ottobre 2022.
  17. ^ Sindacati, 450mila iscritti in meno negli ultimi 2 anni: male la Cgil (che contesta lo studio), in controtendenza la Uil
  18. ^ http://www.cgil.it/i-tesserati-2014/
  19. ^ Fuga dal sindacato: perso mezzo milione di iscritti in due anni, su Repubblica.it, 3 settembre 2018. URL consultato il 23 ottobre 2019.
  20. ^ Sindacati. Cgil risponde a Demoskopika: “Nel 2017 +1,04 iscritti rispetto 2016 e + 0,66 rispetto 2015” - Quotidiano Sanità, su quotidianosanita.it. URL consultato il 23 ottobre 2019.
  21. ^ Il declino di Cgil, Cisl e Uil, su Lavoce.info, 7 maggio 2019. URL consultato il 23 ottobre 2019.
  22. ^ Tesseramento CGIL, su sirio2016.cgil.it. URL consultato il 23 ottobre 2019.
  23. ^ Cgil: “Collettiva” online dal primo maggio, su www.flcgil.it. URL consultato il 14 novembre 2022.

BibliografiaModifica

  • A. Alosco, Alle radici del sindacalismo. La ricostruzione della Cgl nell'Italia liberata, prefazione di Giorgio Benvenuto, Milano, Sugarco, 1979.
  • Giuseppe Bonanni, "Il Patto di Roma. Documenti inediti", in Quaderni di rassegna sindacale, n.114-115, maggio-agosto 1985
  • Giuseppe Bonanni. "Partiti e sindacato: la nascita della Cgil", in Analisi storica, n.8, gennaio-giugno 1987
  • Daniel L. Horowitz, Storia del movimento sindacale in Italia, Bologna, Il Mulino, 1966.
  • Adolfo Pepe (diretta da), Storia del sindacato in Italia nel '900, 4 voll., Roma, Ediesse. Comprende:
  1. La CGdL e l'età liberale, di AdolfoPepe, 1997.
  2. La CGdL e lo Stato autoritario, di Adolfo Pepe, Ornella Bianchi, Pietro Neglie, 1999.
  3. La CGIL e la costruzione della democrazia, di Adolfo Pepe, Pasquale Iuso, Simone Misiani, 2001.
  4. Il sindacato nella società industriale, di Lorenzo Bertucelli, Adolfo Pepe, Maria Luisa Righi, 2008.
  • Carlo Ghezzi e Marica Guiducci, La strada del lavoro: Fatti e persone nella CGIL, da piazza Fontana all'articolo 18, prefazione di Paul Ginsborg, Milano, Baldini Castaldi Dalai editore, 2007.
  • Stefano Livadiotti, L'altra casta, Bompiani, 2009. ISBN 978-8845263958
  • S. Turone, Storia del sindacato in Italia 1943/1980, Roma-Bari, Laterza, 1973.
  • Giorgio Sacchetti, Lavoro, democrazia, autogestione. Correnti libertarie nel sindacalismo italiano (1944–1969), Roma, Aracne, 2012, p. 376, ISBN 978-88-548-4804-7.
  • Claudio Carotti, Riformisti e sindacato. Critica sociale e il sindacato dal patto di Roma alla nascita della UIL, M & B Publishing, 2005.
Fonti archivistiche

Voci correlateModifica

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Collegamenti esterniModifica

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